capitolo 11_R

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Chains of love got a hold on me

When passion's a prison, you can't break free

Oh, you're a loaded gun, yeah

Oh, there's nowhere to run

No one can save me

The damage is done - BON JOVI




È incredibile come vola il tempo. Siamo già a domenica e non me ne sono minimamente resa conto, forse troppo presa dalla mia routine casa-scuola-lavoro-casa.

In officina abbiamo avuto molto da fare: dato che questa settimana non era prevista nessuna gara, i ragazzi sono venuti a fare un check up generale alle macchine. Ad eccezione di lunedì, tutti gli altri giorni abbiamo fatto gli straordinari e Aaron ha addirittura assoldato Lukas, che sa giusto quattro cose in croce di meccanica, per aiutarci con i lavori più semplici. Inutile dire che la sera, quando tornavo a casa, avevo giusto la forza per fare una doccia, mangiare un boccone e rintanarmi sotto le coperte.

Nonostante la stanchezza, ieri sera Aaron ha dato un'occhiata alla mia auto con l'aiuto mio e di Ward, giusto per fare una prima valutazione dei danni: il motorino di avviamento molto probabilmente è da cambiare e la carrozzeria è da rifare in toto. Il motore bisogna smontarlo e controllarlo per bene, l'unica cosa positiva è che il cambio sembra a posto.

Inoltre, bisogna andare a sostituire il parabrezza e controllare tutto l'impianto frenante. Questo è quello che a grandi linee dobbiamo fare.

Mi sono venuti i brividi di freddo quando a mente ho fatto il conto di quanto ammonta questa operazione. Spero solo che non sorgano ulteriori problemi.

Sto fissando il mio armadio da mezz'ora e non ho la più pallida idea di come vestirmi. E quando succede così inizio a innervosirmi di brutto.

Oh andiamo Riley, che ti importa? È solo una grigliata a casa dei Jones!

La mia coscienza ha ragione, da quando mi faccio paranoie sul come vestirmi? Figurativamente mi tiro un bel ceffone in testa, sperando mi faccia rinsavire.

Raccimolo un outfit che so starmi bene, dei jeans corti e un top bianco cropped, il tutto accompagnato dagli anfibi.

"Ma sì dai, può andare." Borbotto tra me e me mentre inforco gli occhiali da sole.

Esco dalla camera e mi dirigo in cucina, dove zia Leslie sta mettendo tutti i contorni che ha preparato nelle varie vaschette di plastica. Quando le ho detto dell'invito ha dato subito di matto e le mitiche paranoie made in zia Leslie sul 'cosa posso portare?' mi hanno dato il tormento per tutta la settimana. Gli inviti a un pranzo o a una cena in casa la mettono troppo in subbuglio, meglio andare al ristorante.

Per dare il mio contributo mi sono offerta di preparare il dolce, una freschissima cheesecake alle fragole. Nonostante fossi stanca, cucinare non mi pesa e l'arte culinaria è un grande antistress per la sottoscritta.

"Zia sei pronta?" Domando mentre apro il frigo per prendere il dolce.

"Circa... quasi... sì, ci sono." Borbotta.

"Una domanda scema: come diavolo pensi di portare tutta quella roba lì?"

Ha cucinato una quantità industriale di insalata di patate, insalata di cavolo, stufato di fagioli e patate al forno. E sono dell'idea che pure la signora Jones non sia una che si risparmia per quanto riguarda il cibo.

"Beh, mi aiuti tu, no?" Domanda con fare ovvio.

"Scordatelo, io devo portare il dolce. Te l'avevo detto che dovevi fare meno cose e tu come sempre non mi ascolti. Non deve mangiare tutto il corpo dei Marines, diamine!"

Devil's Sweetie (ex As yet Untitled)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora