Invaded by you (Bill Kaulitz fanfiction) #wattys2019

Pain of love

Lilith POV

È giugno, la scuola è quasi finita e gli esami di maturità sono alle porte.
Un mese che sono stata separata da Bill, un mese che non possiamo più vederci come prima.
Andreas sta sempre al mio fianco, tenendomi lontana dal moro... Mi disgusta la sua compagnia. Tante volte ho pensato di scappare, ma sarebbe solo peggiorata la situazione.
Ogni giorno che vedo Bill da lontano il mio cuore perde battiti e mi si stringe un nodo alla gola. Il suo viso è sempre più sciupato, più scavato e i suoi occhi sono vitrei, privi di vita e luce che ero solita vedere.
Mi manca... Mi manca troppo...
Le nozze con il biondino ossigenato, aka Andreas, sono sempre più vicine... Francesco e Barbara diventano sempre più crudeli ogni giorno che passa, idem per Andreas.
Lui mi scopa ogni giorno nei cubicoli della scuola, e Francesco mi violenta subito dopo che torno a casa da scuola e Barbara mi picchia con sempre più violenza.
Nonostante sia quasi estate ho ancora la felpa addosso per coprire i lividi e i tagli sulle braccia.
Andreas mi ha messo al dito l'anello di fidanzamento, ma io non ho mai tolto quello che Bill mi ha regalato tempo fa.
Il biondo non sa il significato di quell'anello... Meglio così.

Oggi Andreas non c'è a scuola, sono sola e finalmente posso rivedere Bill e Tom.
Parcheggio la macchina e tolgo l'anello di Andreas.
Scendo dalla macchina con lo zaino in spalla, la chiudo e vedo i due gemelli. Corro verso di loro, chiamandoli a gran voce.
Bill getta la sua tracolla a terra e mi corre contro. Mi getto tra sue braccia, bramate per così tanto tempo. Sento il suo corpo spigoloso, troppo asciutto, ma non importa in questo momento. Ci stacchiamo leggermente per guardarci negli occhi, è bastato un attimo: le nostre labbra si ricongiungono, la nostra danza ricomincia più travolgente e passionale che mai.
Sento il suo viso umido e il suo respiro affannato. Lo stringo di più a me... Sta piangendo. Le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi, ma le ricaccio indietro.
L: Shh, amore... Calmati... Sono qui... Sono qui...
Lo coccolo, gli accarezzo i capelli corvini e gli sussurro che sono con lui. La campanella della scuola suona, ma io, il moro e il rasta la ignoriamo. Pian piano Bill si calma.
Si stacca leggermente da me, quanto basta per guardarci negli occhi. Le lacrime nere gli rigano le guance troppo asciutte dall'ultima volta che l'ho visto un mese fa, ma nonostante questo lo guardo sempre con gli occhi di sempre, niente e nessuno può farmi cambiare idea su di lui.
Pulisco le lacrime e il trucco colato dai suoi occhi e lui sorride leggermente.
B: Mi sei mancata piccola... Troppo
L: Anche tu amore mio, non sai quanto
Mi sfiora la guancia con una mano tremante e mi tira a se. Le nostre labbra si ricongiungono ancora una volta. Ci stacchiamo e mi volto verso Tom, che è rimasto in religioso silenzio. Ha il viso basso, nascosto dalla visiera del cappellino.
L: Tom...
Si passa velocemente una mano sul viso e lo sento tirare leggermente su col naso e tira su la testa, sorridendo... Sorrido anch'io.
L: Ti ho beccato briccone di un rasta
T: Non ti sfugge mai niente Lily, eh?...
Nego con la testa. Mi stacco dalle braccia di Bill
L: Dai fatti abbracciare, rapper mancato
Ridiamo leggermente tutti e tre e Tom mi abbraccia forte... Ricambio la sua stretta, commossa. Sono felice di essere di nuovo con loro.
Sciogliamo l'abbraccio. Nessuno di noi ha voglia di andare in classe.
B: Ragazzi, io non ho voglia di entrare, non so voi
T: Nemmeno io ne ho voglia
L: No, neanche io
B: Che facciamo?
T: Andiamo a fare un giro per Berlino?
L: Okay, ci sto
T: Anch'io, dai andiamo
Io recupero il mio zaino e la tracolla di Bill, nel frattempo lui apre la sua Audi A5 bianca e si mette al posto di guida. Tom si siede accanto a lui e io dietro di loro. Il moro accende la macchina e, una volta tutti a bordo, parte, uscendo dal parcheggio.
Scherziamo e ridiamo come facevamo prima di tutto questo casino: non è cambiato niente da allora. Sorrido ancora di più a questo pensiero.