Neighbor Trouble.

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Una volta che Darcy mi lasciò di fronte al mio appartamento, le mostrai un sorriso, scendendo dall’auto e immettendomi sotto la pioggia. Abbassando la testa corsi verso la portone, entrando nell’androne e poi nell’ascensore mentre premevo il numero del mio piano. Sentii il suono familiare del ‘ding’ che mi lasciò nell’atrio del mio piano.

Congelai una volta che girai l’angolo e vidi la schiena definita di Grady, che camminava e guardava i numeri delle porte. I miei occhi erano spalancati e il cuore iniziò a correre, ma lui non bussò né esitò quando vide il numero nella mia porta; continuò a camminare, probabilmente chiedendosi quale appartamento era il mio. Ma poi fece qualcosa di così terrificante che istintivamente iniziai a piangere - prese la sua chiavi e aprì la porta accanto alla mia.

Grady era il mio nuovo vicino. Rimasi in piedi lì, sbirciando dal muro all’angolo e fissando la porta che si era appena chiusa - era l’appartamento proprio accanto al mio. Oh mio Dio, non potevo crederci. Il mio ex fidanzato che aveva reso la mia vita un inferno si era trasferito alla porta accanto e non sapeva neanche che io ero la sua vicina…poteva questa giornata andare peggio di così? 

Velocemente, camminai verso la mia porta e la aprii, ma non prima di sentire la familiare voce urlare, “Melanie!” in fondo al corridoio.

Entrai nel panico, mi precipitai dentro il mio appartamento, facendo cenno a Louis di sbrigarsi. “Corri!”

Era spaventato dalla mia reazione, ma non affrettò il passo. Iniziai a sentire la porta di Grady aprirsi e velocemente chiusi la mia, fissai dallo spioncino per vedere Louis avvicinarsi alla mia morta e Grady guardarlo. Grady gli mostrò quel sorriso innocuo - quello che sembrava così amichevole a prima vista.

“Ehi, amico. Vivi qui?” chiese Grady, la cordialità passò in secondo piano davanti alla curiosità. “Se è così, sono il tuo nuovo vicino.”

Gli occhi di Louis si socchiusero leggermente. “No, amico. La mia fidanzata vive qui.”

Fidanzata?!

Velocemente, armeggiai col telefono e lo chiamai. Non avevo tempo per pensare quanto fosse stupido chiamarlo mentre lui era proprio di fronte alla porta di casa mia. Volevo solo dire a Louis di non dargli nessuna informazione su di me. Una volta che il suo telefono iniziò a suonare, lo uscì velocemente dalla tasca, lanciando un’occhiata allo schermo prima di alzare lo sguardo verso Grady.

“Scusa, devo rispondere” disse Louis prima di rispondere, guardando la porta di casa mia. “Ehi, amore. Che ne dici di farmi entrare?”

“Non dire a quel ragazzo il mio nome” sibilai, il più silenziosamente possibile. 

Con questo chiusi la chiamata e freneticamente cercai qualcosa con cui potessi coprirmi. Legai i capelli in una crocchia sopra la testa e presi gli occhiali da sole più vicini alla porta. Finii prendendo una coperta che era per terra, mettendomela addosso e aprii la porta.

Quando entrambi i ragazzi si girarono per guardarmi il mio cuore stava martellando contro il petto. La coperta era sopra la testa e intorno al corpo, nascondendomi d Grady nel miglior modo possibile. Louis aveva uno sguardo divertito mentre camminava verso di me, mettendomi un braccio nelle spalle e girandosi di nuovo verso Grady. 

“È stato un piacere conoscerti, ma devo andare a prendermi cura della mia fidanzata malata” disse Louis annuendo leggermente, facendo un altro passo dentro l’appartamento e tirandomi con lui. 

Grady mi guardò con occhi accusatori chiedendomi, “Ti conosco?”

Scossi la testa, tossendo, “No.”

Nel secondo in cui chiusi la porta, mi tolsi gli occhiali e lanciai la coperta a terra di nuovo, lasciando andare un sospiro di sollievo. C’ero andata così vicina. Quando sentii il suono familiare di una porta chiudersi, chiusi gli occhi leggermente, ricordandomi che da quel momento Grady era il mio nuovo vicino della porta accanto.

The Challenge || Louis Tomlinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora