L'influenza

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Prompt: Natale con l'influenza. A non andrà alla festa per stare con B.




Ermal sbuffò controllando fino a che numero arrivava il mercurio all'interno del termometro.

38,4.

Non poteva essere altrimenti, in effetti.

Aveva da giorni un fastidiosissimo raffreddore e quella mattina si era svegliato con un forte mal di testa.

Alla fine, nonostante avesse passato giorni interi a dire che non si sarebbe ammalato, che i suoi anticorpi erano forti, l'influenza aveva colpito anche lui.

A pensarci bene era strano che non fosse successo prima, visto che Libero e Anita l'avevano presa entrambi qualche settimana prima e poi l'avevano attaccata anche a Fabrizio.

Ermal aveva superato quella piccola epidemia familiare incolume. O almeno così aveva creduto.

"Allora? Come stai?" disse Fabrizio entrando in camera da letto con solo un asciugamano bianco avvolto ai fianchi.

Ermal si mise seduto appoggiandosi alla testiera del letto e lo osservò attentamente. "Ora molto bene."

Fabrizio sorrise imbarazzato e si vestì rapidamente dicendo: "Hai la febbre?"

"Sì. Non credo di poter venire alla festa questa sera" disse Ermal scocciato.

Il nuovo compagno di Giada aveva organizzato una piccola festa natalizia a casa sua, e aveva invitato anche Ermal e Fabrizio.

Entrambi erano stati felici dell'invito. Andavano d'accordo con lui e Fabrizio vedeva quanto Giada fosse innamorata di quell'uomo, quindi non poteva che esserne felice.

Era ovvio però che a quel punto Ermal dovesse declinare l'invito.

"Vuoi che rimanga a casa con te?" chiese Fabrizio voltandosi verso di lui e poi andandosi a sedere sul bordo del letto.

Ermal scosse la testa. "No. Tu vai alla festa, ti diverti e quando torni mi racconti tutto."

"Non mi diverto se non ci sei tu."

E non era una frase fatta.

Fabrizio era certo che non si sarebbe divertito sapendo che Ermal era a casa, solo e malato.

"Ma smettila. Ci sono i tuoi amici, i tuoi figli... Ti divertirai senza dubbio. Sicuramente ti divertirai più che a stare qua con me" disse Ermal, affondando la testa dolorante nei cuscini.

Fabrizio, d'altra parte, non ne era così convinto.

Ermal era diventato una parte fondamentale di lui e ogni volta che non erano insieme si sentiva come se mancasse un pezzo di sé. Il pezzo più importante, forse.

"Sei sicuro che non vuoi che resti qui?" chiese ancora, perché era molto più semplice fare una domanda del genere piuttosto che ammettere che era lui quello che avrebbe voluto restare a casa.

"Sicuro. Smettila di trattarmi come se rischiassi di morire nel momento in cui uscirai da quella porta" borbottò Ermal.

Poi colto dalla stanchezza, si raggomitolò sotto le coperte e chiuse gli occhi.

Fabrizio lo fissò per qualche attimo prima di sospirare e uscire dalla stanza.

Arrivò fino alla porta di ingresso con lo stomaco in subbuglio e la testa piena di pensieri, prima di rendersi conto che davvero lui a quella festa senza Ermal non voleva andarci.

Stringimi forte e baciami piano - metamoro one shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora