10: Incanto

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N.d.T. Scusate ma ero oberata di lavoro (*la coscienza* Ammettilo: hai dormito tutto il pomeriggio, sia oggi che ieri... Sì, okay ç-ç sono anziana, ho bisogno di riposo più di voi baldi giovincelli u.u) Ma ora sono qui, indi per cui: preparatevi al FLUFF più fluffoso del mondo. Munitevi di insulina prima di leggere... Non dite che non vi avevo avvertito.

[Calum]

«Questa è l'ultima partita della stagione, ragazzi!» quasi urlò il coach, facendoci trasalire. «Quindi non dovete che dare il vostro meglio!»

Era ormai una sua tradizione caricarci in questo modo prima della finale. Comunque, una piccola parte di me sapeva che questa sarebbe stata la mia ultima partita con questa squadra. Appena avrei messo in atto il piano di Taylor, il coach mi avrebbe sicuramente buttato fuori dalla squadra.

Ma mi sorpresi a pensare che non m'importava. Non m'importava davvero. Ormai avevo fatto tutto il possibile per quella squadra e in quel momento dovevo fare tutto il possibile per Luke.

«Okay, ragazzi: facciamolo!» urlò Timothy, il capitano della squadra.

Ognuno raggiunse la sua posizione ed io guardai verso le tribune. L'intera scuola era lì, ma io cercavo solo un viso che, fortunatamente, trovai dove doveva stare. Taylor si era seduta accanto a lui e mi stava sorridendo, dandogli di gomito. Lui sembrava davvero infastidito e nervoso ed io sospirai.

L'arbitrò fischiò ed io mi concentrai sul gioco. Dovevo vincere. Mi serviva un modo per attirare l'attenzione su di me, ma non per compiacere il mio ego.

Un goal. Il mio cuore batteva così forte che pensai volesse uscirmi dal petto. Lanciai un'occhiata veloce verso gli spalti e notai che Luke non mi stava guardando.

Sospirai e riportai l'attenzione sulla partita.

2-0 per noi e Luke continuava ad evitare il mio sguardo.

2-1. Merda.

2-2. Forza, Calum... fa' del tuo meglio. Hai un'ottima ragione per vincere.

Misi tutto me stesso nel gioco e all'ultimo secondo, il mio tiro si fermò nella rete avversaria. Il ruggito della folla risuonò potente, la mia squadra stava esultando... e Luke era scomparso dal mio campo visivo. Bene, voleva dire che Taylor si era messa all'opera.

Gli studenti e i genitori si raccolsero attorno alla squadra. Tutti stavano festeggiando ed urlando. All'improvviso una testa bionda che sovrastava le altre apparve. Il mio sorriso si ampliò.

«Hey, guardate chi c'è... il ragazzo di Calum!» Urlò Michael. Lui non sapeva del nostro piano, ma ci aveva inconsapevolmente aiutati.

Tutti scoppiarono a ridere, tranne Luke ed io, che stavamo arrossendo fino alle orecchie.

All'improvviso, la folla si aprì, spostandosi leggermente alla mia sinistra. Taylor corse verso di me e mi porse un microfono. Mi fece l'occhiolino prima di tirar via Michael, sussurrandogli qualcosa all'orecchio. D'un tratto la folla attorno a noi sembrò un po' meno soffocante. Erano ancora attorno a noi ma finalmente riuscivo a muovermi ed a respirare. Avete presente quei cerchi che si formavano attorno ai lottatori? Abbastanza vicini per godersi lo spettacolo ma abbastanza lontani da non essere colpiti? Ecco, sembrava un po' la stessa situazione. Le luci che illuminavano l'intero campo, si offuscarono, concentrandosi sul centro del cerchio dove stavamo io e Luke, a due metri l'uno dall'altro.

Mi schiarii la gola. Luke provò a svignarsela ma Taylor glielo impedì spingendolo di nuovo al suo posto e sorridendgoli rassicurante. La gente attorno a noi mormorava, chiedendosi cosa stesse per accadere.

Prove you Wrong // Cake AU [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora