𝐓𝐇𝐀𝐓'𝐒 𝑨𝑴𝑶𝑹𝑬

sette giorni dopo

➶。˚✩ ꒰ 𝐓𝐇𝐀𝐓'𝐒 𝑨𝑴𝑶𝑹𝑬   ꒱ ... ! ˎˊ˗
𝙳𝙸𝙲𝙴𝙼𝙱𝚁𝙴 𝟸𝟶𝟷𝟿, 𝙽𝙴𝚆 𝙲𝙰𝚂𝚃𝙻𝙴
❝ ci piace quello che non abbiamo perché in realtà non ci piace nulla ❞

-ˋˏ ༻❁༺ ˎˊ-

SETTE GIORNI DOPO

«Hai intenzione di ignorarmi per sempre?» chiese Nick, affiancando Brandon.
«Io non ti sto ignorando»
«E allora perché non mi guardi nemmeno?»
«Perché sto camminando. Se guardo te, non guardo la strada. Pensavo fosse facile»
«Si ma come sei pesante però»
«Fai un'altra strada se non ti sta bene la mia presenza»
«È l'unica strada per arrivare al Victoria's»
«Beh, cosa vuoi che ti dica allora?»
«Ti prego, Brandon, guardami»
Nick prese la mando del riccio, cercando di voltarlo, inutilmente, data la sua forza.
«Cosa c'è ancora?»
«Non potrai evitarmi per sempre»
«Ci posso provare, vuoi vedere?»
«Ti prego B..»
«Eh»
«Non fare così»
«Come dovrei fare? Dimmelo tu!»
«Scusami»
«Non mi interessano le tue scuse»

I due entrarono nel locale separatamente e si poteva leggere sui loro volti che c'era qualcosa che non andava, non la stessa cosa che perseguitava la loro relazione da mezza settimana.
«Ciao, avete già ordinato?» fece Brandon, sedendosi accanto a Finn.
«Avete ancora litigato?» sussurrò quest'ultimo, non facendosi sentire dagli altri.
«Non abbiamo mai smesso»
«Porca puttana. Quando risolverete?»
«E che ne so io, mi ha mentito»
«Prova almeno ad ascoltarlo»
«Dovrebbe avere ragione lui ora?»
«No. Non sti affatto dicendo questo. Sto dicendo che dovete entrambi venirvi incontro e, a quanto vedo, lui la sua parte l'ha già fatta»
Il riccio stette in silenzio, leggendo sul menù un hamburger da ordinare.

«Domani sera vi va se andiamo in discoteca?» propose Melissa, dicendo che un suo amico gli avrebbe procurato alcuni biglietti.
«Si, è da un po' che non andiamo» disse Ophelia, d'accordo erano anche Luka e Finn. «Voi ragazzi?» chiese il biondo.
«Come vi pare per me va bene» disse secco Brandon, mentre l'altro annuiva.
«Okay, allora deciso! Andiamo con la navetta, così possiamo farci un drink tutti»
«Va bene, prenoti tu?»
«Certo»

Il pranzo dopo scuola trascorse piuttosto in fretta, ormai i sei erano diventati una piccola famiglia, tuttavia le occhiate gelide tra i due innamorati non mancavano, tantomeno venivano nascoste allo sguardo degli altri.

«Okay» esordì Brandon, in un momento di completo silenzio mentre i due raggiungevano il parcheggio, «Cosa?» chiese Nick.
«Parliamo. Ti ascolterò anche se non ne ho tutta questa voglia - alle sue parole, le pupille del moro brillantavano, aveva un'occasione per spiegarsi, non poteva gettarla - ma non ora, non qui, vieni a casa mia tra un paio di ore»
«Alle 17 sarò da te»

[    .   .   .     ]

E non ti sento da un po'
E non è quello che voglio
Che qui comanda l'orgoglio
Se non lo capisci un amore è morto
Quindi scendi che mi trovi di sotto

Il riccio aveva passato le seguenti ore con una canzone nella testa, la stessa canzone che pareva rispecchiare a pieno loro due e quella situazione sgradevole.
«Ti odio se mi guardi con quell aria indifferente, siamo soli da soli, solo se siamo insieme» canticchiava, impedendo forse ad una lacrima rigargli la guancia. Ma no, lui non era così, lui era forte e si convinceva di fregarsene di quel ragazzo e delle complicazioni; tuttavia si conosceva abbastanza per capire che teneva davvero a due cose: il calcio e Nick. E una stava rischiando di perderla.

«Ciao»
«Ciao»
«Vuoi qualcosa?»
«No, grazie, magari dopo»
«Okay, dimmi quello che è successo, anche se, più evidente di cosi non può essere»
«Non è come sembra»
«Allora dimmi come è, perché porca puttana Christopher t'ha scritto che ti amava e  ti ha inviato una foto del suo cazzo, come dovrebbe essere?»

«È il mio ex fidanzato»
«È anche il mio compagno di banco»
«Ah, vero.. Ha ricominciato a cercarmi circa un paio di settimane fa..»
«Almeno sii sincero, l'hai cercato tu. Cazzo, Nick, ho le fottutissime chat vostre. Non ero abbastanza per te?»
«Brandon tu sei persino troppo! Pensavo che fossi solo qualcosa di passeggero per te, hai idea di come mi sono sentito?»
«Quindi anziché parlare con me, hai preferito tornare dal tuo ex, della quale, tra parentesi, io non sapevo nulla.»
«Avevo paura»
«Paura di cosa?!»
«Di rimanere fregato e prendermi un'altra batosta.»
«Potevi dirmelo cazzo, dovevi farlo»

«Vai avanti» riprese dopo minuti di silenzio, voleva sapere cosa c'era tra uno dei suoi amici di infanzia, Christopher Parrish, e il suo attuale ragazzo, a cui teneva più di qualsiasi altra cosa.
«Sei sicuro?»
«Fallo prima che cambi idea»
«Continuava a scrivermi e, poi, più volte gli ho detto che, a me, piaceva un altro ragazzo. Negli ultimi giorni aveva iniziato a venire sotto casa mia, a farsi trovare davanti scuola, mi aveva anche lasciato un biglietto nell'armadietto dandomi un appuntamento.»
«Ci sei andato..?»
«Si»
«Vaffanculo Nikolas»

«Ascolto, ti prego.
Io ci sono andato, si, ma l'ho fatto per spiegargli come stavano le cose, che avevo sbagliato a cercarlo e che non volevo averci più niente a che fare. Preferivo prendere una delusione piuttosto che rinunciare a te.
Poi ha cercato di baciarmi, ma l'ho impedito»
«E quella foto? Tu ci stavi al suo dannato gioco perverso!»
«No! Non ci stavo! Solo che io e te non stavamo insieme e non avevamo ancora deciso di stare insieme»
«Ah quindi tu ti baci con un ragazzo, ci passi le giornate ma ti sembra comunque giusto provarci con un altro.» disse a gran voce. Successivamente riprese a parlare, con tono quasi ineccepibile: «E io coglione, che mi stavo innamorando di te.»

«Cosa?»
«No, niente»
«L'ho bloccato. Sono un cretino e lo so, ma il capitolo con lui era già chiuso da un pezzo, non è vero che ci provavo con lui. Ti prego.. Brandon ti prego guardami»
«Dimmi che non vi siete baciati, non dirmi cazzate però»
«No, te l'ho già detto. Sono sincero, guardami - Nick si avvicinò al riccio, che stava seduto sul letto, si mise a terra nell'apertura delle sue gambe e prese il suo volto tra le mani, con le lacrime agli occhi per il timore di aver rovinato tutto - io voglio te.»
«Smettila»
«Di fare?»
«Di guardarmi così, come se il cattivo ora fossi io»

-ˋˏ ༻❁༺ ˎˊ-