Capitolo X

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Ci si perde nelle cose non dette.


Sento la testa leggera e mi viene proprio da ridere, ho un bicchiere in mano e una gran confusione attorno.

“Vedo che gli anni passano ma la situazione no” guardo Colin parlare con Zayn al nostro tavolo da Jacobs.

“Non reggeva l’alcool a diciotto anni, quasi venti in più non aiutano” ridacchio, so che stanno parlando di me, ma ho perso il conto di quanto whisky ho bevuto e sento la testa leggera “e questo bel ragazzo chi è?” lo vedo allungare la mano al ragazzo accanto a Colin.

“Oh lui è Bobby, mio figlio. Sto contando i giorni per andare finalmente in pensione” la sua mano batte dietro la schiena del ragazzo con orgoglio.

“Piacere io sono Zayn. E questo bel ragazzo un po’ ubriaco qui è Liam, il mio compagno” sorride furbo.

“Tua madre mi parla spesso di voi quando passa di qui. So anche dei vostri figli” no, no ti prego non parlare dei nostri figli, bel giovanotto, perché ora Zayn si arrabbierà, metterà il muso e non farà l’amore con me questa notte.

Senza accorgermene sporgo il labbro in avanti, aspettando il peggio.

Invece non lo fa, dice qualcosa che non riesco ad ascoltare bene su Kala e Kellan e promette loro che mi porterà via prima che vomiti sul pavimento.

Ma io mi sento benissimo, non ho nessunissima voglia di vomitare tutto questo buon whisky che ho bevuto.

Anzi, mi sento leggero, ho voglia di ridere e lo faccio, mentre Zayn mi avvolge la vita con un braccio e mi trascina fuori.

“Sai cosa c’è di bello?” chiedo mentre camminiamo sotto il cielo buio.

“Sentiamo” ha un bel sorriso. Zayn ha proprio un bel sorriso. Gli alza leggermente le guance e gli illumina gli occhi. È così bello.

Indossa dei jeans strappati sulle ginocchia e una maglietta larga di un nero un po’ sbiadito, ha i capelli ordinati, la barba praticamente rasata con la ricrescita di un giorno che mi scorticherà tutte le labbra stanotte.

“Liam dove ti sei perso? Torna da me, mi dovevi dire cosa c’era di bello” mi strattona cercando di farmi stare dritto.

“Ah sì giusto, no perché sei così bello che mi sono distratto un attimo” spiego o credo di spiegarlo, non so se articolo bene i suoni ormai.

Lui scoppia a ridere e mi guarda con degli occhi felici. È così bello.

“Liam!” mi richiama ancora.

“Ah giusto, giusto!” mi fermo, mi stacco da lui e “stasera non devo chiederti se posso baciarti, vedi” mi sporgo e appoggio le mie labbra alle sue.

“Lo vedo” sorride. È così bello.

“E posso rifarlo ancora” mi avvicino un altro po’ e lo bacio di nuovo “e se non mi bastasse, potrei farlo un’altra volta ancora” stavolta allungo la mano dietro il suo collo e mentre mi avvicino, accarezzo le sue labbra con la lingua” si lascia baciare, fa correre una mano dietro la mia schiena, mi stringe e sospira prima di staccarsi.

“Vuoi dare spettacolo in mezzo alla strada?” chiede.

“A questa città non importa di noi” esclamo.

“Siamo due uomini di quasi quarant’anni. Non voglio spiegare ai nostri figli perché siamo stati arrestati per atti osceni in luogo pubblico” ridacchia.

“Addirittura, per un bacio” brontolo.

“Se ti lascio fare non sarà solo un bacio” mi si riavvicina ma solo per prendermi per mano e tornare a camminare.

Infinity|Ziam [Endlessly sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora