HeadCanon: Harry Potter

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—E' veramente il figlio di Harry Potter?

Albus strinse i denti e arrossì per la vergogna. Doveva solo ignorarli. Doveva solo ignorarli. Doveva solo ignorarli. Eppure se sapeva che dicevano quelle cattiverie solo per prenderlo in giro, perchè faceva così male? Se erano tutte bugie come dicevano i suoi, perchè lo toccavano così tanto?

—Non è per niente come suo padre.

A lui non era mai interessato di cosa gli altri pensassero di lui. Ma allora per quale motivo sentiva la vergogna e il suo orgoglio ferito serrarsi nella sua gola, impedendogli di respirare? Per quale motivo le lacrime bussavano alle porte degli occhi? Perchè ogni notte non riusciva a dormire, troppo occupato a pensare a quanto tutto quello fosse sbagliato?

—Come ha potuto la sorte farlo finire in Serpeverde?

Perchè veniva allontanato da tutti? Perfino i suoi cugini lo odiavano, ne era sicuro. Ma perchè? Non era abbastanza? Cosa doveva fare per far capire agli altri che anche lui valeva? Cosa doveva fare per essere accettato? Sua madre aveva detto che non doveva dimostrare niente a nessuno, che lui era perfetto così com'era, che presto avrebbero smesso, che sarebbe andato tutto bene. Ma niente andava mai bene.

—Poveretto, non sa nemmeno giocare a Quidditch.

Avrebbe tanto voluto essere come suo fratello James. Bravo in tutto quello che faceva, fantastico negli studi, nel volo, con un sacco di amici, popolare, carismatico e battezzato da tutta la scuola come nuovo Malandrino, degno dei nostri zii e nonni, imbattibile nel conquistare le ragazze, come nuovo cercatore di Grifondoro, come suo padre.

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—Mi ha fregato. Sembrava un ragazzo così simpatico.

Continuò a camminare, volendo semplicemente che tutto quello smettesse di dilaniare il suo fragile cuore. Volendo semplicemente che tutto si bloccasse in quel momento. Volendo solamente che quel dannatissimo cappello lo avesse smistato in Grifondoro come suo padre, invece che Serpeverde.



—Scommetto che è esattamente come suo padre.

Scorpius sentì le spalle crollare, mentre il suo sguardo triste finiva sulle radici che stava tagliando. Quel giorno stava andando tutto bene, ed adesso la vita gli stava facendo pagare caro il suo attimo di tranquillità. Tutti pensavano che fosse cattivo come suo padre, ma lui non lo era. Lui non era come suo padre.

—I Mangiamorte si rigenerano.

Strinse il coltellino tra le mani e riprese a preparare la sua pozione. Sentiva i suoi compagni parlargli alle spalle, ed ognuno di quei commenti finiva impresso a fuoco nella mente del ragazzo, colpendolo al cuore come un pugnale. Faceva male, tanto male. Perchè non lo capivano? Perchè non la smettevano?

—Non hai sentito? Si dice che sia davvero il figlio di Tu-Sai-Chi.

Avrebbe tanto voluto aver bruciato la sua lettera, anni prima. Non aveva idea di quanto avrebbe sofferto se fosse andato ad Hogwarts. Perchè la vita lo odiava così tanto? Prima si era presa sua madre, trascinando via la sua anima con le sua mani artigliate. Poi aveva rubato tutte le emozioni di suo padre, rendendolo insensibile, apatico. Infine, come un Dissennatore, risucchiava la sua felicità chiedendo una tassa di gioia quotidiana. In effetti, ora che ci pensava bene, la sua Hogwarts era diventata da tempo la sua Azkaban. La sua prigione senza sbarre.

Albus voleva essere come suo padre.

Scorpius non voleva essere come suo padre.

Percy Jackson E Multifandom (Collaborazione di Laragazzaconilchat) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora