Capitolo uno.

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(in un "presente apocalittico"...)

Los Angeles. 5 Novembre 2014. Ore 7.50 p.m.

Caro Diario,
sono cinque giorni che non scrivo, ma le cose non sono cambiate. La guerra continua. Il mondo combatte in continuazione e le persone muoiono ogni maledetto giorno. Io sono ancora nel mio nascondiglio, solo, senza più contatti con la gente lì fuori. E sono già quattro mesi che vivo qui. Le provviste ci sono e ad occhio dureranno per qualche mese, specialmente se mangio così poco. Ora però le provviste non sono il mio primo pensiero. Mi sento solo e ormai non è una solitudine che si sopporta. Ho davvero bisogno di qualcuno al mio fianco. A volte preferirei morire e raggiungere i miei in paradiso. Tra quindici giorni compirò diciotto anni. Magari il cielo mi manderà qualcuno. Un angelo, perchè no? Spero che accada davvero.
Scriverò a breve e se non lo farò... beh, vuol dire che gli ho raggiunti davvero i miei genitori.
A presto.

Michael Clifford.

Amore in guerra. [MUKE]Where stories live. Discover now