ricordi d'infanzia

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La mattina seguente Jerome era ancora a casa mia,per fortuna ero riuscita a dormire almeno qualche ora così che mi riprendessi del tutto.
“Buongiorno piccola.”
Mi girai e vidi Jerome appoggiato al cuscino che sorrideva,mi faceva stare così bene e direi che certe emozioni non si provano con chiunque.
“Hai dormito bene rosso?”
“Mhm direi di sì,anche se russi un pochetto!”
Russare io? Pff.
“Ahaha Jerome non è vero,ehm ho il raffreddore sicuramente!”
Jerome mi prese la mano e mi accarezzo’ dolcemente,quel gesto così inaspettato mi fece venire i brividi.
“Ti senti meglio? Cioè voglio dire hai smesso di fare incubi?”
“In realtà spero di non farlo mai più Jerome sono rimasta particolarmente scossa.”
Jerome mi fissava intensamente perché probabilmente immaginava che ero una persona che si faceva impressionare,molto spesso succedevano cose così.
“Ieri mi sono trovato davvero bene con te Paoly,vorrei più momenti così per noi due..”
“Cosa stai cercando di dirmi?”
Mi guardo’ negli occhi,non era una semplice sguardo lui stava proprio scrutando a fondo i miei occhi color del cielo.
“Vorrei che ci frequentassimo Paoly,inutile negare che sento qualcosa per te perché è così..”
Avevo sentito bene? Jerome aveva detto di provare dei sentimenti per me? Assurdo.
“Io non so cosa dire..”
Ad un certo punto Jerome si avvicinò di piu’ sussurrandomi all’orecchio:”Non dire niente..piccola.”
Le nostre labbra si sfiorarono,non era una cosa che potevo descrivere quello che provavo in quel momento. Era bellissimo infatti era già il secondo che davo a Jerome e volevo che non finisse mai. Quel ragazzo mi faceva sentire sempre protetta e questa cosa mi piaceva molto di lui.
Mi staccai per prendere fiato e guardai Jerome,i capelli spettinati gli davano un’aria più da ragazzino ed era meraviglioso!
“Sei così bella ed innocente Paoly davvero,mi piaci da matti!”
“Anche tu sei meraviglioso Jerome,davvero non so cosa si dice in questi casi perché è come se mi avessi colto alla sprovvista. Ieri sulla pista di pattinaggio e adesso... di nuovo.
Jerome mi guardo’ con un sorriso malizioso e poi me ne diede un altro,io ricambiai subito stavolta buttandomi fra le sue braccia li’ dove mi sentivo al sicuro completamente.

“Quando mi hai detto che hai passato una vita difficile a cosa ti riferivi Jer?”
“Piccola non so se sia il caso di dirtelo,ho avuto una vita complicata da quando ero un bambino..
Venivo picchiato da mia madre e dal suo compagno perché forse ero troppo vivace e non sapevo cosa fosse il limite delle cose,non ho mai conosciuto mio padre perché lei non ne parlava mai quando glielo chiedevo,e quindi..”
La voce di Jerome si interruppe,i suoi occhi erano lucidi e le mani gli tremavano.
“Quindi io non ho avuto una vita semplice,mia madre è scappata di casa o meglio dalla nostra roulette col trapezista,mentre io sono arrivato qui ed ho conosciuto te piccola..”
Ero alquanto allibita per tutto quello che aveva passato,nessuno meritava di stare così e speravo che la madre di Jerome lo venisse a cercare un giorno.

Je...Jerome io... mi dispiace tanto,sul serio. Non lo avrei mai immaginato e... non te lo avrei chiesto sapendo che ti facesse sentire male. Il fatto è che... sai.. volevo conoscerti meglio da quando ci siamo incontrati. Sai ho l'impressione che non ci conosciamo abbastanza e... volevo rimediare tutto qui. Non sei arrabbiato con me vero? Dato che ti ho chiesto di parlarmi di te e della tua famiglia intendo. Se lo sei puoi dirmelo senza problemi disse facendo una faccia triste.
Io? Arrabbiato con te? Andiamo come facevi a sapere che avevo passato una vita difficile? Non è colpa tua. E poi hai ragione sai? Dovevamo conoscerci meglio quindi sono contento che tu mi abbia fatto questa domanda e se non sono troppo indiscreto vorrei sapere anche io qualcosa altro di te
Di... di me? Oh non c'è nulla da sapere su di me.

Dai ti prego piccola fallo per me disse guardandomi dritto in faccia con il suo bellissimo viso.
Va... va bene se ci tieni tanto ehm te ne parlerò.
Allora io...
Adoro il cinema e il teatro come ben saprai dato che il nostro primo incontro è stato proprio a un teatro poi adoro vedere le serie tv e i film fantasy e leggere i fumetti. Sogno di diventare una regista da grande e... beh.... credo sia tutto. Della mia infanzia non c'è nulla da sapere sono solo nata un po prima del tempo quindi "prematura" e inoltre proprio per questo sono stata operata e sono stata più del previsto in ospedale. Quando,però, sono tornata a casa non sono potuta ancora andare a scuola perchè i miei dicevano che non se la sentivano ancora di mandarmi allora mi hanno mandato un anno dopo. So che non è molto ma è tutto quello che devi sapere. E... dimmi tu... hai fratelli o sorelle per caso? Scusa sai sono molto curiosa fin da piccola disse arrossendo leggermente.
Jerome mi sorrise e mi strinse le mani . Sì,non sono figlio unico. Beh... sai... ho un fratello gemello che si chiama Jeremiah valeska. E il contrario di come sono io ed è per questo che mia madre ha sempre preferito lui a me. Si insomma lui non dava mai problemi ed era tipo il "cocco della famiglia" mentre io ero visto come la "pecora nera" che combinava solo guai.

