Capitolo 6

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Ci fissiamo ancora per un po', anche lui è rimasto imbambolato a quanto sembra. Quando mi riscuoto dal mio stato di trance lo guardo, anche lui alza lo sguardo e subito si fa da parte per farmi passare e mi invita ad entrare. Entro all'interno del loro appartamento e subito mi ritrovo in un grande salone, molto simile al mio ma senza l'enorme vetrata, mi guardo un po' intorno e con lo sguardo cerco Ally. Damon dietro di me si schiarisce la voce e mi informa che sua sorella è in cucina e che se voglio posso accomodarmi sul divano mentre lui va ad informarla del mio arrivo. Annuisco senza girarmi e lui si allontana entrando in una stanza qui accanto dove presumo ci sia la cucina. Non passano nemmeno due minuti che sua sorella mi avvolge in un caloroso abbraccio. All'inizio resto un po' fredda ma poi ricambio il suo gesto e mi presento: << Ciao, piacere Emily >> lei mi guarda e a sua volta si presenta. << Piacere mio, io sono Allison, ma puoi chiamarmi Ally >>. Io le sorrido e le porgo la bottiglia di vino che ho deciso di portare per non presentarmi a mani vuote. Lei mi ringrazia e lo va ad appoggiare sulla tavola già apparecchiata. La vedo guardare il tavolo un po' titubante e subito dopo chiama il fratello. << Damon aspettiamo altri ospiti per caso? Ho notato un posto in più, chi hai invitato? >> chiede. Damon esce dalla cucina e subito dopo sentiamo il campanello suonare. Si avvia verso l'ingresso ed apre la porta ma sia io che Ally non riusciamo a vedere chi è appena entrato poiché da questa parte del salone non si riesce a vedere la porta d'ingresso. Una voce stridula urla il nome di Damon e noto l'espressione di Ally cambiare da curiosa a preoccupata ed esaurita. << Cosa succede Ally? Perché quella faccia? >> le chiedo ma lei non risponde, scuote solamente la testa e aspetta che suo fratello e questa ragazza ci vengano in contro. Non appena mi giro rimango sbalordita dalla ragazza che è appena entrata. Ha i capelli biondi, ma suppongo sia un biondo tinto visto che alla radice dei capelli ha la ricrescita, indossa un top verde fluo abbinato ad una minigonna nero lucido e dei tacchi neri che solo a guardarli mi fanno male i piedi. Il suo viso è molto chiaro così come la sua pelle ed è molto truccata. Nonostante la prima impressione non mi scoraggio e mi presento. << Ciao piacere Emily >> poi le sorrido e le porgo la mano. Lei mi guarda dalla testa ai piedi e noto sul suo viso un'espressione di disgusto; ma ricambia le stretta di mano, anche se un po' titubante, e si presenta a sua volta. << Sally >> risponde solamente e poi trascina Damon al tavolo costringendolo a sedersi accanto a lei. Ally alza gli occhi al cielo e mi dice di seguirla in cucina così possiamo parlare senza che nessuno ci interrompa.

Mentre esce il pollo dal forno e smanetta con vari attrezzi da cucina mi racconta che quella è la "ragazza" di Damon, anche se si vedono solo per soddisfare certi "bisogni". E che non ha la minima idea del perché lei sia qui stasera visto che Damon non la invita mai per certe occasioni.

Lascio perdere i miei pensieri che continuano a pensare al perché lei sia qui e inevitabilmente anche a lui, e aiuto Ally a portare le varie portate a tavola. Devo dire che ci sa proprio fare in cucina, ha preparato di tutto e di più, forse anche un po' troppo per solo quattro persone.

Una volta arrivate al tavolo e sistemate tutte le portate prendo posto accanto ad Allison, proprio di fronte a Damon. Per tutto il tempo sento il suo sguardo addosso, anche quando parlo con Ally dei miei studi e dei miei progetti. Ho addirittura notato un piccolo sorrisetto quando ho messo a tacere la sua ragazza, che cercava di mettermi in imbarazzo con battute su da dove venissi o come mai avessi preso questo ramo di medicina che, a detta sua, è riservato a persone di un grado sociale più alto. Ma una volta spiegato chi fossi e chi erano i miei genitori; Sally, che prima credeva di avermi messa in difficoltà, cambia subito espressione, restando basita. Cosi come anche Allison e Damon, dopo la mia spiegazione, cambiano un po' atteggiamento.

<< Ragazzi, con questo non voglio che mi trattiate in modo diverso, non sono mica una principessa, anzi mi sono trasferita qui per essere una semplice ragazza. Non voglio che la gente abbia pregiudizi su di me, voglio che mi vedano per quello che veramente sono.>> cerco di chiarire e di spezzare questo imbarazzante silenzio.

E lo penso veramente, prima tutti sapevano chi sono, nessuno si avvicinava per paura di disturbarmi, come se potessi fargli addirittura paura. Non voglio che la gente si spaventi quando mi vede passeggiare per strada, in un bar o in qualunque posto, non sono diversa da loro e vorrei che lo capiscano anche i miei genitori. E sono sicura anche qui nel giro di pochi mesi il mio nome sarà, di nuovo, su tutti i giornali, i web e soprattutto su tutte le bocche.

<< Tranquilla per me se hai un cognome importante o no non importa; mi stai simpatica e sono sicura che conoscendoci meglio potremmo diventare ottime amiche.>> Ally, con la sua solita allegria e dopo un interminabile silenzio, mi risponde; circondandomi le spalle con le braccia e scoccandomi un caloroso bacio sulla guancia. Suo fratello, al contrario suo, continua a guardarmi e stavolta il suo viso è increspato in una smorfia di stupore misto a irritazione.

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