[Calum]
«Ma è vero che stai con Luke Hemmings?»
Sbuffai sonoramente. Era più o meno la ventesima volta che me lo chiedevano da quella mattina e, francamente, ero stanco di rispondere. Con un sospiro mi voltai verso la persona che mi aveva posto quella domanda e mi trovai davanti una ragazza molto alta con degli occhiali che stava in classe con me a storia. Non le avevo mai parlato e nemmeno sapevo il suo nome, ma ero abbastanza sicuro di averla vista alla partita il giorno prima e la cosa mi confuse.
«Nah, gli ho solo chiesto di diventare il mio ragazzo e lui ha accettato. Ma non stiamo insieme o cose simili.» scrollai le spalle e poi roteai gli occhi. Aveva un'espressione assente, evidentemente non aveva colto il sarcasmo nelle mie parole. «Sì, io e Luke stiamo insieme.»
Io e Luke stiamo insieme. Ogni volta che lo ripetevo, sentivo le farfalle nello stomaco e non stavo scherzando. Era meraviglioso.
Ma la ragazza di fronte a me non sembrava pensarla allo stesso modo. I suoi occhi si spalancarono e lei si mosse impercettibilmente verso di me. «Non pensavo fossi... gay.»
Pronunciò la parola "gay" come se fosse la più brutta parola mai uscita dalle sue labbra. E, in più, l'espressione che si formò sul suo volto non fece che confermare i miei sospetti. Sospirai. «Non sono gay, gioco in tutte e due le squadre.»
«Questo è contronatura.» scosse la testa lei. «È peccato.»
«Per l'amor del cielo.» grugnii esasperato, sfregandomi le tempie. «Vestirsi come te dovrebbe essere considerato peccato. E la tua faccia sembra abbastanza contronatura con tutto il maledetto trucco che ci hai messo. Ma non mi vedi mica stronzeggiare in giro per questo, no?»
«Truccarsi è una cosa, stare con qualcuno dello stesso sesso è un'altra.» insisté lei.
«Uff, fai a tutti un grande favore e metti le tue stupide opinioni dove non batte il sole.» sbottai prima di andarmene. Non ero davvero nella condizione di mettermi a litigare con qualcuno come lei.
A pranzo raggiunsi Luke al suo tavolo. Volevo rimanere solo con lui ma, ovviamente, era pressoché impossibile. Luke mi sembrò abbastanza a disagio ed io volevo rassicurarlo, ma forse ero troppo impegnato a parlare con gli altri per realizzare che mi era rimasto poco tempo, così quando mi avvicinai accanto a lui, la campanella suonò e lui sparì. Dopo pranzo sembrò come se Luke stesse cercando di ignorarmi il più possibile.
Lo aspettai perfino all'uscita una volta finite le lezioni fino a che non mi accorsi di essere l'unico studente rimasto. Chiesi a tutti se l'avevano visto, senza successo. Alla fine decisi di incamminarmi verso casa da solo. Presi il telefono serando di trovare un suo messaggio, ma niente. Per caso si era dissolto nel nulla?
Scrissi velocemente "Dove sei sparito? xx" e glielo inviai, tenendo il telefono in mano per tutto il tragitto verso casa mia, in caso mi avesse risposto. Se ve lo state chiedendo, non lo fece.
Taylor se ne stava seduta in soggiorno, giocando ad "X-Men". Mi guardò appena quando le passai accanto, ma mi lanciò una strana occhiata quando mi accomodai sul divano dietro di lei. La guardai giocare per un po', controllando il telefono ogni due secondi con ansia, prima di iniziare a parlare. «Hai notizie di Luke?»
Sobbalzò sorpresa, voltandosi per lanciarmi un'occhiata arrabbiata prima di tornare a giocare. «No, non ne so niente. Ma non è il tuo ragazzo?»
«Sì, ma è il tuo migliore amico.» sbuffai. «Non hai proprio sue notizie?»
«No,» rispose senza staccare gli occhi dallo schermo nemmeno per un minuto. «Perché?»
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Prove you Wrong // Cake AU [Traduzione]
Fanfiction“Sei la stella della squadra di calcio ed io sono solo una nullità. Hai una reputazione da mantenere ed a me non importa della mia. Ha perfettamente senso il tuo tentativo di far ricadere tutta la colpa su di me per quanto è successo. Ma non ho inte...