...
*Sospiro drammatico*
PORCA DI QUELLA-SÌ MA STAI CALMA
Pure tu?
Già.
...
Io mi butto giù da un balconeEsagerata
Ma tua madre
Cosa?
Niente niente.
Andiamo avanti.1- OH, UN BELLO SPAM DI PRIMA MATTINA
Sono le cinque
Stessa roba.
Bon, vorrei postare una Scorose, la cui protagonista però sarà la cugina di Scorpius, Gliese Fawley-Greengrass, e narrerà la sua vita con alcune alternanze di punti di vista."GLIESE
Rido.
Rido tanto e forte, continuamente. Anche perché quando non si sa cosa fare, si deve solo ridere.
A parte se ti cade il telefono nel cesso. Allora lì devi piangere. Ma per il resto si deve ridere.
E’ la mia filosofia di vita. Ridi, anche quando la terra si spacca e il cielo ci cade sulla testa. Perché se peggio di così non può andare, devi solo aspettare che vada meglio. E quale modo migliore di ridere in faccia a chi vorrebbe vederti piangere?
E adesso preparatevi allo shock a cui vi sottoporrò. Questa che state per vedere sono io, cari spettatori. Mettete in pausa tutto per un secondo e fermatevi a guardare.
La vedete? Quella ragazzina là in fondo, tra la moretta con gli occhiali da sole e il ragazzino con l’apparecchio? La vedete, sì? Bene, quella sono io.
Con le codine. In quarta elementare. Ma questo non c’entra.
Andiamo avanti di un paio di anni.
Avanti, avanti, avanti, avanti e… Stop! Eccomi di nuovo. Qua dovrei avere all’incirca tredici anni. Dopo questa foto mi ricordo che sono stata interrogata a spagnolo e ho preso cinque. Mi ha alzato la media, almeno.
Oh, sarete felici di sapere che stavolta ho i capelli normali, per l’amor di Dio. Naturalmente per normali intendo lunghi e non pettinati, ma… bleah, ma che maglietta indosso? Spero di averla bruciata! Ma che sono, fiori? Sembra un esperimento militare sulla duplicazione dei polli! Oddio, sto per vomitare, andiamo avanti per favore…
Avanti veloce ancora… Adesso, nella foto che potete vedere, porto gli occhiali. Eh già. Sono una quattrocchi. Beh, sapete che vi dico? Intanto io mi potrei mettere le lenti a contatto colorate e a iride di gatto, e voi no. Thò, becca.
In ogni caso, questa immagine l’ha scattata Scorpius ieri, mentre eravamo in gelateria. E… ho la maglia sporca di gelato al cioccolato. Accidenti, possibile che non passano due secondi che mi sporco? Porca paletta, sono oscena anche in questa foto. Vabbè, vedrò di farmela andare bene.
Il punto è, chi sono io e come mi riconoscete per strada? Beh, per farla facile vi direi quella che sta imprecando perché si è sporcata, o è inciampata, o semplicemente perché un piccione le ha cagato sulla spalla, ma credo che un minimo di descrizione ci voglia.
Che due balle enormi scrivere un libro.
Voi naturalmente non potete saperlo, ma ora sono davanti allo specchio che cerco le parole per descrivermi e sto trovando solamente insulti. In effetti non so come io e Scorpius possiamo essere parenti. Capiamoci, io non sono un canone di bellezza e Scorpius invece sembra uno di quei modelli americani su cui le quindicenni sclerano e gridano stridule, solo che lui è decisamente più puccioso, dolce e soprattutto NERD.
Boom, non sono l’unica intelligente in famiglia. Forse è questo che ci accomuna. La spiccata intelligenza (hehehe, modestamente) e la passione eccessiva per i libri. Evvai Scorpius, un punto a noi nerd.
Un altra cosa che non ci accomuna è l’aspetto fisico oggettivo, ed è qui che volevo andare a parare. Santa Lucia, ci metto sempre vent’anni per parlare di me. Il fatto è che continuo a procrastinare il momento in cui mi descrivo parlando di mille altre cose inutili che mi passano per la testa.
Oh, ecco un’altra cosa che capirete di me. Dico sempre quello che penso. Senza filtri.
Entro i limiti, certo. Ovviamente se ti muore il piccione viaggiatore non vado da te e mentre sorrido ti dico “Ti è crepato Maurice”.
Tornando a noi, o per meglio dire a me, credo che la natura non potesse essere più infame di così. Ho dei capelli talmente spessi che ci potrei affettare il salame, indecisi sul loro colore “Ma siamo castani oppure fili di rame dei condotti elettrici? Bah”, e che sono talmente presi dalla loro personale crisi d’identità del “Ricci o spaghetti? E’ questo il dilemma!” che si dimenticano completamente di me ed esplodono, diventando una matassa informe impossibile da pettinare. Quegli infami.
Sul campo viso, invece, sono stata ancora più sfigata. Le guance piene che mi ritrovo potrebbero fare da palloncini e farmi volare, come in quel film dove c’era quel vecchietto sfigato e scorbutico che fa volare via la sua casa con dei palloncini tutti colorati.
Poi l’acne che avevo fino a l’anno scorso non aiuta visto che mi ha lasciato delle bellissime cicatrici sparse sul viso. Per non parlare del naso! Ho il naso a patata e con una gobbetta, accidenti. Ogni tanto mi ritrovo a pensare che quella gobbetta sia colpa degli occhiali, ma altre credo di essere solo sfigata.
Perché come diceva mia nonna “la fortuna sarà anche cieca, ma la sfiga ci vede benissimo”. Sacra donna, mia nonna. Spero almeno che abbiano intenzione di farla santa, quella povera cristiana. Oramai ha perso un paio di rotelle, e mi chiama sempre Carmela. Ed io vorrei anche sapere da dove l’ha preso Carmela. Nell’albero genealogico nemmeno c’è, dannazione! Però non la correggo nemmeno più, semplicemente so che quando usa nomi femminili tocca a me rispondere, visto che Scorpius è maschio e siamo gli unici ad andarla a trovare, povera donna.
E anche perché l’ultima volta che ho provato a correggerla mi ha sgridato dicendo che stavo dubitando delle sue capacità di memoria. Poi ha iniziato a chiamarmi Doris per un paio di settimane, così ho semplicemente lasciato perdere. Adesso sono Carmela.
Stavo dicendo? Ah, ecco, gli occhi. Forse sono le uniche cose che mi piacciono, a parte la bocca, del mio aspetto fisico. Sono azzurri, anche se io li avevo sempre desiderato verdi. Se è per questo volevo anche i capelli ricci e rossi, un bel corpo e un bel viso, ma come credo di aver già ripetuto tante volte, sono sfigata.
Ho una macchiolina castana all’angolo dell’iride sinistro, però. E questo mi piace. Mi fa sentire speciale. Anche perché sembra che io abbia gli occhi di due colori diversi tanto è grande. Devi avvicinarti per capire che è solo una macchia.
Però comunque sono di un azzurro un po’ spento, non come quelli di mia madre, che ricordano il ghiaccio fragile che quando ci sei sopra prima si crina, e poi si spacca fottendoti e lasciandoti cadere nell’acqua gelida. Eh già.
Credo di avere delle belle ciglia, comunque. Scorpius dice che ho delle belle ciglia, e in questo gli credo abbastanza, ma lui dice anche che sono bella, perciò non mi fido molto. Sono scure, molto scure, praticamente nere, il che mi solleva dal mettermi del trucco, e per fortuna. Sono talmente imbranata che per mettermi del mascara mi accecherei, mi dovrei mettere una benda e poi dovrei andare in giro come Nick Fury in Avengers.
In ogni caso, ora che ci penso, mi piacerebbe andare in giro con il mantello facendo finta di essere Batman. Però odio i trucchi, e con la benda le possibilità di uccidermi raddoppiando.
La seconda cosa che mi piace di me, sono le labbra. Sono piene, e la maggior parte delle volte rosse di loro, senza che io faccia nulla, e soprattutto visto che parlo molto e sono pallida come Dracula spiccano molto. Grazie Madre Natura, una cosa giusta l’hai fatta. Ma se ne sei capace, allora perCHÉ NON LO FAI PIU’ SPESSO? GRAZIE."
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Percy Jackson E Multifandom (Collaborazione di Laragazzaconilchat)
HumorIl giorno dell'ira, di incendi mai spenti, Veggente e Sibilla annunciano, senti, che ridurrà in cenere il mondo e i viventi. -Abraham Coles Boh, nulla, ci sono io che faccio la cretina e roba fandom