capitolo 20_R

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'Cause I was sent to warn you

The devil's right beside you.-SHINEDOWN  




Non so quante ore siano passate. L'unica cosa di cui sono certa è che il sole non è più alto nel cielo come questa mattina. Sono rimasta immobile per tutto questo tempo, non preoccupandomi del telefono che continuava a suonare ininterrottamente. Le lacrime hanno smesso di scendere e sono più che certa di avere gli occhi gonfi e rossi.

Non mi sembra di far altro ultimamente, piangere e scappare. Dare di matto e poi ricominciare a star bene fino al prossimo crollo.

In questo momento vorrei tanto che Seb fosse qui ad abbracciarmi e a mettere un po' di ordine nella mia testa. Invece me la devo sbrigare da sola.

"Finalmente ti ho trovato!" Esordisce la mia migliore amica.

Non mi volto, lascio che prenda posto accanto a me senza distogliere lo sguardo dal cielo.

"Mi aspettavo che arrivassi prima se devo essere sincera." Sussurro, con voce roca.

"Ho pensato che avessi bisogno di pensare per conto tuo, prima di sorbirti il mio terzo grado. Non sei una che corre subito dalle amiche quando succedono queste cose, vero?"

Con la coda dell'occhio vedo che ha preso pure lei a osservare il cielo, con un braccio dietro la testa a mo' di cuscino e l'altro lungo i fianchi.

"A parte zia Leslie non ho mai avuto un'amica donna con cui confidarmi e parlare di queste cose. Ora è più facile, visto che viviamo sotto lo stesso tetto, una volta era più difficile. Lei viaggiava molto di più rispetto ad ora e non sempre riuscivamo a parlarci ogni giorno." E poi sono arrivata al punto in cui la chiamavo sempre meno spesso e quelle rare volte che ci sentivamo mentivo. Fingevo di star bene, che tutta la mia vita fosse perfetta quando in realtà stavo creando il mio piccolo inferno, giorno dopo giorno. Non ho mai trovato il coraggio di dirle che mi stavo autodistruggendo e che lui mi stava dilaniando l'anima.

Questo non lo dico però, lo tengo per me.

"Hai pianto?" Domanda cauta.

È inutile mentire, la voce roca e gli occhi rossi parlano per me. "Sì. Sai, devo regolare le mie emozioni... è stato tutto troppo per me quello che è successo." Confesso. Stringe la mia mano tra le sue, come se volesse infondermi tutta la sua forza per aiutarmi. Sei preziosa Vic.

"Immagino. Ti cercavo, appunto per parlare di ieri sera, ma a quanto pare ciò che è successo oggi in piscina parla chiaro."

Aggrotto le sopracciglia. "Che intendi? A proposito cos'è successo ieri sera?" Domando.

"Intendi con James o in generale?"

"Sarei tentata di rispondere in generale ma se hai nominato James ora voglio sapere che diamine è successo."

Tentenna prima di rispondere. "Beh, diciamo che tu e James avete ballato insieme... più che ballato vi siete strusciati senza vergogna davanti a tutti."

Impreco sottovoce. Merda. Questo non me lo ricordavo affatto. Dio, che imbarazzo. Il mio grandissimo piano di non farmi notare da nessuno è beatamente finito nel cesso. Per fortuna non siamo andati oltre.

"È stata una cosa molto erotica, anche se mi fa senso accostare erotico con mio cugino. Non ricordavi nulla?"

Scuoto la testa. "No e ho talmente esagerato con l'alcool che ho rischiato l'annegamento."

Devil's Sweetie (ex As yet Untitled)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora