Capitolo quindici.

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Luke.
Credo che sia stato il risveglio più brutto del mondo.
Ben stava urlando e piangeva come mai lo avevo visto fare. All'inizio pensavo fosse solo a causa di un brutto sogno, ma si stava stringendo il petto.
Restò a letto tutto il giorno dopo essersi in parte ripreso e io non mi allontanai un attimo da lui.
Avevo paura. Prima della guerra, quando Ben aveva appena cinque anni, spesso aveva avuto delle crisi respiratorie. Nessun dottore capì cos'era. Esclusero l'asma al principio.
I miei avevano paura fosse il cancro, ma anche questa opzione fu esclusa... ma non da tutti i dottori.
Infatti uno di loro ci disse che Ben poteva essere soggetto al cancro o qualcosa del genere... non ricordo, ma credo intendesse che avesse una qualche strana forma di cancro leggera ai polmoni e che (GRANDE CAZZATA) non era niente di che. Gli diede una cura e il mio fratellino sembrò riprendersi completamente.
Ora avevo paura che si stesse ripresentando la malattia, ma nella sua vera forma. Quella più crudele. Quella che tutti odiavano e che odiano tutt'ora.

All'ora di pranzo chiesi a Ben se volesse qualcosa da mettere sotto i denti, ma lui scosse la testa. Mi allontanai da lui solo un istante, quel che bastava per andargli a prendere almeno un po' d'acqua. Michael non poteva andarci, era sotto la doccia.
E in quell'istante successe tutto. Stavo tornando in camera e appena aprii la porta mi cadde il bicchiere di mano.
Ben non riusciva a respirare. Aveva una mano poggiata sul petto, gli occhi sgranati e il viso pallido.
Corsi da lui urlando il nome di Michael per provare almeno a fargli capire che la situazione era più che grave.
Piansi tantissimo e quando Michael arrivò dal bagno di corsa Ben non respirava più.

Amore in guerra. [MUKE]Where stories live. Discover now