Capitolo diciassette.

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Passarono lentamente i giorni. Non lasciavo mai, mai Luke solo. A volte piangeva, a volte restava in completo silenzio e fissava chi sa quale punto nel vuoto, ma cercava continuamente i miei abbracci e le mie coccole. A me non dispiaceva per niente e in qualche modo volevo aiutarlo, proteggerlo e quello era l'unico modo che conoscevo.

Vi giuro che era terribile guardarlo in quelle condizioni. Pallido, con lo sguardo assente e delle enormi occhiaie intorno agli occhi. Mi rivedevo in lui alla morte dei miei genitori.

Non avevamo più nessuno, se non l'un l'altro e io me lo facevo bastare a fatica, perché Luke era diventato il mio mondo.

Lui era ancora troppo scosso, ma lentamente si sarebbe ripreso anche se mai, mai totalmente.

La guerra finì un mese esatto dopo. Luke era deciso a fare un funerale al piccolo Ben e io non trovai motivi per contraddirlo.

Il funerale fu fatto. Poi io e Luke decidemmo di andare a vivere insieme, anche se stavamo insieme da poco più di un mese.

-È meglio vivere per un po' nel nostro rifugio Luke... non abbiamo soldi sufficienti per prendere un appartamento- e tra l'altro erano pochi quelli disponibili in città, infondo eravamo appena usciti dalla guerra.

-Non voglio tornare lì, Mickey... non mi piace quel posto.- disse lui tremando un po'. Potevo capirlo. Infondo lì era morto il suo fratellino e non doveva andargli molto a tiro vivere lì. Ma non avevamo scelta.

-Giuro che sarà per poco amore...- con quelle parole lui sorrise dolcemente e si strinse a me.

-Va bene, ti credo.- sospirò e guardò fuori dalla finestra della grande sala del centro di accoglienza dove ci trovavamo.

Pochi giorni dopo eravamo fuori da quel gruppo di sopravvissuti e stavamo tornando a casa nostra. L'avevamo lasciata perché dovevano controllare se tutto fosse stabile e ora potevamo tornarci, anche se per poco. Non sembrava avessero fatto controlli, perché era tutto come lo avevamo lasciato, ma se avessero messo in ordine qualcosa non mi sarebbe dispiaciuto affatto.

Restammo in quella specie di rifugio per due settimane, poi decidemmo di trasferirci definitivamente.

Iniziava una nuova vita. Una vita macchiata da un passato orribile, ma piena di amore. Un amore che portava il nome di Luke Hemmings.

Amore in guerra. [MUKE]Where stories live. Discover now