Alla fine non era riuscito a dormire affatto, Aizawa, e ora, alle 6:34 del mattino, al posto di prepararsi per andare a lavoro osservava come Yuri dormisse tenendogli la mano.
Non gliel'avrebbero portata via. Yuri era libera. Glielo aveva promesso, anzi, tutti loro glielo avevano promesso. E per nessun motivo al mondo sarebbe tornata a fare la cavia o la marionetta in mano a quello che sapevano si chiamasse Shigaraki.
La lega dei Villain non l'avrebbe avuta quella bambina. Per nulla al mondo.
Il telefono cominciò a vibrare nella sua tasca, lo prese ed accetto la chiamata del capo della polizia.
"Allora? Cosa facciamo?" Chiese, l'uomo gli rispose: "Credo che sia meglio che tu la porti con te a scuola, Aizawa. Non possiamo permetterci che quella ragazza cada nelle mani sbagliate." "Certo. Capisco. Buona giornata." "Anche a lei." Mise di nuovo il telefono nella tasca.
"Yuri? Svegliati." Mormorò scuotendo l'albina. "Mh?" "Vieni con me a scuola." La ragazza alzò lo guardò per qualche secondo su di lui poi aprì la bocca e disse con tono assonnato "La scuola è un posto orribile. Una prigione per ragazzi. Preferire non andarci Otōsan."
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Just an Experiment
Fanfiction1 Per problemi tecnici ho deciso di continuare questo libro in un secondo Una ragazza ha person 13 anni di vita crescendo in un laboratorio, sottoposta ad asperimenti a svuotarla di tutta la sua umanità, trattata come fosse solo un esperimento. Ma t...