💙Twenty-two💙

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Pierre's pov

"Non so voi, ma io sono pronta." Alice scende le scale saltellando su i suoi tacchi altissimi, non so come ci sta riuscendo senza rompersi qualche osso.
"Non vogliamo attirare l'attenzione, giusto?" Borbotta Max osservando il vestito verde scintillante della bionda che scoppia a ridere facendo una giravolta su se stessa.
"Perché ancora non avete visto le altre." Alzo gli occhi verso al soffitto, portando due dita al colletto della camicia, allargandolo leggermente, ricevendo da parte di Ricciardo un occhiataccia.
"Il primo che mi da della palla da discoteca, si ritrova con i piedi bucati." Punto lo sguardo su Dilara che scende lentamente la scalinata, con il vestito identico a quello di Alice solo che è Argentato.
Max al mio fianco deglutisce più volte, deve esser stato accecato dalla sua bellezza.
"Stai benissimo amore." Dice e Dilara si butta tra le sue braccia.
"Siamo in otto precisi, e stando alle vostre cravatte, sappiamo già come saranno divise le coppie." Dice Giada scendendo le scale velocemente, con i tacchi in mano.
Il suo vestito è oro, e stando alle sue parole, lei fa coppia con Charles, Max la fa con Dilara, Daniel con Alice ed ovviamente a me tocca Alessandra che secondo la mia cravatta deve avere il vestito rosso.
"A chi è venuta l'idea di abbinare vestito e cravatte insieme, mi auguro che questa sera il tuo conto corrente si prosciughi al cento per cento." Volto lentamente lo sguardo per l'ultima volta sulla scalinata, e rimango letteralmente senza parole o fiato.

Il vestito di Alessandra è rosso e pieno di brillantini — proprio come quello delle altre ragazze ma di colore differente — ha un lungo spacco laterale che le fa vedere di tanto in tanto la sua gamba lunghissima. Ai piedi indossa un paio di tacchi del medesimo colore del vestito, il trucco è leggero e le labbra sono color carne mentre i capelli li ha mezzi sciolti e mezzo raccolti e sono leggermente ondulati.

"Sei una bomba sexy, porca miseria." A rompere il silenzio è Daniel che fa scoppiare a ridere Alessandra.
"Non mi dire, faccio coppia con Gasly, ma che sorpresa." Borbotta Alessandra avvicinandosi a me, porta le sue mani alla mia cravatta e dopo averla slacciata, rifa il nodo stando attenta a non strozzarmi.
"Muoviamoci che siamo in ritardo." Dice Charles prendendo la mano della ragazza andando verso la porta.
"Tredici fortunato sei pronta per comprare casa a Monaco?" Alice ha un enorme sorriso sulle labbra ed Alessandra al mio fianco ridacchia.
"Puoi scommetterci undici fortunato." Risponde e con il mio aiuto, si infila la pelliccia nera che le va a coprire le spalle e la schiena che sono rimaste scoperte dal vestito.

Siamo arrivati da nemmeno un ora ed Alessandra mi ha già trascinato a tre tavoli diversi, si è guardata in torno e poi ha cambiato tavolo.
"Okay quello lì." Dice e fa cenno alla testa, facendomi capire che intende dire il tavolo dove a dare le carte è una ragazza, con più accessori che vestiti addosso.
"Tesoro se ti vuoi unire fallo adesso, la partita sta per iniziare." È la ragazza a parlare che guarda verso di noi.
Alessandra ha un enorme sorriso sulle labbra, si sfila la giacca che prendo immediatamente e si siede alla sedia al lato del tavolo, esattamente davanti ad Alice.
"La sala è piena di tavoli e tu vieni proprio al mio?" Alice sbuffa iniziando a giocare con la mano destra con le sue fiches.
"Cercavo un degno avversario." Alessandra scrolla le spalle e tira fuori dalla scollatura del vestito diverse banconote che da alla ragazza e presto le vengono cambiate in fiches.

Stiamo ormai a questo tavolo da oltre due ore, dai cinque che erano, sono rimaste solo le due romane.
Alessandra ha cambiato completamente atteggiamento, ha la postura rigida, la schiena dritta ed il mento alto.
Non ha toccato le carte dalla prima volta che le ha viste, il suo sguardo è puntato sulle mani della ragazza; dall'altra parte del tavolo Alice fa la stessa identica cosa.
La ragazza gira l'ultima carta, mettendola vicino alle altre Due già sul tavolo.
Asso di cuori, due di picche, quattro di fiori.
Alice sposta lo sguardo su Alessandra ed Alessandra lo sposta su Alice, entrambe si guardano negli occhi e senza proferire parola, aggiungono fiches sul tavolo.
La ragazza che da le carte ride incitandole a dare sempre di più e loro l'assecondano.
C'è qualcosa sul viso di Alice che ha fatto sorridere Alessandra e questo a causato l'arresto dei movimenti della bionda.
"È ora di scoprire le carte bellissime donzelle." Dice la ragazza che abbiamo scoperto si chiami Camille.
Alice gira le carte mostrando un due di cuori e due di fiori.
Alessandra le gira subito dopo, mostra un asso di picche e un asso di quadri.
"La vincita va alla bella bruna in rosso!" Esclama Camille ed Alessandra prende le fiches con calma, sistemandole davanti a se, impilandole una sopra l'altra.
Camille nel fra tempo ha ripreso a mescolare il mazzo di carte e le due hanno già puntato.
Alice è rimasta con pochissime fiches davanti a se, gran parte perse tutte contro Alessandra.
Quando anche la terza carta viene messa, ovvero un jack di fiori, seguito da due assi uno di fiori e l'altro di picche.
"All in." Dice Alice ed Alessandra dopo che ha dato un rapido sguardo al valore totale delle fiches, lo raggiunge e sposta al centro del tavolo.
Alice volta le carte e fa vedere un tris di jack.
Alessandra d'altro canto, volta la coppia di assi che ha in mano e fa scoppiare a ridere Camille.
"Poker di assi, sei davvero fortunata questa sera." Dice rivolta verso Alessandra che prende tutte le su fiches e le infila dentro la pochette che nemmeno avevo fatto caso avesse.
"Dannata bastarda." Borbotta Alice facendo ridacchiare la mora.
"Il tredici batte l'undici, lo hai sempre saputo." Dice Alessandra facendo un occhiolino alla bionda.
"Fortunata in gioco, sfortunata in amore." Commenta Camille ed Alessandra sorride.
"Non immagini quanto." Commenta per poi alzarsi.

"Io amo il blackjack!" Dice Giada non appena esce fuori dal casinò.
Io ed Alessandra insieme a Daniel ed Alice siamo usciti visto che le due ragazze volevano fumare una sigaretta in santa pace.
"Siamo stati tre ore davanti ad un tavolo perché lei non voleva lasciarlo." Dice Charles sedendosi al mio fianco.
"Voi che avete fatto?" Domanda Giada ed Alice sbuffa.
"Tre ore davanti lo stesso tavolo per vedere tredici ed undici fortunato sfidarsi." Dice Daniel e Giada guarda le due ragazze.
"Chi ha vinto?" Domanda ed Alice schiaccia con prepotenza la sigaretta terra.
"Alessandra." Rispondo io e la mora, intenta a fissare un punto intanto che gioca con il ciondolo che le ho regalato, torna tra di noi.
"Almeno noi abbiamo passato del tempo anche alle macchinette." Dice Daniel ed Alessandra sorride.
"Anche io e Pierre siamo stati alle macchinette." Dice ed Alice la guarda.
"Ci siamo stato dieci minuti contati, ha vinto tipo dieci mila euro e dopo aver riscosso la vincita siamo venuti al vostro tavolo." Dico facendo sorridere ampiamente Alessandra.
"Dieci mila euro? Come?" Urla Charles facendo scoppiare a ridere le due romane.
"Ho osservato l'unica macchinetta alla quale infilavano i soldi e nessuno vinceva mai, sono andata lì, ci ho buttato due euro, ed al termine della terza manche, ho vinto tutto." Scrolla le spalle Alessandra, legando completamente la pelliccia.

"Quanti soldi avete fatto, numeri fortunati?" Ma posa sul tavolino un vassoio pieno di tazze con la cioccolata calda e panna montata.
Alice guarda prima la sua tazza con
la lettera A e poi guarda Max.
"Abbastanza da permetterci un appartamento tutto nostro." Risponde Ali sorridendo ampiamente.
"Vi trasferirete qui?" Domando prendendo la mia tazza.
Alessandra annuisce sorridendo ampiamente.
"A proposito di trasferire.. -- Dilara guarda Max che annuisce -- io e Maxie conviveremo qui!" Esclama saltellando sul posto.
"Non ci credo!" Urla Ale correndo da lei, dopo essersi alzata dalla sedia.

Avvolge le braccia intorno al suo bacino ed Ale si affretta a ricambiare la stretta.
"Quindi staremo tutti qui, manca solo Pierruccio." Dice Max e gli occhi di Alessandra si spalancano a come mi ha chiamato.
"Pensavo che dopo il discorso che ha fatto ad Ale, sarebbero tornati insieme.." Continua l'australiano.
Inizio a tossire e guardo il moro.
"Sì, quel discorso dove le hai detto.. aspetta vi ho fatto il video." Max prende il telefono dalla tasca dei pantaloni e dopo averlo sbloccato, apre l'applicazione delle foto e mette il video.

<Ci siamo noi due, al centro della discoteca, con la canzone della bella e la bestia, abbracciati e con diverse luci puntate contro.
"

Sei bellissima questa sera. Lo sei sempre ma questa sera, con questo vestito... mi riporti a Bologna alla nostra uscita a quattro." Sussurro al suo orecchio, ma a quanto pare l'ho urlato visto che Daniel lo ha ripreso da lontano.
"Stai zitto per favore." Risponde irrigidendosi.
"Sono ubriaco e domani nessuno dei due ricorderà nulla, quindi non sto zitto.
Mi manchi ed ho sbagliato. Avrei dovuto dirti di mia nonna e non dovevo farti pensare che non mi importasse nulla di te. Sei sempre stata nei miei pensieri e continui ad esserci nonostante siano passati mesi. Sei diventata il mio chiodo fisso, e più giorni passo lontano da te, più capisco che ti amo da impazzire. Ti amo come non ho mai amato nessun'altra ragazza in vita mia e mi odio per non esser riuscito a tenermi una ragazza magnifica come te. Forse in un'altra vita adesso siamo sposati ed abbiamo tantissimi bambini, ma in questa di vita, farò il possibile per farmi perdonare e per tornare ad essere felice come lo sono stato in quei dieci giorni a Bologna.
Non dimenticare che sei stata e sarai sempre mia, Chérié. Je t'aime." Finisco il discorso lasciando un semplice bacio sulla sua guancia nello stesso istante in cui la canzone finisce.

Kimi applaude facendo svegliare gran parte dei piloti che dopo averlo mandato a quel paese tornano a dormire sui divanetti.

Alessandra sorride e si allontana velocemente, scomparendo nel buio.>

Lo sguardo dei presenti è puntato su di me.
"Non guardarmi in quel modo, non ricordo assolutamente nulla dopo aver bevuto sei shot di Jack Daniel's." Borbotto prendendo il telefono di Dani in mano.
"È per questo che sei scomparsa e non ti sei più fatta sentire." Mormora Charles puntando lo sguardo sulla castana che distoglie lo sguardo da lui, prende la sua pochette e la giacca di Daniel e scappa via, uscendo di casa.

"In vino Veritas e questo è assicurato, ma amico che diavolo fai qui? Valla a rincorrere!" Urla Max guardandomi.
Mi alzo dalla mia sedia e prendo la giacca insieme alle chiavi della macchina.
Corro fuori casa, ma quando raggiungo il parcheggio, la sua macchina non c'è più.
Sconsolato, torno dentro casa e senza proferire parola, vado nella mia stanza nella quale mi ci chiudo a chiave e mi butto sul letto, sospirando sonoramente intanto che nella mia mente le immagini di quella notte iniziano a diventare nitide.

Se è destino, tutto può accadere. ✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora