I COLORI DI UNA LACRIMA

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La lacrima è qualcosa che regala entrambe le sfumature della vita, la via non duale spesso è racchiusa in essa: contiene gli opposti.
Il nero: la tristezza, l’angoscia, il dolore.
Il bianco: la spensieratezza, la gioia, la felicità.
Simbolicamente è rappresentata dal Tao e serve a liberare queste emozioni.
A volte può esplodere in figure caleidoscopiche colorate, una sorta di tripudio di colori in cui la tristezza e la gioia si danno la mano in un compassionevole modo di vivere.
Corre sul viso e lo bagna; fa arrabbiare e fa sognare. Nel primo caso è nera come la pece, nel secondo, bianco come le nuvole.
Chi si ritiene forte dice di non piangere, ma è nella natura dell’uomo farlo, anche se lo ammetto, non sono un tipo che ammette inutili lagne.
Rivela il rosso delle guance e il brillio degli occhi.
Una lacrima che mi ha particolarmente colpito è quella che ha versato il mio cane prima di morire, uno sguardo complice e si è spento. Poi una lacrima candida gli ha solcato il viso, dicendo addio al mondo. Quella è la lacrima più amara ma anche la più dolce, l’estremo saluto di un amico che lo sarà sempre, grigia come la vecchiaia.
Le lacrime di spensieratezza sono quelle da adolescente, delle mille serate passate a bere e a fumare, azzurre come il cielo.
Spero un giorno di piangere per una gioia grande, esempio un amore o un figlio. Credo che quelle lacrime conterranno i colori della vita, tutti quelli che si possono assaporare.
Ma forse sto già piangendo.

L'UOMO/MACCHINA DA SCRIVEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora