13. Happy new year!

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Siamo appena arrivati a casa dei genitori di Andrea per passare il capodanno insieme alla sua famiglia, inutile dire che non appena abbiamo varcato la soglia i gemelli si siano messi a correre come dei dannati per tutto il giardino che circonda l'abitazione.

"Tommaso! Leonardo! Fate piano! Rischiate di cadere!" urla Andrea preoccupata abbottonandosi il cappotto.

"Lasciali fare Andrè, quanno je ricapita de vedè tutta sta neve?"

"Ho capito Niccolò però se scivolano e si fanno male cosa facciamo? Una festa?"

"Ma che festa e festa! Stanno bene e se divertono. Che voi de più piccolè?"

"Magari una mano?" mi chiede Andrea mentre scarica le nostre valigie e i passeggini dal baule.

"Ah sì giusto. Prendi Giusy che al resto ce penso io amore" dico togliendo dalle mani di Andrea la borsa con i cambi di Giusy e mettendomela a tracolla.

"Ahia! Mamma Tommi mi ha fatto cadere e mi sono fatto male!"

"Non è vero! Papà Leo dice le bugie!"

"Sentite voi due mettetevi calmi subito! Cos'è successo?" chiede Andrea sistemando la cuffietta di lana sulla testolina della mia principessa. È proprio una bella bimba la mia Giusy, mi sono impegnato bene a farla.

"Allora io stavo correndo e Tommi mi ha fatto cad..."

"Ma uffa basta non è vero! Papà diglielo che non è vero!"

"Tommaso ti prego fai finire di parlare tuo fratello" dice Andrea alzando gli occhi al cielo e prendendo un lungo respiro, quando fa così c'è da stare attenti a come si parla perchè potrebbe diventare una iena da un momento all'altro.

"Ma mamma io non ho fatto niente!"

"Eh certo, te chiamano San Tommaso de Roma. A Tommà chiedi scusa a Leo" dico trattenendo una risata mentre Andrea mi ringrazia con lo sguardo.

Tommaso chiede scusa a suo fratello e finalmente possiamo imboccare il vialetto che porta al portone di ingresso. Quante cose sono cambiate da quando io e  Andrea ci siamo conosciuti, casa mia è diventata casa nostra, le abitudini sono completamente diverse, lei adesso ha un lavoro e sta pensando di ritornare a nuotare mentre io invece continuo a fare quello che mi piace, con l'unica differenza che nelle nostre vite si sono intrufolati tre bambini meravigliosi che ogni giorno ci fanno capire l'importanza dell'amore.

Mi sembrano passati millenni quando invece sono passati solo 8 anni. 8 anni da quel pomeriggio in cui l'ho conosciuta davanti alla sua amata piscina, da quel giorno non ha fatto altro che sorprendermi e ancora adesso io di lei mi innamoro ogni giorno che passa. Amo tutti i suoi difetti, amo il suo lasciare i capelli nella doccia, amo quando mi mette a posto l'armadio e poi io non trovo mai niente, amo quando mette la pancetta al posto del guanciale nella carbonara, amo quando alle 06:00 si alza e inizia a sistemare la cucina o si mette a stirare e la amo anche quando passa l'aspirapolvere subito dopo pranzo mentre io sono sul divano e cerco di guardare la televisione o riposarmi un po' prima di ritornare in studio.

Quante cose sono successe in questi 8 anni? Tantissime. Certo, ci sono stati tanti alti e bassi ma sono stati gli 8 anni più belli della mia vita, se poi vogliamo aggiungerci la gioia immensa di essere papà di tre bimbi spettacolari allora non posso che essere felice di tutto quello che sto vivendo.

"Terra chiama Niccolò! Pronto? Mi senti?" mi chiede Andrea sventolandomi una mano davanti agli occhi e riportandomi alla realtà.

"Eh dimme dimme piccolè" dico confuso con ancora la testa assorta nei miei pensieri.

Piccoli Istanti || Niccolò Moriconi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora