❤️Seventeen❤️

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Alessandra's pov

"Ale, la smetti per favore di fare avanti ed indietro? Mi stai facendo rincoglionire."
Mi fermo e mi giro verso Charles, che è sdraiato nel mio letto, sotto le mie coperte ed ha un cuscino sulla testa, con un occhio solo a guardarmi visto che l'altro è nascosto.
"Lui non può fare così. Non può dire tutte quelle cose okay? No non può." Charles annuisce alle mie parole per poi battere la mano nello spazio vuoto affianco a lui.
"Vieni a letto per favore, domani ci sono le prove libere ed abbiamo bisogno di dormire."
"Abbiamo?"
"Chi prenderà per culo Ocon se non riuscirai a tenere gli occhi aperti?"
"Giusto, abbiamo."

Il mattino seguente siamo stati svegliati da Max e Giada. Si sono buttati su di noi e si sono lamentati per il dopo sbronza.
Ma pur nonostante il loro hangover, quella messa peggio sono io.

Dopo essermi alzata dal letto, mi faccio una doccia veloce, giusto per svegliarmi un po'. Quando ho finito, mi asciugo e vesto decentemente per poi coprire le occhiaie nere con un po' di correttore.
Dopo aver applicato il terzo strato e il problema era ancora visibile, scazzo e tolgo tutto, indossando gli occhiali, questi non li toglierò fino a questa sera.

"Non posso credere di essere realmente qui." Daniele piange dall'emozione.
Quando si è ritrovato davanti la Ferrari di Kimi è quasi svenuto su Max.
"Amico respira." Max ride intanto che Charles cerca di farlo calmare.
"Le prove libere non mi piacciono." Sbuffo incrociando le braccia al petto.
"E cosa ti piace?" Mi chiede Christian apparso all'improvviso.
"Le qualificazioni e vedere gli incidenti." Sorrido ampiamente facendogli spalancare gli occhi.
"Magari e poi questi incidenti .." non riesco a finire la frase visto che Giada mi ha coperto la bocca con la sua mano.
"Lei ha il pass per i nostri box vero?" Chiede Christian a Max che annuisce.
"Mi fa paura." Dice prima di scappare via.
"Hai appena spaventato il mio capo." Borbotta Max togliendo la mano di Giada da davanti la mia bocca.
"Lui mi ha fatto una domanda ed io gli ho risposto, si chiama educazione." Scrollo le spalle infilando le mani nelle tasche dei jeans.
"Alessandra?" Quando mi sento chiamare mi volto e vedo Carlo con un espressione stupita.
"Ehi tu!" Sorrido ampiamente scuotendo la mano in segno di saluto nella sua direzione.
Lui si guarda intorno prima di correre verso di noi.
"Pierre sa che sei qui?" Dice a bassa voce guardandomi.
"Per mia sfortuna sì, abbiamo già avuto diversi incontri." Carlo annuisce tornando a guardarsi intorno.
"Caterina è qui." Dice all'improvviso.
"No ti sbagli, ha qualche lezione e non è potuta venire." Risponde immediatamente Max.
Il resto della conversazione non sono riuscita a sentirlo visto che le orecchie mi hanno iniziato a fischiare alla vista di Pierre, mano nella mano con la sua nuova ragazza, intanto che sulle labbra ha stampato un enorme sorriso.
"L'ho già detto che le prove libere non mi piacciono, giusto?" Dico riportando l'attenzione su di me.
"Si, certo." Dice Charles.
"Buona fortuna, ma io torno domani per le qualificazioni."
Non do ai ragazzi nemmeno il tempo di rispondere che sono letteralmente corsa via dalla pista.

Al mio rientro in stanza, mi butto sul letto ed abbraccio il cuscino sul quale ha dormito il monegasco.
Accendo la televisione mettendo il canale per vedere le prove libere e dopo essermi rannicchiata sotto le coperte, inizio a guardare la tv.

Un leggero bussare alla porta mi fa svegliare. Sbuffo e mi alzo in piedi, poso il cuscino sul letto e vado ad aprire la porta.
"Ciao, sono Caterina, la ragazza di Pierre." Inclino la testa di lato aggrottando le sopracciglia.
"Ciao Caterina, la ragazza di Pierre." Borbotto, appoggiando la spalla allo stipite della porta.
"Ti ho vista questa mattina in pista, ma poi sei scappata via.. ecco io mi sono preoccupata per te." Schiudo le labbra annuendo piano.
"Ho avuto mal di stomaco, sai no l'ansia mi fa queste cose." Scrollo le spalle e lei annuisce.
"Adesso stai bene?" Sorride dolcemente facendomi venire voglia di vomitare.
Annuisco alle sue parole, facendo il sorriso più falso di questo mondo.
"Allora vado.. scusa per il disturbo." Non sta guardando più la mia faccia, ma ha iniziato a guardare il mio corpo, soffermandosi ogni tanto su qualche punto in particolare.
Abbasso lo sguardo per capire e spalanco gli occhi nel vedermi con soltanto i boxer che mi fanno da pantaloncini corti ed il reggiseno sportivo. Devo aver avuto caldo per essermi spogliata così.
"Ciao." Dico attirando la sua attenzione per poi entrare nella stanza e chiudere la porta alle mie spalle con forza.

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