capitolo 8_R

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Take me high and I'll sing

Oh you make everything okay (okay, okay)

We are one in the same

Oh you take all of the pain away (away, away)

Save me if I become my demons- STARSET



Lowell elementary school San Jose, nove anni prima




"Allora bambini per domani fate le tre addizioni e le tre sottrazioni della scheda e poi l'esercizio 1 a pagina 26 del libro. Tra poco suona la campanella, quindi preparate pure gli zaini."

Finisco di scrivere i compiti nel mio diario delle Winx e poi metto via il libro e il quaderno rosso di matematica. La maestra, quando vede che siamo pronti, ci porta fuori dall'aula e ci chiede di metterci in fila per due davanti all'entrata. Io come sempre mi metto con Cheryl, la mia compagna di banco e amica del cuore.

"Riley, sabato prossimo vieni alla mia festa?"

"Non lo so Cheryl, devo chiedere alla mamma se posso. Forse dobbiamo di nuovo andare via con l'aereo."

"Uffa. Io volevo la mia amica del cuore alla mia festa. Mi rendi tanto triste" confessa, con i lacrimoni.

Quello che ha appena detto mi fa salire i sensi di colpa. Non volevo renderla triste... non mi piace far piangere le persone.

"Senti che ne dici se ti faccio un super mega arci regalo? Sono sicura che dove andrò ci sarà un bel negozio di giocattoli!"

"Oh sì, sarebbe bellissimo!! Sei la migliore amica che si possa avere Riley!"

Suona la campanella e ci dirigiamo ognuno verso la propria mamma o papà. La mia mi aspetta sempre al margine del cortile, verso destra, lontano da tutti ed è sempre in compagnia di uomo alto alto alto e grosso, sembra Kronk del mio film preferito, Le follie dell'imperatore.

Appena arrivo la mamma prende subito il mio zaino arancione e lo passa a Kronk.

"Ciao mamma! Ciao Kronk!"

"Ciao piccola." Mi saluta la mamma con un abbraccio.

"Ciao principessa." Risponde Kronk con un sorriso e io rido perché mi piace quando mi chiama principessa. Di solito con gli altri non sorride mai, mentre con me lo fa sempre.

"Andiamo a casa mamma? O devi andare a lavorare?"

"Ti porto a casa, poi devo correre in ufficio per finire una cosa, ma tranquilla sto via poco. Ah, c'è una sorpresa per te a casa."

Spalanco gli occhi e la bocca, in preda allo stupore. "Davvero?! Cosa?? Ti prego, dimmelo! Lo sai che sono curiosa mamma."

Purtroppo i miei occhi a cuoricino non hanno l'effetto desiderato, perché la mia mamma risulta irremovibile. "Mi dispiace ma ho la bocca cucita mostriciattolo."

Mi solleva per mettermi nell'alzatina e mi lega la cintura. Si siede al mio fianco mentre Kronk si mette alla guida.

Quando arriviamo a casa, Kronk non fa a tempo a spegnere il motore che mi sono già slacciata la cintura, pronta a correre fuori come un razzo.

"Riley quante volte ti ho detto che non devi correre?"

L'urlo di mamma non mi ferma e come un tornado entro in casa. Mi dirigo subito in cucina, con l'intenzione di soddisfare quel borbottio sinistro che proviene dalla mia pancia e quando vedo una faccia famigliare ferma al centro della stanza non ci penso due volte a corrergli incontro. Mi solleva da terra, stringendo forte le sue braccia attorno al mio corpicino.

Devil's Sweetie (ex As yet Untitled)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora