buon viaggio

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➶。˚✩ ꒰ 𝐓𝐇𝐀𝐓'𝐒 𝑨𝑴𝑶𝑹𝑬   ꒱ ... ! ˎˊ˗
𝙳𝙸𝙲𝙴𝙼𝙱𝚁𝙴 𝟸𝟶𝟷𝟿, 𝙽𝙴𝚆 𝙲𝙰𝚂𝚃𝙻𝙴
❝ lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare

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IL GIORNO DI NATALE


«Pronto?» fece al telefono Nick.
«Ei amore, buon Natale»
«Dai, lo sai che odio questa festa»
«Mh, non ricominciare. Sei a casa?»
«Si, ci sono tutti parenti»
«Sto arrivando, voglio conoscere i tuoi»
«Brandon ti prego»
«Cosa potrà mai andare storto? Guarda che so benissimo che tua mamma muore dalla voglia di incontrarmi»
Il moro sbuffò, rendendosi conto di non poter fare niente per fermare il suo ragazzo.
«Questo è vero» disse accennando una risata, e scuotendo il capo in segno di rassegnazione.
«Ci vediamo dopo» concluse.
«No aspetta, c'è un'ultima cosa.. Prepara una valigia», «Che?», «Tu fa come ti ho detto, poi ti spiego tutto. A dopo piccolo»

Nick, più confuso che mai, scoppiò a ridere al termine della telefonata. Una valigia? E che ci metto dentro? Si chiedeva.
Maglioni? Costumi? Pantaloni lunghi o corti?
«Ehm.. Ho una cosa da dirvi» disse a gran voce scendendo le scale in fretta e furia.
In men che non si dica si trovò addosso tutti gli sguardi della famiglia, fece un respiro profondo, prese coraggio e disse: «Sta.. Sta arrivando il mio fidanzato, vuole conoscervi»
Sul volto della madre, Anne, esplose un sorriso che non fece altro che riempire di gioia tutti i presenti, che, ispirati dalla sua reazione, furono molto felici della notizia.
«Gli piace il vino?» chiese il padre, alzandosi per dirigersi in cantina.
«Rosso, con quello vai sul sicuro pa'»
«Tra quanto sarà qua?»
«Sinceramente non ne ho idea, è stato molto vago e mi ha detto di preparare una valigia»

Le chiacchiere al tavolo vennero interrotte dal suono del campanello, «Oh, è arrivato. Vado io» fece impacciato e rosso in volto il minore, non sapeva bene come comportarsi ma era sicuro che B avrebbe preso la situazione in mano. «Ciao principino» salutò il riccio mordendosi un labbro.
«Ciao» risposte l'altro sorridente.
«Ho portato questo per i tuoi, può andare?» disse mostrando una bottiglia di champagne.
«Non dovevi disturbarti»
«Ma smettila»
Subito dopo lasciò un dolce bacio sulle labbra del moro, per poi entrare in casa: «Salve a tutti!» esclamò sorridente.
Il padre fu il primo a presentarsi, «Piacere, Harry» disse tendendo la mano, «Brandon» ricambiò la stretta.

Dopo i vari convenevoli e, forse, un bicchiere di vino di troppo, i due si ritirarono al piano di sopra. Tra un bacio e un gemito, «Ho una cosa anche per te» annunciò Brandon, senza smettere di lasciare dolci baci lungo il suo petto. «Volevo fare una battuta - disse guardando l sua erezione - però, mi sa tanto che sei serio». Il riccio rise, riscaldando tutta la stanza attorno a sé, e anche il cuore di Nick, «Si, sta volta sono serio.. Guarda.. - fece alzandosi e iniziando a frugare tra le tasche della sua giacca - Ecco!»
Porse al suo fidanzato un pacchetto piccolo e sottile, di color verde, «Che cosa è?», «Aprilo».
«Tu sei pazzo» disse severo, guardando negli occhi Brandon, che, al contrario suo, aveva un'espressione eccitata sul volto.
«Dai! Non ti piace? Cambiamo destinazione se vuoi», «No, no.. È perfetto, e ti ringrazio. Ma non dovevi, davvero, quanto hai speso?»
«Ah! Non preoccuparti! Andiamo alle Hawaii cazzo!» esclamò esaltato, facendo sorridere anche Nick.
«Come ricambio ora?»
«Stai tranquillo, mi porti a cena fuori»
Sorrise.

«Fai la valigia, tra due ore andiamo in aeroporto» disse sdraiandosi comodamente a letto, con le braccia sotto la testa.
Questa posizione, pensò il moro, faceva risaltare tutti i suoi muscoli, mettendoli in tensione. «Si però non stare cosi..» fece alludendosi proprio al modo in cui si stava riposando, «Che c'è? Ti eccito?» rispose provocandolo, ma anche piuttosto divertito.
«Si. Molto. Quindi evita almeno di guardarmi»
«Non posso, sei così bello»
«Ti ringrazio per il complimento, ma ora: o ti levi, o ti salto addosso»
Brandon scoppiò in una fragorosa risata, «Vuoi davvero far scegliere a me?»
«No, in effetti non mi sembra una buona idea, facciamo che decido io» insinuò avvicinandosi sempre di più al riccio che, tuttavia, si scostò improvvisamente, si alzò dal letto rimettendosi la maglia e disse: «Facciamo che mentre tu prepari io scendo a parlare un po' con la tua famiglia, così non ti distraggo.. Ciao!»


[     .   .   .     ]


«Sono davvero carini i tuoi genitori»
«Pensano lo stesso di te»
«È ovvio, io piaccio a tutti, sono adorabile»
«Mh, sull'adorabile avrei da ridire»
«Ah si?» fece alzando le sopracciglia il riccio e voltandosi verso di lui, frenando istintivamente l'auto. «Si, userei un altro aggettivo per te»
«E quale?»
«Sexy»
«Che scemo che sei»
Brandon rise nuovamente, spingendo con la mano il braccio dell'altro e arrossendo senza darlo a vedere.
«Dai riparti, che se no perdiamo l'aereo»

E che risate che si facevano i due, mentre il sole fuori si spegneva, lasciando spazio a nuvole colorate; mentre la luce fioca pian piano si dava il cambio con l'ombra, con il buio, che poi, ai due, non faceva cosi paura se erano insieme.

In poco tempo raggiunsero l'aeroporto e in un lampo già erano seduti ai loro posti, pronti per una nuova avventura che avrebbero vissuto fianco a fianco, così come volevano fare il per il resto della vita.





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