New Friends.

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Urlai, contorcendomi dal dolore mentre la bile mi correva su per la gola. A malincuore, però, la spinsi giù e tenni gli occhi serrati, sentendo la pelle intorno all’ombelico bruciare.

Grady premette la sigaretta più in profondità, un sorriso sulle sue labbra. “Mi piace quando urli.”

Sussultai, uscendo dal terrificante incubo. La parte più triste era che non era qualcosa da cui potevo scappare una volta sveglia- era un ricordo. Distrattamente, le mie dita raggiunsero la parte intorno all’ombelico mentre sentii la pelle ruvida date le cicatrici per avermi bruciato molteplici volte con mozziconi di sigaretta accesi.

Trasalii prima di allontanare la mano, risucchiando un profondo respiro e alzandomi dal letto dopo aver lanciato un’occhiata all’orologio. Era mezzogiorno passato, il concerto era finito piuttosto tardi ieri notte e avevo bisogno delle mie richieste ore di riposo. Dopo essermi cambiata e lavata fui pronta per andare all’asilo a fare un po’ di volontariato dato che avevo il giorno libero da Nandos. 

Quando arrivai all’asilo, Liam era dentro la mia stanza, seduto goffamente nella sedia di plastica, colorata e della taglia per dei bambini, davanti ad una scrivania equamente piccola. I bambini stavano correndo intorno a lui e lui stava solamente sorridendo, non capace di muoversi in quella piccola sedia. Ridacchiai dal corridoio, facendo spostare il suo sorriso verso di me mentre si alzava- con la sedia appiccicata al sedere.

“Il mio sedere!” pianse, cercando di rimuovere la sedia. “Forse sta crescendo come quello di Lou.”

Risi, camminando verso il mio amico britannico dopo che lui riuscì a staccarsela. “Forse. Cosa stai facendo qui?”

Mi sorrise. “Volevo fare una donazione!”

“Allora perché hai aspettato me?” chiesi. “Avresti potuto lasciarla a Margaret o Karen.”

Liam alzò le spalle. “Cosa, non posso aspettare per dare un po’ di soldi ad un’amica invece che ad una sconosciuta? E poi, volevo tipo parlarti.”

“Aspetta.” dissi, alzando un dito. 

Dando un’occhiata alla classe, catturai lo sguardo del mio bambino preferito dai capelli biondi. Fece cadere i blocchi dell’alfabeto con cui stava giocando non appena mi vide e mi corse incontro, abbracciandomi stretta mentre io ridevo, mettendomi in ginocchio per ricambiare l’abbraccio. Sembrava fossero passati anni da quando avevo visto Jimmy l’ultima volta, invece si trattava semplicemente di pochi giorni.

“Signorina Melanie, dov’è il tuo fidanzato? Ne hai trovato uno nuovo? E’ lui?” chiese Jimmy, indicando Liam con un’espressione confusa.

Risi, scuotendo la testa. “Louis non è il mio fidanzato, e neanche lui. Questo è Liam.”

Liam mi guardò alzando le sopracciglia. “Louis è passato di qui?”

“Sì, un po’ di volte.”

Sospirò e scosse la testa, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte mia. Quando si rese conto di quello che aveva appena fatto, mi guardò un po’ in imbarazzo prima di mostrarmi un sorriso per coprire tutto.

“Ecco qui, mi sono fermato alla banca per prendere un po’ di soldi così da non doverti fare un assegno.” disse, prendendo il portafoglio. 

Sorrisi, la mia confusione evaporò facilmente. “Sembra perfetto. Grazie Liam!”

Lui ridacchiò, “Nessun problema.”

Quando mi porse le banconote, i miei occhi quasi uscirono fuori dalle loro cavità; dovetti persino contarle due volte. Erano più di duecento pounds! Seriamente, cos’era questa cosa dei One Direction che davano donazioni così grandi? Una volta che alzai lo sguardo sorpresa, Liam mi sorrise calorosamente, come se sapesse semplicemente che l’aveva fatto per una buona causa.

The Challenge || Louis Tomlinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora