3 Sorridere Ai Suoi Occhi

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Le smorfie di dolore, per un microscopico attimo, furono sostituite da un lieve sorriso; ed il giovane non poté non stupirsi.

"Da Quanto non sorridevo?
...Anni."

Si chiese e rispose mentalmente.
Senza neppure accorgersene, fece un passo verso la quella dolce visione.
La guardò meglio; restando comunque piuttosto distante.
Non si era sbagliato, quella ragazza sembrava appena uscita dal piu bello dei dipinti.
La natura, in questo angolo di mondo, sembrava essersi resa più rigogliosa per essere all'altezza della della giovane che se ne stava lì dormiente.
Il vestito che indossava era lungo e bianco; e sulle spalle aveva una mantellina color vinaccia, allacciata con un grazioso fiocchetto all'altezza della clavicola.
Adrien, incapace di distogliere lo sguardo da lei; si soffermò sui dettagli:

"La sua carnagione é rosea e luminosa.
Le sue labbra tendono ad un lieve rosso, senza bisogno di artifici.
I suoi capelli sono sciolti, nè lunghi né corti, con rari riflessi blu notte...
É bellissima."

Rimase stupito da come lei stesse monopolizzando le sue ultime attenzioni.

"Si dice che in punto di morte si riveda, in un istante, tutta la propria vita; ed invece io non riesco a  distogliere la mia attenzione da questa fanciulla."

Il giovane Re sorrise nuovamente, con maggiore consapevolezza.
Era un sorriso amaro:

"Non mi sono neppure mai innamorato; chissà se l'avessi incontrata prima..."

Una fitta al petto gli fece emettere un lamento di dolore; e crollò sulle proprie ginocchia.
Il tonfo destò la ragazza dal sonno.

-State bene?-
Chiese la ragazza svegliatasi di colpo e  corsa subito verso il biondo.

" Che giovane incauta...avvicinarsi così tanto ad un estraneo."
Pensò Adrien, da sempre abituato a guardarsi le spalle.

Il ragazzo sussultò leggermente, quando sentí il tocco gentile di lei, che tentava di aiutarlo.
La cosa non sfuggí alla bella :
-State tranquillo, non voglio farvi del male.
State sanguinando copiosamente. Appoggiatevi a me ed arriviamo alla riva; lí potrò valutare le vostre ferite.-
Adrien non sperava realmente di essere salvato; ma alzò il volto verso lei, curioso di scoprire di quale colore fossero gli occhi di un angelo.
La vista non lo deluse:

"Azzurri...
Ma non come il cielo.
Il suo sguardo é molto più bello di qualsiasi volta celeste.
Ricordano il mare.
Uno splendido cristallino specchio d'acqua."

Senza avere capacità di parola, si affidò alla ragazza.
Non poteva negare, che trovava miserabile l'idea di morire da solo.
Lei adagiò il braccio sano del ragazzo alle proprie spalle, e lui approfittò del contatto per tenerla il più possibile vicina a lui.

"Gli angeli hanno un buon profumo"

Pensò, attendendo che la ragazza si indignasse; e lo lasciasse nuovamente al suolo.

Ancora una volta la ragazza lo stupí:
-... So che state male; ma abbiate ancora un po' di pazienza.
La riva é vicina.
Le vostre ferite sono gravi, ma nessun punto mortale é stato toccato.
Tuttavia mi preoccupa la quantità di sangue che state perdendo; dobbiamo bloccare l'emorragia, riposerete dopo.-

-Il...tuo..n..ome-
Chiese il Re a fatica, e senza pensare a darle del voi, come invece la ragazza stava educatamente facendo.

-Mi chiamo Marinette.
Fatevi forza.-

"Ci avrei giurato che il suo nome aveva a che fare con il mare."

Avrebbe voluto presentarsi anche lui; ma sentì la ragazza riprendere a trascinare entrambi verso il fiume.
Lo adagiò con dolcezza alla riva, e trafficò con la borsetta.
Adrien senza più alcuna forza in corpo, si abbandonò.
Non meritava una morte tanto dolce, e lui lo sapeva bene.
Tuttavia sapere di morire con la ragazza più graziosa e gentile che avesse mai visto al suo fianco, era una prospettiva migliore di qualsiasi altro scenario analogo.
Chiuse gli occhi con serenità:

" É bello sentire nuovamente qualcuno che si prende cura di me; dopo così tanto tempo."

Adrien era bello; ma anche se non lo fosse stato, in quanto Re, avrebbe avuto ogni donna ai propri piedi.
Aveva ceduto alle grazie femminili frequentemente; ma mai aveva dato peso ai suoi rapporti.
Del resto, non giaceva mai più di una notte con la stessa amante; eppure con questa ragazza avrebbe desiderato avere più tempo.
Un ultimo pensiero occupò la sua mente.
Prima di cedere del tutto, sentendo la bella ragazza mettergli qualcosa di fresco sulla fronte, Adrien disse tra sé e sé:

"Marinette...
Che splendido nome".

Miraculous: Duel Dans La Nouit 👑/AdrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora