Boat Rides.

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Buttai l’uniforma all’interno della borsa, confortata dall’essere nuovamente nei miei soliti vestiti. Legai i capelli in una coda di cavallo mentre andavo verso il retro salutando Darcy prima di andare via da Nandos- proprio dopo aver preso il mio stipendio.

“Hey, Melanie!” una voce mi chiamò, facendomi girare e vedere di nuovo uno dei ragazzi con il cappuccio alzato in testa e gli occhiali ray-ban sui suoi occhi. “Sei l’amica di Louis, giusto?”

“Sì, come te.” dissi, avvicinandomi a lui esitante. 

Mi porse la mano. “Beh ciao amore, sono Harry. E’ un piacere incontrarti di nuovo- senza che tu pensi che io faccia parte di qualche gang.”

Risi con aria mortificata, stringendogli la mano. “Ehm, scusa per quello…”

Harry rise con me. “Nessun problema. Quindi, Louis ti ha già invitando alla nostra festa? Sono sicuro che adorerebbe se tu venissi.”

“Festa?” chiesi, dopo scossi la testa. “Scusa, ma non sono proprio una festaiola.”

“Sei sicura?”

“Sì, sono sicura.”

“Va bene, amore. Beh, ci si vede in giro allora.”

Sorrisi e agitai la mano, andando in direzione della mia macchina. Perché l'avevo visto qui per due volte di fila? Scrollando le spalle, aprì la macchina ed entrai, accendendola prima di immettermi in strada. Era solo mezzogiorno poiché mi avevano chiesto di fare il turno di mattina, quindi ciò significa che avrei ancora avuto un po’ di tempo per fare volontariato oggi.

Non ero proprio una tipa festaiola, specialmente dopo- non ci pensare.

Lasciando andare un profondo sospiro, entrai in un posto libero nel parcheggio dell’asilo e uscii dell’auto,  azzerando la mente e concentrandomi sul mio scopo: insegnare ai bambini qualcosa di nuovo, oggi. Quando entrai nella struttura, Karen fu la prima a dirmi che avevo un visitatore che stava giocando con i bambini. Aggrottai le sopracciglia mentre camminavo nel corridoio, entrando poi nella stanza.

Louis era circondato dai bambini, tutti formavano un cerchio intorno a lui. Sembrava che avesse detto qualcosa di divertente, perché stavano tutti ridendo prima di lanciarsi addosso a lui, arrampicandosi sopra il suo corpo fino a quando non potei praticamente vederlo. Dal corridoio, risi alla scena, ascoltando i bambini e le bambine strillare quando lui si alzò cautamente, facendo attenzione che i bambini non si facessero male.

“Credo che tu gli piaccia più di quanto gli piaccio io” dissi dal corridoio, sorridendo quando Louis mi guardò e un grande sorriso scivolò sulle sue labbra.

Jimmy corse verso di me immediatamente. “Signorina Melanie!”

“Sei qui!” Carter, un altro piccolo bambino, annunciò felicemente.

Louis aggrottò le sopracciglia per la mia precedente dichiarazione. “Non ne sarei così sicuro, signorina Melanie.”

Risi, dopo guardai in basso verso Jimmy. “Quindi, Jimmy, la signorina Karen mi ha detto di dirti che ha una sorpresa per te giù nella sua stanza. Vuoi che venga con te per vedere cos’è, o pensi che potresti leggere queste indicazioni e trovare la strada?”

Come sospettavo, afferrò le indicazioni. “Posso farlo da solo, giuro! Sarò di ritorno presto, okay signorina Melanie?”

“Va bene, piccolo.” dissi.

Mi sorpassò, con gli occhi concentrati nel foglio. Avevo fatto le indicazioni facili ma avevano un po’ di parole con ‘d’ e b’ impegnative, sperando che sarebbe riuscito a capirle nonostante la sua dislessia. Jimmy era come un piccolo fratello per me, e senza dubbio non era un problema per lui se mi comportavo come se fossi sua sorella più grande. Sarebbe molto probabilmente il miglior fratello che qualcuno possa desiderare- collaborava e si sfidava tutti i giorni.

The Challenge || Louis Tomlinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora