Marinette non poteva negare che lo sguardo verde e risoluto di quel ragazzo era affascinante; ma questo la irritava più che coinvolgeva.
Quel ragazzo non smetteva mai di ridere di lei.-Talvolta sono goffa e maldestra; ma non sono stupida.
Lo vedo che siete compiaciuto per quel che ho detto.
E francamente avrei preferito tenere a freno la lingua.-
- Mi era parso di capire che avresti preferito che io tenessi a freno la mia.-
Rispose Adrien scoppiando a ridere di cuore, appena vide il volto scioccato della ragazza.Per un istante, mentre rideva, aveva notato qualcosa di diverso nel modo in cui lei lo stava guardando.
Marinette distolse lo sguardo dal ragazzo; e si coprí la bocca, tentando di soffocare una risata, ma non vi riuscì.
I due si trovarono a guardarsi e ridere liberamente.Si erano incontrati solo quel giorno; eppure quell'incontro sembrava ad entrambi l' "incontro del destino", il momento che si attende da una vita intera.
Nel poco tempo passato insieme si erano mostrati a tutto tondo: felici, preoccupati, arrabbiati, timidi, romantici.
Nessuno dei due era mai stato tanto sinceramente sé stesso con qualcun altro.
Adrien alcuni di questi lati non credeva neppure di averli.
La guardò ancora per un istante mentre sorrideva; e comprese che quel sorriso non sarebbe mai uscito dal suo cuore.Marinette rimase affascinata da quanto spontaneo fosse il sorriso di quello sfacciato ragazzo.
Aveva come l'impressione che, con ogni risata, si stesse levando parte di una corazza che da molto gli attanagliava il cuore.Adrien portò un braccio dietro la schiena e si sporse verso la fanciulla offrendole la propria mano per aiutarla a salire in sella.
-É inutile che fate il galantuomo; ormai vi siete svelato per chi siete Adrien.-
Disse lei ancora ridacchiando.
-Ah si?-
La riprese in braccio come una principessa, e salí sul cavallo.Marinette fece qualche falso capriccio; ma non provò ad allontanarlo.
-Grazie, ma non dovreste fare sforzi-.
-Arriviamo a casa, nutrimi e poi mi riposerò.
Sai cucinare spero.-
-Nient'altro?
Desiderate anche la lettura di una fiaba? O che vi rimbocchi le coperte?-
-Direi di no; ma se ti stai offrendo per passare la notte con me potrei riconsiderare la mia risposta.-Marinette si pietrificò.
Adrien scoppio nell'ennesima risata, ridere delle reazioni della ragazza stava diventando una dipendenza per il bel biondino.-Voi siete il più screanzato degli screanzati!
Vi dovrei far ingoiare la lingua!--Marinette sei la persona più pudica che io abbia mai incontrato!-
Disse tra le risate.Il bel viso della ragazza si vestí di un grazioso broncio, e nello sdegno portò le braccia al petto:
-Ah sì?!
Allora visto che desiderate compagnia per la notte provvederò.-La risata gli andò di traverso; il cuore perse un numero indecifrabile di battiti.
Marinette si rese conto che Adrien aveva colto un doppio senso che lei non aveva originariamente intenzione di formulare.
L'idea era di fare dormire Adrien con il Maestro Fu.
Quell'uomo la aveva cresciuta; e di certo sarebbe stato in grado di mettere un po' di educazione anche ad Adrien.Tuttavia, visto che al ragazzo sembravano piacere gli scherzi, decise di prenderlo un po' in giro.
-Avete frainteso Adrien.
Non sarò io a farvi compagnia.
Ho detto di non avere un marito; ma non di non averlo mai avuto.
E si dà il caso che abbia anche due meravigliosi bambini.-Adrien era sbiancato.
"Bambini?"
Si ripeteva nella mente.
"Ha dei bambini!?
Ma non va affatto bene!
Non potrei neppure pensare di crescere dei figli non miei; come spiegarlo alla corte?
E poi tutte le questioni della sposa vergine e la legittimità di successione...
Bhe...però..a vederla sotto una luce diversa... sappiamo che é fertile... É un bene...credo..."Marinette lo guardava andare in tilt, e si chiedeva cosa stesse passando nella sua testa.
Trattenere le risate era sempre più difficile; e alla fine scoppiò a ridere.Adrien si destò dai suoi pensieri su successioni e dinastie e fu più indignato che mai.
-Marinette come hai potuto scherzare su una cosa del genere!-
-Volete davvero saperlo?-
-Esigo una spiegazione!
Sei forse impazzita?!-
-Adrien, voi state dando per scontato che io vi appartenga? -
Chiese sfacciata al ragazzo, che immediatamente arrossì colpevole. Ma Adrien era il Re, e come tale, per diritto divino, a lui apparteneva il regno e chi vi viveva.Il ragazzo non era mai stato un tipo paziente, nè aveva mai accettato tanta libertà di espressione da nessuno.
Eppure quella ragazza si era appropriata del suo cuore in modo così spontaneo, che lui non voleva svelarle la propria identità.
Non voleva obbligarla alla reverenza che si deve ad un sovrano, perché lei gli piaceva sul serio.
Era bella; ma più la aveva accanto più si rendeva conto che il suo splendido aspetto era solo un'aggiunta a quello che avrebbe amato comunque.
Era gentile, era premurosa e molto intelligente; oltre che ben educata.
Lo aveva rapito totalmente.
Il suo sguardo, il suo sorriso, il modo adorabile in cui si imbarazzava; non c'era neppure una cosa che Adrien avrebbe voluto cambiare di quella ragazza.
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Miraculous: Duel Dans La Nouit 👑/Adrinette
أدب الهواةAdrien Agreste é un Re crudele e spietato. Un giorno, in fin di vita, incontra una ragazza dagli occhioni blu; per il giovane é amore a prima vista. E se fosse lei la causa della sua crudeltà? #Adrinette