Quando Jerome si fu ripreso del tutto cercò di seguirci di nascosto perchè voleva vendetta. Voleva vendetta per quello che aveva detto alex,perché lui aveva cercato di proteggermi e sopratutto perchè secondo lui alex non doveva neanche esistere. Io dovevo solamente appartenere a lui, a Jerome. Avevo una strana sensazione quindi arrivati davanti alla porta di casa mia mi girai di scatto per vedere se ci stava seguendo e la mia sensazione era esatta. Lo vidi che si era fermato esattamente allo stesso punto forse un pochino più distante da me e mi guardava sempre con quell'aria da psicopatico. Ebbi un brivido di paura e chiesi ad alex di entrare a casa per primo poi lo avrei seguito immediatamente dopo. Dovevo parlare con il ragazzo. Dovevi capire cosa voleva da alex!
Quando vidi alex entrare in casa, mi misi davanti al ragazzo per non farlo passare e lo guardai con uno sguardo arrabbiato.
"Si può sapere cosa vuoi ancora?" Sbraitai irritata.
"Da te?" "Nulla,piccola tranquilla. Quello che è il mio obbiettivo adesso è alex".
"E cosa vorresti da lui?"! Sentiamo!
"Voglio ucciderlo,semplice. Come ho fatto con i tuoi genitori"
"C....cosa?" "E perchè dovresti farlo?"
"Perchè voglio che non ti rimanga più nessuno nemmeno lui. Come ho detto tu sei mia e di nessun altro,piccola" disse prima di spingermi in modo tale che io potessi cadere all'indietro e lui poté passare.
Mi rialzai dolorante con un forte dolore alla testa dato che avevo sbattuto forte e mi precipitai subito in casa. Jerome stava già puntando la pistola alla tempia del ragazzo. Ero congelata.... davvero voleva ucciderlo davanti a me? Davvero voleva che io lo vedessi con i miei occhi?
"J...Jerome s...smettila ti prego!"
"Non... non lo fare"!
Quella situazione era troppo perfino per me ma era quello che voleva. Voleva che accadesse davanti a me,voleva che perdessi tutto. E più sarei rimasta a guardare... più avrei sofferto e dopotutto lui amava vedere soffrire qualcuno perfino me stessa. La bocca mi tremava e volevo coprirmi gli occhi. Non poteva succedere davvero,sembrava una scena da film horror. Non... non volevo tutto questo!
"Oh ecco qui chi finalmente si è decisa ad entrare in casa. Dici che non lo dovrei fare,davvero? Allora vuoi essere tu la prossima?"
Degludii e indietreggiai finendo contro il muro appena sentii quelle parole. Sentivo di non riuscire a respirare... quasi che stessi soffocando. Respirai profondamente a pieni polmoni e poi continuai a guardare il ragazzo.
"Non ti è bastato quello che mi hai fatto?" "Saresti davvero capace di uccidermi?" "Non... volevi regnare a gotham con... con me?"
"Piccola... piccola... piccola... allora l'unica cosa che ti rimane da fare è una scelta e mi sa dovrai pensarci molto perchè è molto importante.... o la sua vita o tu fai la brava e decidi di fare tutto ciò che voglio". "La decisione spetta a te... cosa decidi?"
In quel momento mi sentivo molto fragile e debole. Sentivo che mi stava crollando tutto addosso.... da un lato non volevo che alex morisse dato che era il mio migliore amico da quando avevamo 5 anni... dall'altro... non volevo fare la sguattera di un pazzo. Cosa dovevo fare?
A quel punto vidi che alex mi fissava negli occhi come per dire farò di tutto per te. Non devi preoccuparti se mi ucciderà. Tutto quello che voglio è che tu non segua quello psicopatico. Voglio che tu abbia una vita serena.
"Mi stai facendo aspettare troppo,piccola. Il tempo è finito, ho deciso io. Non hai saputo prendere la tua decisione? Beh... ora la prenderò io al posto tuo,allora". E vidi che lui era lì con il grilletto premuto sulla pistola pronto a sparare. Sudavo freddo con la fronte ma prima che potesse fare qualunque cosa mi precipitai davanti a lui tentando di togliergli quella pistola davanti al volto del mio migliore amico. Non volevo arrendermi! Dovevo fare di tutto per fargliela togliere! Grignai i denti perchè c'è la stavo mettendo tutta ma sapevo che Jerome era più forte e prima che potessi fare altro lui mi spinse di nuovo per farmi cadere.
Crollai a terra e quando toccai il pavimento sentii lo sparo e alzai gli occhi. Alex era disteso proprio lì davanti e io non avevo potuto fare nulla per salvarlo. Le lacrime mi scesero di nuovo dagli occhi mentre guardavo quello psicopatico che aveva ucciso alcune delle persone più importanti di tutto il mondo. Sentivo che Jerome si stava avvicinando a me e prima che potessi dire altro... si inginocchiò davanti a me.
Sai... piccola se avresti fatto la brava tutto questo avresti potuto... come dire.... rimediare in pratica e tu saresti ancora con la tua cara famiglia. Ma vedi la vita non è tutta rosa e fiori: ci sono gli alti e i bassi e non possiamo fare proprio niente. Se non avessi giocato fin dall'inizio con me e mi avresti ascoltato non avrei fatto tutto questo. Il suo sguardo da psicopatico mentre diceva quelle parole ritornò normale. Mi tese la mano e io inspiegabilmente gliela diedi e così piano piano mi alzai.
"Mi... mi sento così sola,Jerome. A causa tua... non ho più nessuno".
"Mi dispiace piccola ma sai il nostro vero essere non si può controllare" scrollò le spalle e mi abbracciò subito dopo.
"E poi non è vero che non hai più nessuno... hai ancora me e potresti ritornare con me a gotham. Vedrai ti piacerà".
Mi sentivo così sola che adesso avrei fatto qualsiasi cosa avrebbe detto. Non mi importava più di niente anzi... adesso l'unica cosa che dovevo fare era cambiare aria. Per la prima volta dovevo dare ascolto a Jerome: andare da un altra parte mi avrebbe fatto bene anche se non con lui. Una cosa è certa: non avrei mai più perdonato quel ragazzo prima di un bel po di tempo.
"D'accordo,come vuoi. Verrò con te a gotham tanto stare più qui... non posso." "Ho troppi ricordi tristi che mi faranno solo soffrire".
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Non Avere Paura,non Voglio ferirti
Fiksi Penggemartutto è iniziato con un incontro casuale tra Jerome valeska e una ragazzina di 15 anni di nome Paoly. Paoly è una ragazzina dai capelli marrone scuro e gli occhi celeste chiaro che abita nella città di milano. jerome, un ragazzo psicopatico che è fu...