l'ora è finita

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➶。˚✩ ꒰ 𝐓𝐇𝐀𝐓'𝐒 𝑨𝑴𝑶𝑹𝑬   ꒱ ... ! ˎˊ˗
𝙽𝙾𝚅𝙴𝙼𝙱𝚁𝙴 𝟸𝟶𝟷𝟿, 𝙽𝙴𝚆 𝙲𝙰𝚂𝚃𝙻𝙴
❝ non avevo mai immaginato un giorno senza di te

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brandy🌹


scusa il ritardo
c'è un sacco di traffico
e io sono uscito tardi

tranquillo, io sto andando ora
al Victoria's e sono a piedi,
ci metterò un po' pure io

ah okay
vuoi un passaggio?
sarò lì in dieci minuti massimo

no tranquillo ho voglia
di fare due passi

ah okay
a dopo <3

bye


*


«Lei sa che ci siamo visti?»
«Non esattamente»
«Immaginavo - abbozzò una risata, forse contenente un briciolo di malinconia- non dovevi accompagnarmi a casa, comunque»
«Ma volevo farlo»
«Ti ringrazio, ti sei allungato un sacco la strada però..»
«Nessun problema, lei può anche aspettare»
«È questa» disse puntando il dito verso una villetta color panna, poco più piccola della casa del riccio.
«Bella casa» disse quest'ultimo.
«Ti inviterei ad entrare, ma sei in ritardo»
«Sarà per un'altra volta»
«Guarda che ci conto»
«Sono serio io. Quando mi inviti ci sarò di certo, insomma, qualsiasi impegno può essere cancellato»
«Be'.. - disse forse imbarazzato dalla situazione creatasi - Allora grazie per il passaggio»
«Figurati. Aspetto un tuo messaggio.»

I due si guardarono come se fosse l'ultima volta, Nick non scendeva dall'auto e Brandon non voleva lasciarlo andare.
Parevano star aspettando qualcosa, un passo che nessuno tra loro compiva.
«Buona serata» sussurrò il moro, l'altro annuì.
La magia creatasi tra i loro corpi svanì d'improvviso e  la voglia che avevano di baciarsi rimase insoddisfatta.


[ . . . ]


«Ho pensato tanto a cosa dirti, però so che non ci sarà mai un modo giusto per farlo.. Per me è difficile dirlo tanto quanto per te ammetterlo o ascoltarlo.. Io credo che entrambi abbiamo bisogno di una pausa.
Tu hai atri evidenti interessi che io, di certo, non voglio ostacolarli, la tua felicità è un'altra persona in questo momento; io, d'altra parte, ho bisogno di.. Aria fresca, esperienze nuove.. Ho bisogno di provare altre sensazioni.
«Hai ragione» disse Brandon.
«È stato più facile di quanto pensassi» annunciò Ophelia stupita e con la fronte leggermente corrugata.

Il ragazzo poggiò le sue mani su quelle della bionda, confessò la sua bisessualità - che ella già sospettava - e ammise che non voleva proprio perdere la sua amicizia.
«Non mi perderai»
«Come puoi esserne sicura? Insomma, siamo stati insieme un anno e mezzo e ora ci siamo lasciati. È difficile che funzioni»
«Brandon.. Da quanto tempo ci conosciamo? Nove? Dieci anni? Forse anche di più, quindi, credo che non valga la pena gettare tutti questi anni di amicizia solo per una rottura.
Sei stata la mia felicità per tutto l'ultimo periodo ma è evidente che ora vogliamo cose diverse e siamo entrambi d'accordo, non stiamo rompendo portandoci dentro rancore, rabbia o cagate simili. No?»
L'altro annuì.

«Ora.. Come si chiama?»
«Chi?»
«Il ragazzo che ti piace»
«È Nick»
«Si! Lo sapevo! Melissa mi deve un pranzo!» esclamò eccitata Oph, battendo le mani e sorridendo, «Che?»
«Abbiamo fatto una scommessa»
«Cioè?» chiese Brandon, con un volto tra l'intimorito e il divertito.
«Lei ha detto che non potevi essere tu la nuova cotta di Johnson, per il semplice fatto che lui l'avrebbe detto a Mel; io invece ero certa che fossi tu, ma che lui non l'avrebbe confessato per paura di ferire me» rispose.
«Sei ferita?»
«Ma smettila! Ho appena guadagnato un pranzo gratis» fece con un sorriso smagliante.
«Quando vi siete conosciuti?» domandò subito dopo; «In discoteca, la notte di halloween»
«Aha» annuì lei.


DICEMBRE
una decina di giorni dopo


«Sei tornata! Come era Monaco?» domandò Melissa euforica all'amica che, stanca, si avviava all'entrata della scuola.
«Ciao bellissima!» salutò abbracciandola, «La città era stupenda, però mi sei mancata!»
«Ehm.. Grazie per la considerazione» disse Brandon, indicando sé stesso e Nick.
«Mi.. Siete mancati anche voi ragazzi» rispose.
«Oh, guarda, arriva Luka» esclamò subito dopo, cercando forse do sviare una conversazione con il riccio.

Si erano lasciati in ottimi rapporti, forse fin troppo fraterni, tuttavia, per tornare ad essere amici come prima aveva bisogno di un po' di tempo, di una distrazione.
Non aveva alcun tipo di problema ad incontrarlo nei corridoi o ad aiutarlo coi compiti, sarebbero bastati solo una manciata di giorni in più.

«Da quando conosci Luka?» chiese Brandon, corrugando la fronte, lui e il biondo erano diventati compagni di calcetto da un paio di settimane a questa parte, ma, evidentemente s'era perso qualche passaggio di troppo.

Ophelia e il ragazzo erano diventati particolarmente legati, stavano iniziando a conoscersi sempre di più e nei sette giorni in cui lei, per motivi di famiglia, aveva visitato la Germania non facevano altro che scambiarsi messaggi o chiamate al telefono.
Per la bionda era una nuova spalla su cui poter contare, su cui sfogarsi e con cui poter trascorrere del tempo facendosi un paio di risate - e, per la cronaca, ne aveva bisogno -.
Per l'altro, invece, era una sfida con i suoi sentimenti, un punto di domanda. Non aveva mai trovato qualcuno di così speciale da poterlo mandare in tilt, non aveva mai ricevuto l'amore che spetterebbe ad ogni essere umano.

Che fosse proprio lei a mandarlo in confusione? Così pareva.

Era deciso a scoprirlo, a mettersi in gioco, a buttarsi se fosse stato necessario.
La sua spavalderia gli avrebbe giovato.

Nick e Brandon, invece?





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