Are you the one that I really want?

629 29 7
                                    

Lilith POV

La musica era quasi assordante e tutta la gente ballava ammassata in pista. Io e i ragazzi siamo nel privè a ridere e bere.
Gustav ha già fatto un paio di giri al bar per prendere la birra per tutti. Il rastafariano sta commentando con Georg e il batterista tutte le ragazze del locale. Io e Bill ascoltiamo i loro discorsi idioti e ci ridiamo su come due cretini.
Però ho voglia di un drink così tiro a me Bill e praticamente gli urlo nell'orecchio
L: Bibi vieni con me a prendere un drink?
B: E me lo chiedi pure? Certo che si!
Si alza e mi porge le mani
B: Forza signorina si alzi in piedi
L: Ehi, non sono mica così sbronza da non reggermi in piedi eh? Haha
Però gli afferro entrambe le mani e mi alzo, facendo aiutare.
Bill informa gli altri che andiamo al bancone e loro ci gridano in coro "va bene!".
Bill si fa strada tra la folla tenendomi per mano finché raggiungiamo l'obiettivo.
Lui ordina un Long Island e io un Cosmopolitan, il mio drink preferito.
Dopo cinque minuti ci porgono i bicchieri colmi di alcol e ritorniamo al nostro privè.
Quando lo raggiungiamo ci rendiamo conto che all'appello manca Georg.
B: Raga ma dov'è quell'idiota di Georg?
Tom, ridendo e con una bottiglia di birra gli indica la pista da ballo e lo scorgiamo fare lo stupido con un gruppo di ragazze, a prima vista troppo ubriache per capire chi sia il ragazzo dai capelli castani.
Tom si sta pisciando addosso dal ridere, così come Gustav. Bill fa un facepalm epico e io rido come una scema.
Bill, che è il più sobrio tra tutti noi va a recuperare il bassista mezzo ubriaco praticamente trascinandolo per un polso.
Una volta aver fatto sedere Georg, si accomoda anche il moro e continua a sorseggiarsi il suo Long Island.

Dopo un'ora, tra sigarette e alcol ci ritroviamo tutti e cinque praticamente ubriachi e ci catapultiamo in mezzo alla pista e balliamo -o almeno ci proviamo- in mezzo alla folla.
Bill, nonostante i due Long Island, la birra un paio di Cosmopolitan e un bicchierone di Vodka mi ha sempre tenuto la mano, in modo da non perdermi nella gente.
Tutto girava, le luci stroboscopiche mi confondevano ancora di più e, nonostante più o meno la stessa quantità di alcol nelle vene di Bill, mi reggo ancora in piedi.
Ad un certo punto lanciano una sfida di ballo e a chi avesse indovinato la coreografia della canzone vinceva una bottiglia di Prosecco.
T: Raga hic non facciamoci scappare quella fottuta bottiglia, voglio altro alcol nel sanguee
Tom, da quanto ubriaco è biasca le parole, ma noi non siamo da meno
Ge: Il rasta ha ragione hic dobbiamo vincere quel cazzo di Prosecco
L: Dai ragazzi impegnamoci haha
Mettono la base di Waka Waka di Shakira e praticamente sono io a guidare nelle mosse i ragazzi. Il DJ finalmente annuncia il vincitore
DJ: Molto bene ragazzi, i vincitori sono...-Ci indica- quel gruppo di ragazzi laggiù, congratulazioni ragazzi!
T: Yeeeee! Ce ich l'abbiamo fatta ragazziii

Continuiamo a "ballare" come dei ritardati. I miei occhi si posano su Bill che, nonostante l'alcol, si muove sinuoso a tempo di musica e io faccio lo stesso, muovendo il mio corpo mentre me lo sfioro con le dita. I nostri sguardi si incrociano, ma il suo dopo un po viaggia sul mio corpo, studiandone i movimenti. Chiudo gli occhi e mi lascio completamente andare nelle note della musica. Sento delle mani sfiorarmi i fianchi nudi, che scendono fino al bacino e dettarmi il ritmo da seguire. I dorsi delle mie mani risalgono lentamente il mio corpo, per poi sfiorarmi con essi il viso e le dita si fermano nei capelli per qualche secondo per poi muoversi libere nell'aria.
Le mani sul mio bacino stringono leggermente la presa su di esso e mi tirano contro un corpo che conosco bene. Appoggio le mie mani sulle spalle del moro, lo sfioro e apro gli occhi. Questi si incastonano perfettamente in quei suoi meravigliosi occhi castani circondati di nero e continuiamo a muoverci lentamente l'uno sull'altro.
Le sue mani scivolano sulla mia schiena, provocandomi piacevoli brividi. Il mio battito accelera ad ogni suo movimento.
L'aria tra noi diventa elettrica, frizzante e si può perfettamente percepire una grande attrazione, si può quasi toccare con le dita.
Lui si inumidisce le labbra con la punta della lingua, come se mi stesse urlando "baciami". Rimango incantata da questo suo minimo gesto. Il mio cuore accelera.
Chissene di tutto, fallo! Urla la mia mente, ma mi trattengo.
Quelle quattro parole mi rimombano insistentemente nella testa. Che vadano al diavolo tutti quanti!
Lo afferro per il colletto del chiodo in pelle, lo tiro a me, abbassandolo, e lo bacio.
Al contatto con le sue labbra sento una scarica di adrenalina in tutto il corpo, i miei neuroni, già offuscati dall'alcol, vanno completamente in tilt. La sua lingua traccia i contorni delle mie labbra, chiedendomi l'accesso alla mia bocca e glielo concedo. Le nostre lingue si rincorrono, giocano, danzano freneticamente.
Una sua mano si insidia tra i miei capelli, dietro la nuca, attirandomi di più a sé, e l'altra mi tira sul suo corpo dalla schiena e io gli cingo il collo con entrambe le braccia. La distanza tra noi è stata azzerata, ancora una volta senza alcun tipo di rancore o pentimento.
Nonostante tutto l'alcol che scorre nelle nostre vene, percepisco che questo gesto è stato voluto da entrambi, così che niente e nessuno può separarci.
L'ossigeno comincia a mancare ad entrambi e, lentamente, le nostre labbra si separano, ma gli occhi rimangono chiusi, restando fronte a fronte e con le mani nelle stesse posizioni di pochi secondi fa.
Continuiamo a ballare ma l'uno attaccato all'altra.

Invaded by you  (Bill Kaulitz fanfiction) #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora