Biscotti

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Prompt: biscotti speziati




"Una cosa che amo e una che odio del Natale? Scartare i regali con i bambini e i pranzi infiniti con i parenti. Tocca a te."

Ermal rimase un momento a pensare.

Avevano iniziato quel gioco qualche minuto prima, confessandosi a vicenda cosa amavano e cosa odiavano del Natale.

Stavano insieme da tanto tempo, eppure c'erano ancora cosa che non sapevano l'uno dell'altro.

Ad esempio Fabrizio aveva scoperto che Ermal non sopportava gli alberi decorati con troppi colori. Per lui, l'albero di Natale doveva essere di uno, due colori al massimo.

E Ermal aveva imparato che Fabrizio odiava il panettone ma amava il pandoro, soprattutto se farcito con una quantità esagerata di crema.

E continuavano a scoprire cose nuove l'uno dell'altro.

"Odio i negozi affollati" disse Ermal. Poi rimase un momento a pensare a qualcosa che amasse del Natale ma che non avesse ancora menzionato e, qualche attimo dopo, disse: "Ah! Amo i biscotti speziati. Sai, quelli tipici di Natale, con la cannella..."

Fabrizio annuì. "Anche a me piacciono. Mia nonna li faceva. Io ho provato una volta, ma non erano la stessa cosa. Non ho mai più trovato nessuno che li facesse buoni come i suoi."

"Magari posso provare a farli" propose Ermal.

"Sei capace?"

Ermal si strinse nelle spalle. "No. Ma che vuoi che sia?"




Già. Che sarà mai?

D'altronde Ermal era famoso per essere un mago dei fornelli.

Era proprio per quel motivo che ora la cucina era un disastro e i suoi biscotti avevano un aspetto tutt'altro che decente.

La parte inferiore era completamente bruciata, al punto da rendere l'intero biscotto tutt'altro che mangiabile.

Ne addentò uno per assaggiarlo, abbandonando l'impresa quasi subito sentendo che la consistenza era più simile a quella di un sasso che di un biscotto, e poi sospirò affranto.

Aveva promesso a Fabrizio che al suo ritorno a casa ci sarebbero stati dei biscotti e invece c'erano solo delle cose che assomigliavano a dei biscotti ma che erano del tutto non commestibili.

Controllò l'ora sul display del cellulare. Aveva ancora quasi un'ora di tempo prima che Fabrizio tornasse a casa. Non abbastanza per rifare i biscotti - che tanto ormai Ermal sapeva che sarebbero venuti come i precedenti, se non peggio - ma abbastanza da andare a comprarne una scatola al negozio in fondo alla strada.

Afferrò il portafoglio e le chiavi di casa, si infilò il cappotto e uscì velocemente dall'appartamento.

Al fondo della via c'era un piccolo negozio gestito da una simpatica signora, in cui Ermal era sicuro di riuscire a trovare ciò che stava cercando.

Non era così che avrebbe voluto che andassero le cose. Il suo programma iniziale era totalmente diverso.

Nella sua mente si era formato uno scenario in cui Fabrizio tornava a casa e lo trovava ad accoglierlo con un vassoio di biscotti fatti da lui. Fatti per lui, con il solo scopo di vederlo felice.

Stringimi forte e baciami piano - metamoro one shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora