I'm up to my neck

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Nel mese che seguì la confessione di Richie, l'universo di Eddie parve ritornare ad essere più luminoso. Anche Bill, nonostante le iniziali proteste (in fin dei conti non troppo convinte), aveva dovuto ammettere la realtà dei fatti: i Perdenti, i fantastici sette, non potevano esistere senza la loro Boccaccia, proprio come non sarebbero potuti esistere senza un qualsiasi altro componente.

Dall'esterno potevano sembrare una compagnia sgangherata, sette disgraziati senza neanche una caratteristica in comune, che si erano uniti perché rigettati dall'intero mondo. Eddie ci pensava spesso a quanto ogni membro fosse diverso dall'altro; ma non erano forse quelle differenze (che per la maggior parte delle persone sarebbero potute essere motivo di discordia) che avevano fatto da collante per quell'amicizia così profonda?

Ognuno con il proprio carattere, ognuno estremamente necessario perché quel rapporto non scemasse nel banale o nel monotono. Bev, con la sua empatia; Ben, con il suo intuito; Mike, con la sua gentilezza; Stan, con la sua immensa premura; Bill, luminoso come un faro nella notte e sempre pronto a guidarli; infine Richie... perché Richie era così indispensabile per Eddie? Magari una personalità come la sua sarebbe potuta essere ricondotta all'anima del gruppo, quello divertente con la battuta sempre pronta. Ma no, metterla sotto quella prospettiva sarebbe stato riduttivo.

Richie Tozier era fastidioso e irritante nel miglior modo possibile, parlava troppo e non pensava prima di mollarne una, eppure non feriva mai nessuno. Inoltre lui osservava. Certo, non lo dava a vedere, ma per Eddie era stato inevitabile notare quanto quel ragazzo fosse silenziosamente attento ad ogni dettaglio. Lo aveva capito anni prima, quando l'aveva sentito sussurrare a Bill: "Non te ne rendi conto, ma non lo fai sempre. Balbettare, intendo."

Forse furono proprio quelle parole che lo spinsero a guardare Boccaccia sotto una luce diversa, forse fu proprio quell'accortezza che aveva avuto nei confronti di Big Bill che aveva sancito l'inizio del suo graduale innamoramento. Ovviamente non se ne accorse subito, all'epoca nemmeno sapeva di essere gay, inoltre con Pennywise pronto a farli a fettine e banchettare con i loro cadaveri, non aveva nemmeno avuto il tempo di soffermarsi a riflettere sul perché il suo cuore avesse preso a battere un po' più velocemente. L'aveva concretizzato solo dopo, quando ormai Richie aveva deciso di non volerne sapere più nulla dei Perdenti e, in un momento di debolezza, l'aveva confessato a Beverly. E in quell'istante, l'unica ragazza del gruppo non aveva fatto altro che dimostrare per l'ennesima volta quanto fosse speciale. Non aveva detto niente, proprio perché il castano non aveva bisogno di una risposta; semplicemente gli aveva circondato le spalle con un braccio per poi poggiare il capo contro il suo. Lei ci sarebbe stata, a prescindere da tutto. Il coming-out con gli altri amici era giunto pochi giorni dopo ma del suo amore per Rich non ne aveva parlato mai più con nessuno.

Non se ne vergognava, ma sperava che ometterlo sarebbe stata la via più semplice per curare il suo cuore dalle ferite inferte da quell'assenza così assordante. Pochi mesi dopo aveva deciso di parlare nuovamente con Bev, informandola che quella sbandata gli fosse passata. Nemmeno in quel caso la rossa aveva aperto bocca, semplicemente aveva intrecciato le dita con le sue, stringendole forte, e ricambiando il sorriso che le aveva rivolto.

Non era vero, ovviamente, ma Eddie provò ad autoconvincersi di quanto quel sentimento fosse sbagliato e impossibile da realizzare. Si disse di non voler essere quel tipo di persona, non aveva intenzione di rimanere passivamente ancorato al passato, privandosi della sua adolescenza nella vana speranza di poter essere un giorno ricambiato. E proprio con quell'obbiettivo prefissato nella mente, aveva deciso di mettersi in gioco. La sua prima storia, il suo primo bacio, la sua prima volta: tutto era arrivato gradualmente, nei tempi giusti. Niente era stato come l'aveva immaginato, ma nemmeno tremendo o traumatico. Semplicemente si era fatto trascinare dagli eventi, trovando persone piacevoli con cui scoprire un nuovo se stesso, con cui indagare sulla propria natura. Non aveva mai raggiunto quel livello di appagamento e perfezione che si ricerca in una relazione, a discapito di ciò era riuscito a costruire un equilibrio interiore che l'aveva condotto ad amare un po' di più se stesso.

Beep-Beep Richie [Reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora