XXV

970 52 6
                                    

È strano non averti qui che ridi per le cazzate che dico, per quelle che faccio, per le mie facce buffe e per le mie voci buffe. È strano non averti qui che mi prendi la mano e che mi dai un bacio sulla guancia quando ti faccio il labruccio. È strano non averti qui che mi dici che sono bella e io che ci credo e sorrido perché dire "grazie" non mi piace. È strano stare sul letto che è troppo grande per me e troppo piccolo per noi. È strano girarmi mentre corro e non trovarti lì che dici "che cazzo fai? Non devi correre" e io che mi lamento. È strano non averti qui che mi accarezzi la pancia e la faccia e le braccia e nel frattempo mi accarezzi il cuore senza neanche toccarlo.

PensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora