Siamo agli Inizi.

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Sanctum Sanctorum, New York City

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Sanctum Sanctorum, New York City.
09 - 02 - 2019.
08:35 a.m.
Sala da Pranzo.

Quella mattina non avevo proprio fame e la voglia di scendere rischiando di vedere Strange era poca, quasi volevo restarmene sotto le coperte restandomene barricata per tutto il giorno, ma non potevo, oggi sarei andata al Complesso per la mia prima lezione di combattimento e questo mi diede la forza per uscire dal letto per scendere di sotto...anche se avrei incontrato sicuramente il proprietario di questa casa.

Dovrei sentirmi in colpa per ciò che è successo, anche se ero la vittima, ma non lo sono.
Si era comportato come l'offeso della situazione mentre ero io quella che si era sentita offesa.
Si era comportato come una primadonna, non badando hai sentimenti degli altri...non se ne era curato minimamente.
Voleva avere ragione ad ogni costo, tanto da arrivare a dire cose che mi avevano ferita...cose che mi avevano portato allo schiaffo...se lo meritava ma perché mi sento così in colpa ad averlo fatto? Infondo quello in torto è lui.
La cosa che mi aveva dato fastidio è il fatto che se l'era presa anche con Wong, lui non centrava niente, ma gli aveva riservato lo stesso mio trattamento...perché lo aveva fatto?.
Non riesco a capirlo.

Guardai nel mio armadio e optai per una giacchetta nera, maglia a maniche corte color panna, leggings di jeans scuro e stivaletti di pelle nera.
Sapevo di dovermi vestire sportiva, ma ricordandomi che al Complesso avevo lasciato un completo sportivo, decisi di vestirmi in modo casual, mi pettinai i lunghi capelli castano scuro e scesi per fare un minimo di colazione...sperando che ci sia solo Wong a farmi compagnia.

Quando arrivai in sala da pranzo vidi che la fortuna era dalla mia parte, Wong era seduto a bersi un tè mentre leggeva un libro, non c'era traccia dell'altro Stregone.
Sorrisi e dissi <<Buongiorno Wong>>.
Lui distolse lo sguardo dal libro posandolo su di me e sorrise <<Buongiorno anche a te Aveline, dormito bene?>>.
<<Poteva andare meglio, ma tutto sommato poteva andare peggio>> gli sorrisi <<Tu invece?>>.
<<Lo stesso, sono sveglio da un bel po'>>.
<<Mi dispiace>>.
Mi sorrise <<Non fa niente mia cara, immagino che sia dovuto alla stessa persona>>.
<<Immagini bene...non ho chiuso occhio per la prima ora, mi rimbombavano in testa le sue parole>>.
<<Deve essere stato fastidioso>>.
<<Per dire un eufemismo...come se avessi una pulce nell'orecchio che continuava a ripetermi le sue parole...sono arrivata a pensare che fosse nella mia camera>>.
<<Una pulce fastidiosa che ha tormentato anche me...anche se a te è andata peggio>>.
Annuì <<L'aversela presa anche con te mi ha fatto infuriare>>.
<<So cavarmela Aveline, non è la prima volta che succede>>.
<<Ma dovrebbe imparare a controllarsi>>.
<<Concordo con te mia cara, ma non posso fare molto a riguardo a parte diventare la voce della sua coscienza>>.
<<E ti ascolta?>>.
<<Dipende dalla giornata che ha>>.
<<Quindi tutto il suo carattere si basa sulla giornata che ha?>>.
<<Bizzarro ma vero>> mi indicò la sedia e continuò <<Ti ho già preparato il tè e i cookies, essendo che ieri sera non li hai mangiati>>.
Sorrisi <<Ti ringrazio Wong>>.

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