10 - Fearless

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Erano rimasti tutti a dormire da mia madre e da me. Quella sera ci sarebbe stato il gala e io speravo veramente che mio padre non si presentasse.
C'era stato un passo avanti: Alex aveva dormito nel suo letto e io nel mio. Avevo davvero paura, anche se non volevo ammetterlo.

La giornata era passata in fretta: avevamo giocato a carte e a tombola, avevamo riso e chiacchierato, come se non fosse cambiato nulla. Ma si sa, a mezzanotte i sogni smettono di essere tali, riportandoci alla realtà e costringendoci a un brusco risveglio. Dopotutto, anche Cenerentola aveva una scadenza, no?!
Era calata la sera e Kate mi stava acconciando i capelli davanti allo specchio.
«Sei bellissima, sembri una principessa» mi disse.
Un sorriso spuntò sul mio viso. «Sei bellissima anche tu».
Mi girai verso di lei.
«Sei agitata?» mi chiese.
«Mentirei se ti dicessi di no».
Mi guardò. «Per tuo padre o per Alex?»
«Per entrambi, direi. E c'è anche Blake».
Sospirammo. «Cosa gli dirai?» domandò Kate.
Non risposi, non sapevo ancora come mi sarei comportata nei suoi confronti.
«Forza» mi disse.
Mi prese la mano e scendemmo le scale. Appena mi vide, Alex spalancò gli occhi.
«Sei bellissima!» esclamò.

Sorrisi e gli presi il braccio «Ti ringrazio. Andiamo?»

Io indossavo un abito verde di pizzo, mentre Kate aveva optato per uno azzurro.

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Il gala era stato organizzato molto bene: c'erano dei tavolini e i camerieri passavano con bicchierini e stuzzichini

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Il gala era stato organizzato molto bene: c'erano dei tavolini e i camerieri passavano con bicchierini e stuzzichini. Ne presi alcuni, che trovai squisiti.
Ero intenta a osservare dei quadri, quando un ragazzo alto e biondo si avvicinò.

«Ti piace l'arte?» domandò.

«Molto».

Il ragazzo aveva un accento francese piuttosto marcato.

«Sei straniero?»

Sorrise. «Sono francese e lavoro per un'importante azienda multinazionale. Ti piacerebbe trasferirti all'estero?»

«Sì, sogno di lavorare nell'ambito del marketing. So parlare in tedesco, in francese, in inglese e in spagnolo».
«Impressionante! Magari...»
Vidi Kate che mi fece segno di raggiungerla, lo sguardo allarmato.
«Scusa un attimo».
Mi fiondai da lei. «Che succede?»

La ragazza indicò mio padre: era appena entrato nella sala tenendo sottobraccio sua moglie.
«Andiamocene da qui».
Alex mi afferrò da dietro, cingendomi la vita. «No, piccola, restiamo per fargli vedere cosa si perde».

Un debole sorriso spuntò sul mio volto. Il ragazzo mi prese la mano e mi invitò a ballare. Mio padre e sua moglie ci guardarono male.
«Quando torneremo dalle vacanze, dovrò dare una risposta a Blake».
«Quale risposta?»
«Se sono ancora innamorata di te o se preferisco stare con lui».
Mi guardò deluso.
«E tu cosa dirai?»
«Non lo so, Alex».
«Sei ancora innamorata di me?»
«Se non mi fai cambiare idea...»

Le sue labbra si incresparono in un sorriso. «Per quel che vale, Blake è un coglione e tuo padre è uno stupido a privarsi di una figlia come te».

Non risposi. Osservai mio padre, gli occhi lucidi: stringeva la sua donna; non c'era più posto per me nella sua vita, quello era chiaro.
«Forza, andiamo a casa».

Lo sguardo di Alex si intristì accorgendosi dei miei sentimenti. Annuì. Mi aggrappai a lui per non cadere  e tornammo a casa.

INSANE LOVE(completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora