💙Twelve💙

745 28 20
                                    

Pierre's pov

Probabilmente se avessi saputo che alla stazione di Bologna sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrei vista le avrei detto quello che provavo allora e che provo adesso.

Siamo rimasti in contato fino al ventisette Di dicembre, dovevo andarla a prendere in Belgio ed andare insieme a lei a New York, ma la nonna si è sentita male e non sono potuto partire.
E da quel momento — dopo la morte della nonna, mi sono chiuso in me stesso — ho smesso di cercarla e lei ha smesso di contattarmi, prima mi ha mandato a fanculo in tutte le lingue che conosce.

A fine Gennaio quando sono tornato a Bologna ho conosciuto Caterina in una discoteca. Ci siamo scambiati i numeri, abbiamo messaggiato per una settimana e poi siamo usciti insieme e da quel momento non abbiamo più smesso di vederci. Caterina mi piace, provo dei sentimenti per lei, ma Alessandra continua ad avere una parte del mio cuore.

"Pierre?" Volto lo sguardo verso Max appoggiato al muro, affiancato da Charles, Daniel e Brendon — il mio compagno di scuderia .
"Si?" Rispondo alzandomi in piedi, tenendo il casco con una mano.
"È la tua prima gara, sei concentrato?" Domanda Max ed annuisco alle sue parole.
"Non lo sembri per nulla." Commenta Daniel e Brandon gli da una una botta al braccio.
"È tutto okay, sono concentrato anche perché non posso correre con la testa altrove, finirei per farmi ammazzare." Dico e Charles annuisce sorridendomi lievemente.
"Ci vediamo dopo, devo tornare al mio motorhome." Dice il monegasco e va via un istante dopo.

Al via Hamilton resiste a Raikkonen, mantenendo la testa della gara. Terzo è Vettel mentre Verstappen cede la sua quarta posizione a Magnussen. A seguirlo Grosjean, Hulkemberg, Ricciardo e Sainz. Tutti hanno le gomme ultrasoft, ad eccezione di Red Bull, Williams e Sauber, che hanno le supersoft.

Al quinto giro Ricciardo sorprende Hulkemberg, cogliendo il settimo posto. Al nono passaggio Verstappen va in testacoda alla prima curva; l'olandese riprende la gara, ma cede tre posizioni.
Al giro 13 ho dovuto lasciare la pista per un guasto al motore che mi ha costretto al ritiro.
La classifica resta invariata, almeno nelle posizioni di testa, fino al giro 18, quando Raikkonen, che stava mettendo pressione a Hamilton, effettua il cambio gomme. Il britannico effettua la sosta il giro dopo; Vettel si trova cosi al comando. Verstappen sceglie il giro 21 per la sosta, mentre Sainz va lungo, e venie sorpassato da Alonso. Subito dopo il pilota della Renault va ai box. Un giro dopo è il turno di Magnussen  ma, a causa di un errore ai box, viene mal fissata la gomma posteriore sinistra, costringendolo al ritiro.

Al giro 24, alla sosta dell'altro pilota della Haas, Grosjean, succede nuovamente il fissaggio di una ruota. Il francese si ferma lungo la pista. La direzione di gara decide per il regime di VSC ovvero la Virtual Safety Car. Ne approfitta Vettel che va al suo cambio gomme, e riesce a rientrare in pista poco prima che sopraggiunga Hamilton. Il tedesco si trova così in testa alla gara, a parità di soste, col britannico. La direzione di cara decide infine per l'entrata in pista della Safety Car vera e propria. Verstappen cede una posizione ad Alonso, dopo aver passato in regime di VSC.

La gara riprende con Vettel primo, davanti a Hamilton, Raikkonen, Ricciardo, Alonso, Verstappen, Hulkenberg e Vandoome. Verstappen, che nel testacoda ha rovinato il fondo della vettura, fa fatica a tenere il ritmo dei primi. Nei giri successivi Hamilton tenta di avvicinarsi a Vettel, mentre Raikkonen deve difendere la terza posizione da Ricciardo. Vettel e Hamilton sono distanti meno di un secondo  col tedesco che però riesce a rispondere agli ottimi tempi fatti segnare dall'inglese.

Hamilton commette un piccolo errore nel finale di gara, dando così maggiore respiro a Vettel. Sainz comunica invece di avere dei problemi fisici. Negli ultimissimi giri, a causa di problemi alle gomme posteriori, Hamilton cede terreno e viene avvicinato da Raikkonen.

Sebastian Vettel vince così per la quarantottesima volta in carriera in F1, cogliendo anche il suo centesimo podio.

"Pierre!" La mia testa si gira di scatto verso la voce femminile.
"Cate, ehi." Accenno un piccolo sorriso guardandola correre nella mia direzione.
"Mi dispiace tantissimo che la tua prima gara sia andata a finire così." Dice nascondendo il viso nel mio incavo del collo.
"Mi rifarò alla prossima, purtroppo è andata così." Sospiro lasciandole un bacio tra i capelli.
Insieme, raggiungiamo la stanza dove ci sono quasi tutti i piloti, che aspettano di essere chiamati per la conferenza stampa.
"Ci sono Chales, Max, Dilara e Giada lì, li raggiungiamo?" Cate indica con il dito il gruppo di ragazzi che sono davanti al telefono di Giada e parlano contro lo schermo.
"Si, perché no." Sorrido ed andiamo da loro.

"Honey ehi." Max schiocca le dita davanti allo schermo.
"Che succede?" Al suono della voce di Alessandra mi blocco sul posto.
Tutti gli occhi sono puntati su di me, tranne quelli di Cate che non si è accorta di nulla.
"Maxie?" Alessandra chiama Max e lui continua a fissarmi ed è terrorizzato.
"Piccola ci sentiamo dopo, okay?" Dice Charles prendendo il telefono dalla mano di Max.
"Yep, ricordati del fuso orario." Risponde lei.
"A dopo moglie." Dice Giada facendola ridere.
Dio, quando ti manda sentirla ridere dal vivo.

"Scusate, non volevamo interrompere la vostra conversazione." Cate stringe la mia mano abbassando lo sguardo sul pavimento.
"Non preoccuparti, tutto bene?" A parlare è Dilara che le sorride dolcemente.
"Tutto bene, un po' giù per come è finita la gara di Pierre." Risponde Cate lasciando la mia mano per andarsi a sedere vicino alle ragazze che chiacchierano tra di loro.
Nel fra tempo Max prende dalla tasca dei pantaloni le sigarette e fa cenno sia me che a Charles di andare fuori e così facciamo.

"Pierre scusaci." Dice subito Charles passandosi le mani tra i capelli.
"Scusarvi per cosa? Non avete fatto nulla di male." Rispondo sorridendo intanto che lo stomaco mi si contorce dal nervoso e dal senso di colpa.
"Beh, farti risentire la tua ex dopo due mesi è qualcosa." Risponde Max prendendo un tiro dalla sigaretta.
"Siete amici, è normale che vi teniate in contatto." Scrollo le spalle osservando i movimenti di Max.
Sta fumando perché è nervoso, esattamente come fece Alessandra quella volta al centro commerciale.
"Da quando fumi?" Domando facendo accigliare Max.
"Due mesi?" Inclina la testa.
"Più che altro fuma quando è nervoso." Dice Charles togliendogli dalla mano la sigaretta, dalla quale prende un tiro e poi la butta a terra, calpestandola con la suola della scarpa.
"Ti ho fatto innervosire?"
Max scuote la testa alle mie parole.
"Non tu cioè, si ma no. Mi ha fatto innervosire non sapere quale sarebbe potuta essere la tua reazione al sentire la sua voce." Spiega velocemente iniziando a giocherellare con l'accendino.
"Tranquilli. La prossima volta potete continuare la chiamata senza interromperla."
"Fidati, non possiamo." Dice velocemente Charles.
"Come sta?" Domando mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni, poggiando la schiena al muro.
"Tu come stai?" Max risponde alla mia domanda con un'altra domanda.
"Bene." Rispondo facendolo sorridere e scuotere la testa nello stesso momento.
"Così sta anche lei." Risponde facendo annuire Charles.
"Senza contare che almeno tu ti sei tenuto lontano dall'alcol." Dice il castano facendo ridere Max.
"Abbiamo fatto progressi, adesso beve solo durante i sabati sera." Commenta.
"Adesso si spiega il dopo sbronza che aveva prima." Sospira Charles.
"Almeno è riuscita a vedere la gara." Risponde Max.
"Ha visto la gara?" Domando io attirando l'attenzione dei due.
"Yep, sa praticamente tutto. Ha fatto i compiti a casa ed ha un odio profondo verso Ocon."
"Secondo me perché è francese." Commenta Charles.
"Non odia Grosjean e lo è anche lui." Dice Max.
"E poi non odia la Francia o i francesi o non ci sarebbe andata la settimana scorsa con Riccardo." Borbotta Max facendo annuire Charles.
"Giustissimo, lo avevo rimosso questo particolare."
"Riccardo?" Domando ed i due scrollano le spalle.
"È un suo amico, l'ha accompagnata dal padre. A proposito del padre, abbiamo passato Natale insieme ve lo avevo detto? I miei non so come lo facciano a conoscere. Quando è arrivata a casa mia l'unica cosa che faceva era fumare e mandare a fanculo tutti. Quando mi si è ritrovata davanti ha urlato una parola che non ho capito e mi è corso incontro. Mia madre pensa ancora che sia la mia amante." Charles scoppia a ridere alle parole di Max che fanno ridacchiare anche me.
"Ragazzi, siete stati chiamati." Lewis si affaccia dalla finestra per avvertirci cosi entriamo immediatamente ed andiamo nella stanza della conferenza stampa dove al tavolo troviamo Esteban Ocon e Sergio Perez già seduti.

Quando la conferenza stampa finisce, con Cate siamo tornati in hotel, abbiamo visto un film e mangiato in stanza e poi ci siamo messi a dormire.

Se è destino, tutto può accadere. ✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora