Pov Bea
Non appena uscii da lavoro e salutai JJ ed Emily , mi diressi verso il supermarket più vicino e presi tanta roba salutare e qualche dolce per Jack.
Dopo la spesa andai di corsa a casa di Hotch e non appena arrivai suonai, ad aprire però fu una donna non Aaron .
-Salve.- Dissi più imbarazzata che mai.
-Oh salve, devi essere Bea,Aaron e Jack mi stavano parlando di te. Vieni.- Disse con un sorriso, era una donna con circa l'età di Hotch .
Non appena entrai Jack corse verso di me per abbracciarmi.
-Sei tornata!- Esclamò con un sorriso enorme.
-Come potevo lasciarvi soli?- Scherzai.
-Hai fatto la spesa.- Disse Hotch arrivando dalla cucina.
-Beh si , questa mattina ho visto il frigo che piangeva quindi ho pensato di riempirlo.-
-Anche Kate (nome inventato a da me ovviamente NdA) ha portato un po' di roba.- Sorrise alla donna, ma chi era?
-Oh...- Mi limitai a dire guardandola.
-Io sono Kate, la sorella di Haley.-
Ora capivo, meno male che si era presentata, sennò avrei avuto un attacco di gelosia .
-Piacere, a quanto pare non ho bisogno di presentazioni dato che ti hanno parlato di me.- Sorrisi.
-Già , Jack soprattutto non fa che parlare di te.- Sorrise a sua volta.
-Ti fermi con noi Kate?- Chiese poi Aaron .
-Ti ringrazio ma questa sera sto con papà , ultimamente neanche lui sta molto bene. Grazie per l'invito... Bea è stato un piacere, spero di rivederti presto.-
-Lo spero anche io, buona serata.-
Quando uscì di casa mi voltai verso Aaron che mi sorrideva furbo.
-Gelosa?- Chiese .
-Chi io? No! Mi ha spiazzato solo il fatto che mi ha aperto lei la porta .- Arrossii .
-Come no... bugiarda.-
-Mi fai il profilo?-
-Non c'è bisogno, ti si leggeva in faccia .-
-Che vergogna!- Esclamai .
-Quanto ti devo per la spesa?-Chiese poi.
Ma era matto? Secondo lui mi dovevo far pagare?
-Scherzi vero?- chiesi seria.
-No , davvero quanto ti devo?-
-Se non la finisci sarò costretta a passare alle maniere forti.- Dissi posando la busta e togliendogli il portafogli dalle mani per posarlo di nuovo sul tavolo.
-Maniere forti? Te?- Chiese ridendo.
-Certo, non sottovalutarmi.- Dissi baciandolo.
-Va bene, allora cosa mangiamo stasera?- Chiese poi staccandosi.
-Ho preso della carne con delle verdure, quindi un bello stufato.-
-Ti aiuto.-
-No tu ti riposi!-
-Ma non posso far fare tutto a te!-
-Mettiti sul quel divano con Jack a vedere la tv.- Furono le mie ultime parole prima di vederlo stendersi sul divano assieme al figlio, vedevano i cartoni, era davvero un quadretto perfetto.
Io intanto mi misi ai fornelli, trovare le cose in quella cucina era quasi impossibile ma alla fine ci riuscii.
Li chiamai in cucina per mangiare, Jack era il primo bambino che vedevo che mangiava tutte le verdure , questo mi lasciò esterrefatta, soprattutto quando mi Chiese il bis.
Anche Aaron sembrava gradire, però non fece il bis, forse ancora non stava bene.
Dopo cena Jack crollò e Aaron lo mise a letto, io intanto sistemavo la cucina.
-Scusa, ti ho fatto fare tutto il lavoro.- Disse tornando in cucina.
-Tranquillo, tanto era poco da sistemare e ho quasi fatto.- Dissi con un sorriso.
Lui rimase a fissarmi sullo stipite della porta.
-Come mai mi fissi?- Chiesi avvicinandomi a lui .
-Pensavo...-
-A cosa?-
-Che sarebbe bello averti tutti i giorni intorno.-
-Veramente già mi hai tutti i giorni intorno , lavoriamo insieme.- Risi.
-Io intendevo qui, a casa .-
Io rimasi in silenzio con un sorriso da ebete e poi lui riprese la parola.
-Che ne dici di venire a vivere qui? Magari gradualmente, iniziamo con qualche notte, poi quando ti sentì pronta puoi portare tutta la tua roba qui.- Disse abbracciandomi.
-Magari possiamo provare.- Dissi facendo finta di rifletterci.
-Jack ne sarebbe felice.-
-Credo che Jack non sia il solo ad esserne felice.- Dissi ridendo.
-Hai ragione, rimani qui stanotte?-
-Si... anche perché è tardi e le metro sono chiuse .-
-Allora andiamo a letto.- Disse baciandomi.
Una volta a letto mi misi una sua maglietta come pigiama e mi accoccolai a lui.
-Domani torno a lavoro, e Jack a scuola.-
-Sei sicuro di star bene?-Chiesi sentendogli la fronte .
-Sto benissimo. -Disse con un sorriso.
-Va bene. -
-Direi di dormire ora , domani vedrai la guerra per preparare Jack in tempo.-
-Addirittura la guerra ?- Risi.
-Tu non hai idea di quanto ami dormire Jack .-
-Come il padre...-
-Non è vero!-
-Si che è vero... buonanotte .- Dissi baciandolo.
-Buonanotte.-
La mattina dopo fui svegliata dalla sveglia di Aaron , erano appena le 6, avevano un'ora di tempo per far tutto.
-Vado a svegliare Jack .- Disse alzandosi dal letto mentre io ancora annaspavo tra le coperte.
-Bea...-
-Si...- Dissi con la voce ovattata dalle coperte .
-Ti devi alzare.- Disse dandomi un bacio sulla fronte dato che era l'unica parte non coperta .
-Si ora mi alzo...- Dissi.
Quando andai in bagno sentii Aaron cercare di svegliare il piccolo senza alcun risultato.
Quando uscii lo aveva portato in cucina per fare colazione, quel bambino era ancora intontito dal sonno.
-Buongiorno Jack dissi dandogli un bacio in testa.
Lui non rispose, era troppo assonnato per poter mettere due parole insieme poverino.
-Vado a prepararmi.-Disse Aaron lasciandomi Jack.
Quando il piccolo finì la colazione lo portai in bagno dove Aaron aveva finito, gli feci lavare faccia e mani e lo portai in camera per vestirlo, li chiesi aiuto ad Aaron che non sapevo dove aveva i suoi panni.
In poche parole eravamo una vera e propria catena di montaggio con quel piccolo.
Usciti di casa lo portammo a scuola, incredibile eravamo quasi in ritardo!
Una volta a lavoro entrammo insieme io più sconvolta che mai, Aaron invece con suo solito modo di fare tranquillo e posato.
Per fortuna nessuno a lavoro si era accordo de nostro arrivo insieme , neanche Spencer .
Quella giornata passò molto tranquillamente, compilai molte scartoffie assieme a Derek e Rossi, quest'ultimo mi diede anche alcune delle sue ricette speciali, mentre Derek era particolarmente allegro, da come diceva lui si stava vedendo con una ragazza .
Nel pomeriggio passai molto tempo con Spencer , stavamo finendo di catalogare dei casi e avevamo l'ufficio delle riunioni a disposizione, solo io e lui.
-Allora, come va con Hotch ?- Chiese di punto in bianco finendo un fascicolo.
-Direi bene.- Dissi arrossendo.
-Stanotte hai dormito da lui?-
-Cosa te lo fa pensare?- Chiesi restando attenta a ciò che leggevo.
-Dal fatto che hai gli stessi vestiti di ieri, che siete arrivati insieme e...-
-ok, beccata! si ho dormito da lui. -
-Lo sai che se la Strauss lo sa finirete nei guai tutti e due?-
-Io davvero non capisco questa cosa...- Dissi chiudendo un fascicolo e massaggiandomi la faccia, ormai eravamo buttati lì dentro da quasi tre ore.
-Cosa? È un killer semplice... hai aiutato tu a risolvere il caso.-
-Non intendevo il fascicolo... ma del fatto che due agenti non possano innamorarsi. Perché ?-
-Non è il fatto fra due agenti, ma Hotch è un tuo superiore più o meno, è una regola un po' strana A dire la verità .- Disse Spencer riflettendoci su.
-Insomma, se io e te a quest'ora eravamo fidanzati, sarebbe stato come infrangere questa regola? Alla fine nella squadra si che Hotch da gli ordini, però se non sbaglio veniamo trattati tutti allo stesso livello.-
-Non so che dirti.-
In quel momento stavo prendendo un fascicolo bello massiccio ma Spencer mi bloccò subito prendendolo lui.
-Questo lo prendo io.-
-Dai volevo farlo io...-
-Fidati, non vuoi farlo.-
-Perché?- Chiesi scocciata.
Lui mi fece vedere il nome sul fascicolo, era quello dove ero stata ferita e dove mio fratello e mio nipote erano stati uccisi.
-Non devi leggerlo...- Disse quasi teneramente .
-Hai ragione... grazie.- Dissi pensierosa, in effetti stavo ricordando tutti i brutti momenti che avevo passato in quel periodo.
-Vado a prendere un caffè, tu lo vuoi?- Chiesi alzandomi.
-Si ti ringrazio.-
Stavo per uscire ma la Strauss mi si parò davanti.
-Salve.- Dissi con un sorriso.
-Agente Colson, può venire nel mio ufficio?-
-Si certo, ma devo finire di catalogare i casi assieme all'agente Reid .- Spiegai indicando Spencer .
-Direi che il vostro turno è finito, può tornare a casa dottor Reid .-
Spencer si limitò a dire si , dopodiché la Strauss lo mandò via, aveva fatto lo stesso con gli altri membri della squadra .
Ci dirigemmo verso il suo ufficio e mi fece accomodare .
-Come mai mi vuole parlare?- Chiesi rompendo il ghiaccio.
-Vede, si è liberato un posto in una sezione operativa nelle zone di guerra.-
-Non capisco...-
-Il posto è da traduttore, so che parla molte lingue correttamente e l'arabo è tra queste.-
-Si, parlo molte lingue, ma non voglio andare sul fronte . Cosa dovrei fare esattamente?-
-Interrogherà i prigionieri per avere più informazioni.-
-Ma non voglio andare li.-
-Forse non mi sono spiegata... non glielo sto proponendo, glielo sto ordinando. Se non eseguirà l'ordine può ritenersi fuori dall'FBI.-
Rimasi in silenzio e lei capì che avevo accettato, dopo tanta fatica non volevo di certo mandare a monte l'opportunità di lavorare per l'FBI .
-Molto bene, dovrà stare lì ben 9 mesi. In questo periodo non potrà contattare nessuno della sua squadra o familiare. -
-Mi scusi, ma devo dire però alla squadra che mancherò tutto questo tempo. Il mio appartamento poi?- Chiesi perplessa .
-Ci penserò io ad avvisarli, per ora mi dia la scheda de suo cellulare.-
-Perché ?-
-Ne riceverà una nuova e tutto sarà tenuto sotto controllo dalle nostre unità , non che non ci fidiamo di lei, ma a volte è meglio prevenire eventuali fuoriuscite di informazioni top secret.-
Io per tutta risposta gli diedi quello che mi aveva detto e lei mi diede la nuova scheda .
-Partirà tra due ore, prenda quello che le occorre a casa , un autista l'accompagnerà a casa e poi in aeroporto. Una volta sul posto le saranno fornite tutte le informazioni. Per quanto riguarda il suo appartamento, abbiamo già parlato con il proprietario di casa, non lo darà via e ogni tanto gli darà un'occhiata per vedere se è tutto in ordine.-
-Insomma si sta liberando di me.-
-No, voglio sfruttarla al meglio, ci sono poche persone come lei. Ora vada, buona fortuna.-
Così tornai a casa, preparai la mia roba e venni trascinata in aereo porto verso l'Iran dove si trovava la base della sezione operativa.
In quel momento mi sentii come se avessi tradito tutti, che avrebbe pensato Aaron non potendogli dire di questa partenza più che improvvisa? Mi avrebbe odiata a vita.Pov Hotch
Era tutta la sera che provavo a chiamare Bea , ma mi diceva sempre che il suo numero era irraggiungibile, chissà dov'era , mi stavo preoccupando, ma alla fine forse aveva da fare e lasciai perdere anche se quella sera dormii poco e niente.
La mattina dopo mi aspettavo di trovarla in ufficio, ma niente.
-Ma che fine ha fatto Bea?- Chiesi a Rossi .
-Non lo so, credevo che tu lo sapessi.-
-No, ieri sera ho provato a chiamarla ma niente .-
-Hey, avete visto Bea?- Chiese Rossi al restante della squadra.
-Ieri la Strauss voleva parlare con lei e l'ha trattenuta , non so però di cosa hanno parlato.- Spiegó Spencer .
-Ragazzi, la sua scrivania è vuota.- Disse JJ vedendo la scrivania di Bea totalmente vuota.
-Vado dalla Strauss .- Disse Derek .
-Aspetta, vado io.- Dissi, alla fine ero io il capo della squadra , toccava a me chiedere informazioni.
-Non c'è bisogno, sono qui.- Disse la Strauss spuntando dietro di noi.
-Perché la scrivania di Bea è vuota? E perché lei non c'è?- Chiese Derek.
-L'agente Colson è stata trasferita momentaneamente in Una sezione operativa all'estero , è partita ieri sera. Non avrete contatti con lei fino al suo ritorno. Agente Hotchner vorrei parlarle in privato.-
-Si.- Dissi serio .
Così mi diressi assieme a lei nel mio ufficio che era più vicino.
-Perché proprio l'agente Colson ?-Chiesi rimanendo in piedi e facendo accomodare la Strauss .
-Perché è l'unica a saper parlare correttamente molte lingue, visto che il traduttore precedente è stato ucciso, ho pensato che l'agente Colson era la più adatta .-
-Era una risorsa importante per la squadra .-
-Ne sono consapevole, ma ho preferito mandarla li .-
-Quando tornerà?-
-Ancora è da decidere. Non potrete contattarla ne avere sue notizie.-
In quel momento feci un sospiro, ma lei mi anticipò.
-Le parlo in modo confidenziale, non è che l'ho voluta allontanare da lei agente Hotchner, so della vostra relazione, ma veramente mi è sembrata la scelta più giusta.-
-Capisco, quindi lei sa.-
-Si, all'inizio devo essere sincera, ho cercato di impedire dei contatti tra di voi, ma poi mi sono resa conto che alla fine è solo una stupida regola da dover togliere, sennò a questo punto mi ritroverei con metà agenti.- Sorrise.
-Quindi non è un problema per lei?-
-No, anche se non voglio assolutamente vedere effusioni in ufficio quando sarà tornata.-
-Si signora.-
Sapere che la Strauss era al corrente di tutta la faccenda mi aveva sollevato, avevo l'animo più leggero, però, per quanto tempo non avrei rivisto Bea?
Quando uscii dal mio ufficio gli altri erano fuori ad attendermi, spiegai loro come stavano le cose su Bea e non c'è bisogno da dire che Derek era furioso, JJ ed Emily erano molto dispiaciute, Penelope quasi si mise a piangere e Rossi con Spencer non si espressero.
Quando nel pomeriggio andai nel salottino a prendermi un caffè trovai Spencer a cercare di riposare.
-Tutto ok?- Chiesi vedendo che si massaggiava la testa.
-Si, solo un gran mal di testa.-
-Vuoi un'aspirina?-
-No grazie, credo che tra poco me ne vado a casa.-
-Senti Reid... volevo parlarti di Bea. So che sai tutto, me lo ha detto lei.-
-Si. Ma non devi preoccuparti, alla fine è stata lei a decidere, nessuno dei due l'ha costretta. Non sono arrabbiato, non più almeno.-
-Eri arrabbiato con me?-
-No, ero arrabbiato con lei, perché non mi aveva detto che si vedeva con te.-
-Sai, sono stato io a dirgli che dovevate uscire insieme, almeno così avrebbe messo un po' in ordine le sue idee, ma poi ....-
-Poi sono venuto a saperlo, gli ho dato addosso e quando me ne sono pentito era troppo tardi.- Finì lui.
-Credimi se ti dico che per lei è stato difficile scegliere. Però sappi che sta cercando in tutti i modi di riallacciare il rapporto che avevate.-
-Davvero?-
-Me lo ha detto lei. È stata molto male quando hai troncato l'amicizia .-
-Questo dimostra quanto io sia stupido a volte.-
-Capita a tutti, tranquillo. Magari quando torna uscite insieme, vi farà bene.-
-Ok, bisogna vedere solo quando torna .-
Eh già ... quando sarebbe tornata? Nessuno lo sapeva.Continua!!! Che ne pensate? Scusate se è breve, ma ho avuto molto da fare e quindi scusatemi per il ritardo.
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Gli sguardi dell'amore
FanficBeatrice Colson entra a far parte del BAU e si troverà a lavorare con le menti più brillanti dell'FBI , ma può rimanere del tutto indifferente sotto gli sguardi di più ammiratori?