Oh capisco.... quindi a te... non importa molto di tuo fratello gemello,vero?

No,cioè non è che lo odio ma... diciamo che non lo sopporto tutto qui piccola. Ma vuoi sapere chi odio più in tutto il mondo?

Lo guardai allarmata e preoccupata.
"C...cosa stai dicendo?" "Chi... i...intendi?"

Lo vuoi proprio sapere? Sai che cosa ti ho detto su mia madre vero?

Paoly sapeva che c'era qualcosa che non andava in quel momento e lei lo voleva sapere. Ricordava cosa gli aveva detto il ragazzo ma ora lui lo preoccupava come se... gli avesse mentito. Adesso era come... se... non fosse più lui: incominciò a ridere senza un valido motivo. Ma non era la sua solita risata.... era diversa e metteva quasi i brividi.
"Perche... perchè fai questa risata cosi all improvviso?"

Sei così ingenua,paoly. Davvero sei proprio ingenua. Non ti credevo così sprovveduta ma... ti perdono.

"S...sprovveduta?"

Sì,esatto. Beh... sai... quello che ti ho detto su mia madre... non è proprio vero. Io non la sopportavo più,la odiavo per tutto quello che mi aveva fatto. Non volevo più soffrire per lei perchè da quel momento l'amore per me non è mai esistito quindi sai cosa ho fatto?

Avevo paura di quelle parole e di sentire cosa fosse uscito dalla sua bocca adesso perchè sembrava lo stesso Jerome del mio incubo. Quel jerome... aveva una risata quasi da psicopatico cosa che mi meravigliava perché non aveva mai mostrata prima d'ora davanti a me.

"Co...cosa... cosa vuoi dire jerome"?
Temevo il peggio in quel momento quindi l'unica soluzione che mi venne in mente fu di fare un respiro profondo per calmarmi e ascoltare cosa aveva da dire ancora.
"Ho ucciso mia madre".

Panico. Era come se in quel momento tutto intorno a me si fermasse per un secondo o meglio era come se il tempo si fosse fermato. Mi sentivo dei brividi in tutto il corpo e non era una cosa piuttosto piacevole. Sentivo freddo dappertutto e la mia mente non riusciva ad accettare proprio quella frase che da lui sembrava detta come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Tu... cosa?" "Cosa... cosa hai fatto?"

Beh... non gli importava veramente di me se non uscire con i suoi 3000 uomini quindi ho pensato di togliermela dai piedi e così ho uccisa.

"Sì ma... non... mi sembra un buon motivo di... cioè... insomma..."

Qual è il problema,piccola? Lo so che questa cosa è difficile da digerire per te e che forse ti potrebbe avere un po scosso ma... con te non lo farò mai. Di questo non ti devi preoccupare,piccola. E poi... ho fatto anche... perché ero stufo che mi picchiasse sempre! Ma ora... non pensiamoci più e la cosa migliore. Non voglio che tu ti senta a disagio,va bene? Dai,dimentica tutto quello che ho detto e vedrai che andrà tutto alla grande come sempre.

"I...io ok...okay ci.... ci proverò".

Perfetto,così mi piaci. Quindi tutto risolto,no?

"Ehm... io... i...insomma... c...credo di sì". Dissi prima di vedere lui che mi abbracciava. "Fidati di me. Non avere paura,ok? Nessuno ti farà del male e certo non lo farò a te,mia principessa".

D'accordo.... va...va bene jerome,mi fido. Dimenticherò tutto te lo prometto.

Ottimo,brava. Questo è lo spirito giusto! Ora sai che c'è? Scendiamo ed andiamo in un bel negozio che ti piace così il tuo amato Jerome ti comprerà quello che vuoi e faremo finta di nulla.

....

Ed eccoci qui al mio negozio preferito: il negozio di fumetti. Eravamo un ora in quel negozio e ancora non sapevo cosa scegliere finché non vidi qualcosa di bellissimo: la collana giratempo di harry potter. Avevo sempre desiderato averne una così la feci vedere al ragazzo.

"Ti piace questa? E sicuro che la vuoi?"

Annuì così jerome andò alla cassa e mi prese la collana per poi mettermela al collo.

"Ti sta benissimo, te lo assicuro."

Arrossì leggermente prima di accorgermi di una  cosa ancora  più strana avevo dimenticato già tutto quello che mi aveva detto prima e sinceramente non me ne importava più.

Non Avere Paura,non Voglio ferirtiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora