Dopo quel pomeriggio, baciare Eddie Kaspbrak sembrava essere divenuta la sua unica ragione di vita. Quel contatto soffice, quel sapore dolce, quel profumo inebriante: tutto aveva condotto Richie Tozier ad una disperata dipendenza, dove l'unione tra le loro labbra lo assuefaceva e la separazione lo turbava, di volta in volta, sempre di più. E allora cosa poteva fare se non ricercare ad ogni bacio un contatto sempre più profondo? E quanto era dura costringersi a non assecondare quell'irrefrenabile voglia di carezzare ogni centimetro del suo corpo, consapevole che facendo altrimenti non sarebbe stato in grado di fermarsi.
Aveva baciato due ragazze, senza provare la minima emozione; poi c'era stato Will, quel ragazzo del quarto con cui aveva cominciato a frequentarsi, che l'aveva fatto dubitare per l'ennesima volta del suo orientamento sessuale. Infine, aveva compreso: lui voleva esclusivamente Eddie e quello che era accaduto sul Ponte dei Baci, altro non era stata che la conferma.
Quella domenica pomeriggio avevano dato buca ai Perdenti e, con la scusa di dover studiare, si erano visti a casa Tozier. O meglio, Richie l'aveva intesa come una scusa fin quando non aveva guardato, con gli occhi strabuzzati, Eddie tirare fuori i libri dalla cartella.
«Stai scherzando? - gli chiese e il compagno sollevò un sopracciglio in risposta. - Vuoi studiare veramente?» un brivido di disgusto gli percorse la spina dorsale e lui ci tenne ad evidenziarlo scuotendo di conseguenza l'intero corpo.
«Sono venuto qui per questo!»
«Sì certo, per questo!» annuì, mimando le virgolette con le dita ai lati del capo. Eddie sbuffò un sorriso, afferrandogli il polso per costringerlo ad abbassare le mani.
«Guarda che sono serio, Rich!»
«Lo sono anch'io.» mormorò, facendo sfiorare i loro nasi e guardandolo dritto negli occhi. Il castano però non parve cogliere quell'invito e il padrone di casa si ritrovò imbronciato e insoddisfatto quando gli venne negato quell'agognato bacio.
«Muoviti, le funzioni non si svolgono da sole.» Nonostante l'espressione assolutamente seria del volto, Richie riconobbe comunque un guizzo di divertimento attraversargli le iridi.
«Le funzioni sono per mercoledì!» si lamentò, mettendo su un broncio sconsolato che venne bellamente ignorato.
«Appunto, mancano solo tre giorni!» il suo Eds, sempre così preciso e diligente.
«Questione di punti di vista Kappa! Il mio è che mancano ancora tre giorni e che oggi è domenica. Aprire i libri è fuori questione.»
«Allora perché diavolo mi hai chiesto di studiare insieme?»
«Perché gli altri volevano andare alla Cava ed io volevo stare con te!»
«Ma alla Cava saremo stati comunque insiem-» le labbra di Richie lo zittirono, rubandogli un bacio casto capace di togliergli il fiato. Adorava percepire il respiro di Eddie bloccarsi per un suo qualsiasi gesto quasi quanto amava ammirare le sue gote arrossarsi per una sua parola.
«Non avrei potuto fare questo però. - soffiò contro il suo viso, prima di sorridergli complice e scoccargli l'ennesimo bacio. - O questo. - aggiunse scendendo e percorrendo la linea del mento, le mani ancorate a quelle ciocche perennemente ordinate, invitandolo a reclinare la testa all'indietro per avere acceso a più pelle possibile. - O questo...» concluse, mordicchiandogli il lobo dell'orecchio e sentendolo tremare contro il proprio corpo. Gli pareva di essere vittima di un lunghissimo e meraviglioso sonno e toccarlo, vezzeggiarlo in quel modo, era utile per dimostrare a se stesso che quella era tutt'altro che fantasia.
«Richie... - se quella voleva essere una protesta alla sua lingua che ora aveva preso a assaporare la pelle nell'incavo del collo, non era sicuramente ben riuscita. Così, continuando a distrarlo con quelle dolcissime torture, allungò una mano dietro la sua schiena, raggiungendo la scrivania per chiudere il libro di matematica. - aspetta, non possiam-» gli leccò il labbro inferiore che, inevitabilmente a quell'attenzione si schiuse, accogliendolo in un bacio lento e profondo. Il cuore gli pompava a mille mentre lo trascinava verso il letto. Ricaddero sul materasso insieme, bocche unite, occhi socchiusi e sangue che pulsava in ogni singola vena dei loro corpi, ora incredibilmente sensibili e al contempo bisognosi di tocchi sempre più approfonditi.
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Beep-Beep Richie [Reddie]
FanfictionDal testo: "Fu strano per Richie Tozier ripercorrere mentalmente tutto ciò che gli era successo ben quattro anni prima, ma al contempo inevitabile, dal momento che a distanza di così tanto, quasi per caso, si era dovuto rispecchiare nuovamente negl...