19-resilienza

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A mia mamma non piaceva l'idea che fossi tornata con Alex, era arrabbiatissima dopo avermi vista con quei segni in faccia, anche se finalmente dopo alcuni mesi erano quasi andati via.
«Mi ha proibito di stare con lui» dissi a Kate. «È  normale Lexie, ti ha vista in quel modo...»
«Sì, ma non ce la faccio più a nascondere Alex a mia madre, sono mesi che vado avanti così...»
«A scuola pensano tutti che Alex alzi le mani contro di te, ma devi stare calma.» Mi disse Kate. Dio, non potevo crederci che pensassero quello di Alex.
Entrai in sala mensa con Kate e vidi Alex triste e assorto nei suoi pensieri mentre guardava Marco che cercava di confortarlo. Non l'avevo mai visto così... sembrava quasi si nascondesse, come se si vergognasse.
Entrai a tutta velocità, misi il vassoio sul tavolo affianco a lui, mi sedetti sulle sue gambe e lo baciai. All'inizio mi strinse, ma poi si staccò distogliendo lo sguardo come se fosse mortificato. «Dio no, Lexie... non posso...»
«Ehi...» Gli girai il viso verso di me. «Non è vero, noi lo sappiamo... è questo l'importante, fregatene degli altri. Io ti amo, ora baciami...»
Tornò a baciarmi piano, ma dopo un po' vide tutte le persone guardarlo male e si staccò «Non ce la faccio, finché si tratta di me o di cazzate posso batterli ad occhi chiusi, ma stavolta si tratta si te; pensano che io ti meni... e hanno ragione, l'ho fatto davvero; quindi non c'è la faccio...» Si alzò e se ne andò. «Devo fare qualcosa per togliere questa idea dalla testa della gente!» Dissi a Kate e Marco. A un certo punto sorrisi e presi il megafono «Attenzione, vorrei dire una cosa!» Tutti si girarono verso di me e Kate mi sussurrò «Lexie, ma che fai? Sei impazzita?» Io la ignorai. «Alex non penserebbe mai di alzarmi le mani addosso, non voglio più sentire questa storia! Alex non è come voi villani che lo fate veramente... Auguro a tutti voi di trovare una persona come lui. Sono andata a sbattere contro di lui mentre faceva una rissa, tutto qua... per cui, se sentirò solo un'altra parola su questa questione, ve ne pentirete... per agevolare la richiesta, stasera c'è un incontro definitivo con Alex, con in premio un biglietto gratuito per entrare al locale... e beh, anche un bacio di Alex per le donzelle» Stavo vendendo il mio ragazzo, anche se mi dava fastidio immaginare una ragazza su di lui... ma dovevo per forza, l'unica cosa che contava per me era lui e avrei fatto di tutto. «Verrà assegnato un numero e il premio sarà assegnato per estrazione a chi mi dimostrerà di aver fatto una buona azione mettendo una buona parola su Alex.» Scesi dal tavolo e poggiai il megafono e subito fui assalita da una marea di ragazze. Sentii fu Marco dire «Alex si incazzerà da matti!»
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Quella sera tutti erano carichi, c'era la fila per entrare nel locale erano tutti elettrizzati e la cosa positiva era che ero riuscita a nascondere tutto al mio ragazzo. La voce si era diffusa e chiunque stava pagando per entrare a vedere Alex baciare un'altra. L'idea mi disgustava, stavo tremando.
«Tutto bene?» Alex si avvicinò e io annuii «Vieni dentro, fuori fa freddo.» Dio, com'era premuroso... «Sono contento che tutte quelle persone fuori siano lì per me...» Sorrisi... Dio, ero una stronza... «Alex, in realtà ti devo dire una cosa...» Sentimmo urlare «Alex sul ring!» «Me la dici dopo, ora devo andare.» Sorrise e mi baciò prima di salire sul ring.
«Lexie!» Kate si avvicinò a me. «Le ragazze sono in delirio, abbiamo finito i biglietti, vogliono sapere chi è la vincitrice...» «Come, di già?! Hai controllato che abbiano fatto tutto?» «Ho controllato, e sono state delle sante... hanno sparso la voce, appeso manifesti, qualunque cosa...» Da una parte ero felice, così ora nessuno avrebbe più pensato che Alex mi picchiasse, ma questo voleva dire vedere una gallina appiccicata a lui e non sapevo se lo avrei sopportato. Sospirai. «Bene, facciamole entrare ed estraiamo il numero.» Di nascosto le facemmo entrare togliendo il cordone all'entrata e le portammo in una stanza. «Vado a vedere a che punto è Alex... Kate, estrai tu!» Lei annuì e io uscii, ma per la fretta scontrai una ragazza. «Scusa, non ti avevo vista» «Impossibile, mi guardano tutti!» Alzai la testa e mi resi conto che avevo appena chiesto scusa a Kimberly, allora la guardai male. «Che ci fai tu qui?» Mi fece vedere un numerino... «Ho partecipato al tuo giochetto, chissà... magari sarò io a baciare il tuo ragazzo, ho perfino fatto una donazione.» Cazzo, non sapevo che partecipasse anche lei... e per giunta aveva anche buone probabilità di vincere, con tutto quello che aveva fatto. Cercai di non pensare alla sua bocca su quella di Alex... «Scusa, ora devo andare dal mio ragazzo...» Feci il sorriso più finto che avessi e andai accanto al ring mentre Alex batteva l'avversario. L'incontro era finito, mi sollevò da terra e mi baciò; io risi. «Sei stato bravissimo come sempre!» «Solo grazie a te.» Mi allontanai in modo da fargli prendere la medaglia e vidi Kimberly andare da Kate sorridente... Ti prego, no! Kate mi guardò quasi scusandosi... Non feci neanche in tempo a realizzare quello che stava per succedere, che Kimberly mi scostò e salì sul palco... baciò il mio ragazzo davanti a tutti.

Quell'incontro era importantissimo per Alex... tutte le telecamere, le TV internazionali, i giornalisti, erano puntanti su di loro. Alex la scostò infuriato, ma Kimberly lo stava guardando vittoriosa. «Ma che fai?» Kimberly ghignò «Mi prendo il mio premio!» «Di cosa parli?» Kimberly fece una finta faccia da cucciolo bastonato. «Ah, la tua ragazza non te l'ha detto? Ti ha venduto per fare in modo che nessuno pensasse che la menassi; ha messo all'asta un tuo bacio e una serata con te!» Spalancai gli occhi guardando Kate. «Una serata ?!» «L'ho aggiunto all'ultimo, scusa... La vincitrice ha diritto a trascorrere un giorno e una notte con Alex, pensavo che avrebbe portato più notorietà...» Alex mi guardò infuriato «L'hai fatto davvero? Lexie, cazzo, mi hai venduto... ma cosa ti è saltato in mente?!» Lo guardai supplicante... «Non volevo che la gente pensasse quelle cose di te...» Mi guardò deluso. «Beh, ora tutti pensano che Kimberly sia la mia ragazza e che mi faccia due tipe... Dio, cosa penseranno, che tu sia la mia troia?!» Era incazzato nero e aveva ragione... gli misi una mano sul braccio, ma lui mi scostò. «Lasciami, Lexie...» Andò con tutta furia nel suo camerino e si chiuse dentro.
Kimberly mi guardò. «Oh, beh... vado a preparami per domani, mi aspetta una lunga giornata e una notte con il tuo Alex... Chissà cosa faremo!» Mi fece l'occhiolino e scoppiai. Ci mancò poco che le spaccassi la faccia, ma Kate arrivò giusto in tempo a trattenermi. «Lasciala andare, non faranno niente.» «Devo parlare con Alex, mi devo scusare...» «Marco è con lui, è meglio lasciar stare per il momento...» «Non riesco a lasciarlo qui senza dirgli nulla...» «Ci siamo noi con lui, vai a casa a riposarti e lascia passare un po' di tempo... appena ti vorrà vedere, sarò la prima a chiamarti.» Annuii, anche se con difficoltà. Feci come mi aveva detto: andai a casa e mi spogliai.
Dovevo affrontare Alex e Kimberly, dire a mia mamma di Alex e non aspettarmi nient'altro da mio padre... era tutto una merda, avevo letteralmente una vita da schifo e passai la nottata più brutta della mia vita...

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