influenza?

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Il pomeriggio portai Sophia dal dentista, eravamo piuttosto silenziose,anzi lei lo era. Forse aveva paura del dentista, ma non le doveva fare nulla di grave, solo guardare i suoi denti. Mi sentivo a disagio e mi faceva male la pancia stando così in silenzio e seduta su quella sedia rossa di plastica, c'era un odore strano,stranissimo, sapeva di guanti di plastica e di qualche altro odore che si sente sempre dai dentisti, mi dava il voltastomaco. Mi voltai a destra e sinistra per vedere se c'era qualcuno,ma a quanto pare eravamo solo io e mia sorella. Aveva un vestitino che le aveva comprato Katy, aveva i fiorellini, le calze lunghe e bianche, con le scarpine dello stesso colore. I capelli raccolti in una treccia e i suoi occhi che guardavano da tutte le parti "Sophia, non esser-.."

"Sssh!" disse Sophia interrompendomi, non mi stava guardando. "Sophia che hai?" chiesi irritata "Niente." disse senza guardarmi, stava vedendo la porta del dentista mentre io le guardavo la treccia "Se non hai niente,perché non mi guardi?" le chiesi ma non ricevetti una risposta, solo piccoli lamenti come se mi vollesse dire che la dovevo lasciare in pace. E se papà le aveva detto qualcosa? E se ci avesse sentito sta mattina? Non me lo perdonerei mai. La stanza colorata risaltava lo sguardo di Sophia, il pavimento era spugnoso e colorato, giochi erano ovunque,sparsi a terra e da molte altre parti,in quanto ai muri, c'erano dei disegnini della Disney colorati e ben mantenuti, mi chiedevo:quando un bambino ci avrebbe scarabocchiato sopra a quei disegni?

"Si può sapere che hai?" le chiesi quasi terrorizzata "Tu vuoi al mio fidanzato." disse seria senza guardarmi, aveva spostato solo lo sguardo verso un giocattolo che le era davanti "Mi piace il tuo ragazzo?" chiesi e sentii una fitta alla pancia, mannaggia a me e quando non faccio colazione!

"Micheal." disse con le braccia conserte e lo sguardo rivolto a me "Micheal?" ripetei guardandola addolorata dal mal di pancia, sentivo il vomito salire e dovevo trovare qualcosa da mangiare "Non fare la scema, non devi starci più con lui." disse e la porta si aprì facendo uscire un signore con sua figlia con un leccalecca rosso "Ah, ben arrivate! Entrate su" disse il dentista entrando nel suo studio "Andiamo Sophy." dissi alzandomi e prendendole,delicatamente,la mano e portarla dentro "Allungati lì." disse a Sophia indicandole una sedia lunga con tanti aggeggi intorno, una di quelle che si trova dai dentisti "Jen, mi rimani vicino?" chiese stringendomi la mano "Okay." dissi con sorrisino e rimanendo al suo fianco "Bene, vediamo questi dentini, fai AAAH!" disse il dentista sedendosi su una sedia con un aggeggio lungo e schiacciato "AAAH!" fece Sophia e il dentista iniziò a vedere tutti i denti. Io in confronto a Sophia ho avuto molte carie e ho sentito dolori alluccinanti!

"Bene è tutto okay, non ha nessuna carie e niente.." mi disse sorridendomi e togliendosi i guanti "Puoi scendere da lì, tieni questa caramella per quanto sei stata brava e non hai pianto." continuò a dire il dentista sedendosi dietro la sua scrivania "Allora.. il prossimo appuntamente lo faremo il diciassette alle sei e mezza,va bene?" mi chiese guardando sia me che Sophia, sentivo la nausea e stavo morendo lì,davanti al dottore "Sì" disse sorridente Sophia e io annuii "Bene, allora al diciassette." disse alzandosi dalla sedia e stringendomi la mano "Va bene, arrivederci." dissi mentre prendevo la mano di Sophia per uscire di lì. "Bleah, caramelle senza zucchero!" disse Sophia buttando la caramella per terra "Vuoi un gelato?" chiesi mentre camminavamo per la città, lei stava guardando le vetrine e io guardavo infondo alla strada "Voglio quello!" disse Sophia fermandosi davanti a una vetrina di dolci non americani. Mi voltai per vedere e si era fermata davanti al negozio di Benito. Era un negozio Italiano che faceva dolci spettacolari,ma non solo dolci, anche pane, pizza e focacce, le adoravo. Entrammo e mia sorella scelse una zeppola farcita di crema, io,invece,un pezzo di pizza alla margherita, ci sedemmo al tavolino e iniziammo a mangiare "Da quanto tempo ti piace Micheal?" chiesi a Sophia per dialogare un po' "Tu e papà non farete pace,vero?" disse cambiando ragionamento, mi dava fastidio quando faceva così,era un difetto che aveva preso da papà. Appoggiai la pizza sul piattino di plastica che avevo preso e mi pulii le labbra "Credo proprio di no." risposi guardando in basso,rialzai lo sguardo e trovai una Sophia neutra, che continuava a mangiare e a sporcarsi "Mi mancano quelle volte che andavamo a dormire nel lettone insieme a mamma e papà." disse mentre le colava la crema sul vestitino "Sophy, il vestito!" dissi scocciata alzandomi e pulendole il vestito con un fazzoletto "Oh,ma guardate chi c è!" disse una voce familiare e irritabile "Ciao Luke." dissi guardandolo mentre Sophia guardava Luke e Isabel che si abbracciavano "Tutto okay? Dov è il tuo fidanzatino?" mi chiese come se gli importasse qualcosa, era diventato irritante, non capivo neanche il perché! Prima era simpatico e docile, ora invece antipatico e menefreghista. "A casa." dissi e presi il mio cellulare inviado un messaggio a Micheal, doveva venire qui, assolutamente, non volevo rimanere da sola con mia sorella insieme a loro due "Che fai?Invii un messaggio al tuo fidanzatino per vedere dov'é?" disse la voce irritante di Isabel, la guardai e iniziai a immaginarla KO appiccicata al terreno incapace di alzarsi "No, sto inviando un messaggio a mio padre." mentii inviando il messaggio a Micheal(*C è Luke qui,mi sta alterando e ci sono anche mia sorella e Isabel, se non vieni,Luke e Isabel, fanno una brutta fine. Mi trovo davanti al negozio di Benito.*). Sentii un'altra fitta alla pancia e il vomito salire, cos'avevo? Mi sentivo male. "Beh,noi dobbiamo andare, ci si vede.." disse Luke facendo sbattere la spalla di Isabel contro la mia. Mi risedetti addolorata e guardai Sophia ancora sporca,sbuffai e mi avvicinai per pulirla.

Guardai la strada mentre delle macchine si fermavano o sfrecciavano come ferrari. Una macchina si fermò davanti a noi, un ragazzo dai capelli verdi uscì dalla macchina e occhiali da sole "Micheal!" esclamai e mi avvicinai "Dov è? Dov è?" disse infuriato guardandosi a destra e sinistra "Se ne sono andati." dissi prendendo la sua attenzione, i suoi occhi si addolcirono e mi strinse a lui forte "Per fortuna,pensavo ti avessero fatto del male." disse accarezzandomi la testa "Hey, siamo in un posto pubblico, non credo che l'avrebbero fatto!" esclamai staccandomi dal suo petto e avvicinandomi al tavolino dove avevo rimasto Sophia mangiare la sua zeppola con la crema.

"Hey piccola!" le disse Micheal sedendosi accanto a lei facendola arrossire "Ciao.." disse sotto voce mentre si puliva la bocca sporca. Rimanemmo davanti al negozio di Benito a scherzare e a parlare, oltre alle risate e il resto sentivo il mio stomaco che sbatteva contro il fegato e tutti gli altri organi, un'acido in bocca si fece strada da farmi sentire male, diventai pallida e delle occhiaie nere si fecero sotto gli occhi e iniziai a sentire freddo "Tesoro cos'hai?" mi chiese preoccupato Micheal fermandosi di fare il solletico a Sophia "Niente,non preoccuparti,sono solo stanca." dissi senza fargli sospettare nulla, non volevo che si preoccupasse per me, sarà un colpo d'aria. "Meglio andare a casa." dissi appena vidi Sophia sbadigliare tra le braccia di Micheal "Okay." disse stringendo Sophia per prenderla in braccio e portarla nel seggiolino, accese la macchina e mi sedetti nel posto del passeggero mantenendomi la pancia tra le braccia. Iniziò a girarmi la testa e a sentire la nausea,una di quelle che si ha quando si prende la gastrointerite, ma cosa potevo aver ingerito per essermi presa la gastrointerite?

"La porto io." disse Micheal riferendosi a Sophia mentre eravamo davanti casa. Aprii la porta e feci entrare Micheal, appena sentii l'odore di casa mia rigettai a terra tutto quello che avevo mangiato davanti al negozio di Benito, Micheal si voltò e rimase perplesso "Jen!" esclamò mentre rigurgitavo davanti alla porta di casa. Gli feci segno di andare avanti e lui annuì salendo per le scale mentre respiravo pensantemente, la gola iniziò a bruciarmi e mi piegai a terra dal continuo dolore di pancia "Andiamo a dormire."mi disse Micheal portandomi in salotto e facendomi dormire sulle sue gambe mentre lui si appoggiava sullo schienale del divano respirando goffamente e russando delicatamente.

SPAZIO A ME:
Saaalve gente:3
sexy non trovate?
scusatemi per il ritardo. Spero vi sia piaciuto il capitolo e prometto di aggiornare più spesso❤

Innamorata del mio migliore amico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora