When it's raining outside

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Interi giorni di sole vennero sostituiti da un acquazzone quel mercoledì mattina. Eddie non aveva mai amato giornate del genere, e non perché la pioggia gli trasmettesse un senso di tristezza, quanto più perché rendeva Sonia Kaspbrak il quadruplo più apprensiva. Sua madre infatti, non solo lo costringeva ad indossare chili interi di vestiti (nonostante non facesse freddo), ma addirittura gli impediva di prendere l'ombrello e andare a scuola a piedi come tutti i suoi coetanei. Non sia mai che il suo bambino si bagnasse anche con una singola goccia d'acqua, delicato com'era rischiava come minimo una brutta influenza. Dunque, puntualmente, decideva di scortarlo fino all'ingresso con l'automobile e nessuna delle colorite proteste del figlio sarebbe bastata a distoglierla dai suoi scopi.

È per il tuo bene, tesoro mio, pensa se dovesse venirti una bronchite! E che disastro sarebbe se scivolassi sulla strada bagnata, non posso neanche immaginarlo!

Quella mattina, dato l'imperversare dell'acqua, sua madre fu restia addirittura dal farlo uscire di casa. Nonostante detestasse rimare tra le strettissime mura della sua villetta assieme alla donna, quella volta ponderò attentamente le opzioni a sua disposizione. Uscire significava avere, volente o nolente un confronto con Richie e lui tremava alla sola idea. Il pensiero delle parole che gli aveva rivolto la sera precedente gli faceva affluire il sangue alle guance e battere il cuore all'impazzata. Cosa avrebbe fatto se il corvino gli avesse voltato la faccia, comportandosi come se nulla fosse accaduto? Codardo com'era non aveva nemmeno voglia di scoprirlo; crogiolarsi nella convinzione che tutto fosse al proprio posto per un altro giorno non gli pareva un'idea tanto malvagia.

Eppure, quando Sonia provò nuovamente ad incitarlo a non uscire, Eddie si oppose con tutte le sue forze, riuscendo a farla tacere solo dopo aver inventato una balla riguardante una verifica scritta di storia che proprio non avrebbe potuto saltare, in quanto irrecuperabile. Fu una reazione istintiva, non che improvvisamente il timore fosse scomparso, ma semplicemente fu battuto dalla morbosa curiosità. Tanto valeva togliersi quel dente. Si disse che in fondo non sarebbe cambiato nulla nella propria vita se Richie l'avesse evitato, semplicemente sarebbe ritornato alla solita routine fatta di corse in bicicletta e improponibili gruppi di studio con i Perdenti che inevitabilmente si sarebbero trasformati in infinite partite a Dungeons & Dragons. Tutto regolare, come al solito.

Amava la sua vita, i suoi compagni e le giornate passate assieme a loro. Allora perché il pensiero di continuare ad andare avanti in quel modo era così simile ad un pesante masso poggiato sulla bocca dello stomaco che gli impediva addirittura di respirare?

...

«Eddie, mi raccomando, copriti!» lo avvisò sua madre, non appena si appostò con l'automobile fuori l'istituto superiore di Derry. Come se fosse possibile essere più coperti. Nemmeno gli escursionisti d'alta montagna indossavano così tanti strati di vestiti; lui invece era imbacuccato per feste, talmente tanto da risultare goffo nei movimenti.

«Sì, mà!» sbuffò, raccogliendo frettolosamente le proprie cose, improvvisamente impaziente di abbandonare quel veicolo, così asfissiante se condotto da Sonia Kaspbrak.

«Non uscire fuori durante la pausa pran-» non riuscì a concludere la frase, la portiera le venne sbattuta in faccia dal figlio, esasperato a livelli estremi dopo appena cinque minuti di viaggio.

Compiuti un paio di passi verso l'entrata, giacca impermeabile e ombrello enorme sul capo, si vide venire incontro da Bill, che correva a perdifiato del tutto incurante di bagnarsi.

«Potevi aspettarmi anche al coperto.» gli fece notare dunque Eddie, la testa piegata di lato e un'espressione corrucciata, mentre faceva spazio al suo migliore amico per ripararsi di fianco a lui.

Beep-Beep Richie [Reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora