Era ormai passato un anno dalla fine di Danganronpa. I tre sopravvissuti al terrificante Killing game, quali L'ultimate Assassin, Maki Harukawa, l'Ultimate mage, Himiko Yumeno e l'Ultimate Detective, Shuichi Saihara, avevano deciso di tagliare tutti i contatti per sempre. Sebbene fosse una decisione difficile, decisero di reprimere tutti i loro ricordi e di separarsi, per cominciare una nuova vita tutti da soli.
~8 Dicembre~
<Ore: 7.00 AM>
Cominciava un'altra noiosa e monotona giornata per l'alto ragazzo dai capelli blu scuro. Tutte la mattine, appena sveglio, aveva la stessa e identica espressione, quella di qualcuno a cui era stato tolto tutto, ma che non aveva la forza necessaria per dare un taglio netto a tutte le sue sofferenze.
Si alzò dal letto, risistemò il futon nell'armadio, visto che si era appena trasferito in questa casa, andò in cucina a fare colazione, in silenzio. Quella solitudine lo portava spesso a ripensare ai momenti passati nel Killing game... E per quanto cercasse di reprimerli, non poteva farci niente, ma ormai aveva già versato troppe lacrime e rimanere lì, da solo, a piangere per qualcuno morto da tempo non era la cosa migliore da fare, non che facesse mai niente di diverso dal deprimersi.
Andò in bagno per prepararsi. Tutte le mattine che si guardava allo specchio gli veniva da prenderlo a pugni per poi farlo su sé stesso, solo non ne era capace. Pensava sempre di essere solo un coniglio codardo che fuggiva dai suoi problemi....e in poco tempo si convinse che era così.
Si preparò velocemente e andò al lavoro, col suo solito sguardo da morto vivente che sembrava non curante del mondo intero.
<Ore: 9.30 PM>
Era ora di tornare a casa. Shuichi aveva ormai da tempo perso la fiducia di trovare qualcosa o qualcuno che lo salvasse da questa crudele eternità... Ma quel giorno arrivò, come un lampo di fulmine, e scombussolò la vita di Shuichi per sempre.
L'alto ragazzo dagli occhi dorati stava aspettando che il semaforo diventasse finalmente verde per poter tornare a casa e buttarsi sul letto come ogni dannata sera; ma a quanto pare, il fato decise di dargli una chance.
Guardandosi attorno vide qualcuno uscire dall'ospedale correndo. Incuriosito dalla scena, cercò di guardare più attentamente. Vide una piccola figura con dei capelli alquanto insoliti uscire dell'ospedale, ancora nel suo bianco camice: sembrava come se stesse scappando. Man mano che la bianca figura correva, Shuichi riusciva a vedere i vari tratti di quel ragazzo. Correva a testa bassa, delle lacrime rigavano il suo piccolo viso e la sua candida e bianca pelle. Grazie alla luce del lampione lì accanto, riuscì a vederlo molto meglio: i suoi capelli erano di color viola e avevano una forma strana, quasi come quella di un octopus o roba del genere...
Il ragazzo dai capelli blu scuro si paralizzò. Centinaia di ricordi cominciarono a passargli per la mente. "n-n-non può essere..."
Il semaforo diventò verde e in quei minimi secondi di paralisi il ragazzino dai capelli viola era già scomparso. Shuichi premette l'acceleratore e lo cerchò. Aveva bisogno di spiegazioni, di qualcuno che gli dicesse cosa diamine stava succedendo...voleva capire se quello che aveva visto era reale oppure no.
Migliaia di domande temoestarono la già smarrita mente di Shuichi. Continuò a cercare, finché non vide una piccola figura bianca girare furtivamente l'angolo. Scese dall'auto è corse verso di essa.
Si ritrovò davanti ad un palazzo abbandonato, probabilmente sul punto di essere distrutto. Si guardò attorno, ma sfortunatamente non vide nessuno. Come se non bastasse era tutto buio e non vedeva praticamente niente, perciò prese il telefono e lo usò come torcia, ma niente. Guardò in ogni singolo angolo, ma del misterioso ragazzo non vi era traccia.
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Save me ~Saioma~ [ita]
Hayran KurguTutto comincia da quel fatidico giorno che cambiò la monotona vita di Shuichi Saihara, sopravvissuto dal Killing game del quale nessuno aveva mai sentito più parlare dopo quasi un anno. Il fato decide di dargli la possibilità di aiutarlo e di chiari...