La cena è appena finita e devo dire che Ally è davvero un ottima cuoca. Devo chiedergli qualche volta di fare una torta al cioccolato, sarà squisita.
La aiuto a sparecchiare la tavola mentre Damon e Sally non so in quale stanza siano finiti e sono sicura di non volerlo scoprire.
Quando sto per uscire da casa loro per tornare nel mio appartamento, sentiamo una porta sbattere e subito ci voltiamo per veder uscire da una camera da letto Damon con la maglietta tutta sgualcita, i capelli fuori posto e un espressione appagata, che appena incontra il mio sguardo diventa un ghigno, come se volesse dimostrarmi qualcosa. A seguito una Sally tutta confusa e stravolta ci raggiunge.
Devo dire che lei è messa molto peggio, riesco a vedere fin da qui, nonostante siamo a ben due metri di distanza, di che colore siano le sue mutandine per quanto la gonna sia alzata. Mentre il trucco perfetto da Barbie che portava fino a un ora fa si è sciolto colandole su tutto il viso.Riporto lo sguardo su Damon rivolgendogli la mia peggior smorfia schifata, dopo di che saluto ancora una volta Ally ringraziandola di tutto e assicurandole che sicuramente in questi giorni ci rivedremo.
Raggiungo molto velocemente il mio appartamento e una volta dentro vado subito verso il bagno per una lunga doccia.
Spero con tutto il cuore che l'acqua calda riesca a sciogliere tutti i pensieri che tormentano la mia mente.
Quando noto la mia pelle ricoprirsi di brividi a causa dell'acqua, che da bollente é diventa man mano gelida, esco coprendomi con un largo asciugamano di cotone bianco per il corpo e uno più piccolo in cui avvolgo i miei lunghi capelli castano scuro.Ancora gocciolante raggiungo la mia camera stendendomi sul letto esausta.
Non finisco nemmeno di asciugarmi e di indossare il mio pigiama che crollo in un profondo sogno, fatto di occhi blu e braccia possenti interamente tatuate.~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mattina dopo al suono della sveglia mi sento frastornata, non riesco nemmeno ad aprire completamente gli occhi,a causa della forte luce entrante dalla grande vetrata, e sento la testa scoppiare.
Appena appoggio i piedi sul pavimento e mi tiro su dal letto perdo per un attimo l'equilibrio e mi maledico per non essermi asciugata i capelli e non aver indossato nemmeno una maglietta la sera prima.Nonostante questo raggiungo il bagno e mi chiudo dentro. La mia immagine riflessa nelle specchio é davvero orribile e spero per me stessa che non sia davvero così.
Apro il primo cassetto del mobiletto affianco al lavabo tirando fuori una spazzola e cercando di sistemare i miei capelli alla meno peggio.
Una volta finito di dargli almeno una forma decente passo al mio viso. Mi lavo i denti e metto un po' di correttore per coprire le occhiaie e sui vari rossori. Per completare il tutto passo sulle ciglia un paio di passate di mascara mentre sulle labbra applico del burro cacao alla ciliegia.Quando esco dal bagno noto che l'orologio segna già le 08:30 così corro nella mia stanza per decidere cosa indossare visto che per le 09:00 dovrei essere in clinica.
Opto per un jeans a vita alta nero con un cinturino in cuoio sempre nero e un semplice maglioncino corto bianco con scollo a v. Completo il mio outfit con un paio di vans doppia suola e vari bracciali.
Mentre nel borsone infilo dei pantaloni della tuta grigi e una felpa nike.Quando arrivo in clinica sono in ritardo di quasi 10 minuti e trovo Damon già in palestra voltato di spalle.
Da questa posizione riesco a vedere bene tutti i suoi muscoli della schiena e delle braccia.
Sentendomi arrivare si volta sfoderando quel suo solito ghigno che farebbe saltare i nervi a chiunque.
Senza dire una parola vado verso i spogliatoi femminili e mi richiudo la porta alle spalle. Mi cambio velocemente e nel giro di 5 minuti mi ritrovo già davanti a lui con un tappetino nelle mani.
Con poche parole e pochi gesti gli spiego tutti gli esercizi che deve eseguire mentre lui annuisce senza fare alcun tipo di resistenza.Per tutto il tempo nessuno dei due ha fiatato riguardo ieri sera ma ho sentito il suo sguardo inquisitore guardarmi in modo strano e dubbioso. Molte volte ha provato a chiedermi cosa avessi e perché mi comportassi in quel modo.
Io, invece, ho sempre deviato le sue domande con risposte vage o rimproverandolo per farlo tornare ad allenarsi senza distrazioni.In verità nemmeno io so il perché di questo comportamento; e non riesco a trovare una scusa plausibile per questo vuoto che sento all'altezza del petto. Forse vedere una famiglia unita, anche se parliamo di due fratelli, mi ha un po' destabilizzata perché io non ho mai avuto nessun tipo di rapporto così e mi sarebbe piaciuto moltissimo averlo e condividerlo con qualcuno. Dall'altra parte vedere Damon con Sally non so.. è stato strano, quasi irritante. Ma non credo proprio sia questo il motivo per cui mi sento così svuotata, anzi sono sicura non sia questo.
Scuoto la testa per scacciare via i pensieri su Damon e Sally e noto il sottoscritto guardarmi sempre più stranito.
Quando fa dei passi avanti per avvicinarsi a me lo fermo.
《Credo che per oggi possa bastare, puoi anche andare a cambiarti.》non mi volto a guardare la sua reazione e mi incammino per andare a cambiarmi.Non riesco a fare nemmeno due passi che mi sento afferrare da dietro e il suo fiato caldo sul mio collo.
《Perché mi eviti?》la sua domanda arriva come un fulmine a ciel sereno.
Mi ritrovo a bocchegiare senza sapere cosa dire mentre le sue labbra si appoggiano sul mio collo.
《Non ti sto evitando. Cosa te lo fa pensare?》riesco finalmente a formulare una frase girando la domanda a lui.
《Che forse non mi parli come prima, sei fredda e un po' nel tuo mondo. Sei forse gelosa di Sally? Se vuoi posso riservare lo stesso trattamento anche a te.》mi risponde invece lui.Le sue parole mi risvegliano come un secchio di acqua gelata; mi stacco bruscamente dalla sua presa e non riesco a capire perché non l'abbia fatto prima restando nella sua presa ferrea.
《Assolutamente no. E se hai bisogno di una nuova puttana hai sbagliato persona.》mi giro a guardarlo e lo fulmino con un'occhiataccia; dopo di che raggiungo gli spogliatoi e non esco di lì fino a quando non sento la porta della palestra essere sbattuta con violenza.
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Prima di te
RomansaEmily Johnson è una ragazza di buona famiglia, vestiti, scarpe, auto, soldi non gli sono mai mancati, studia fisioterapia all'università di New York e il suo sogno è quello di diventare una fisioterapista a tutti gli effetti ma quando a soli 22 anni...