Capitolo 2

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Avevano un quarto d'ora di ritardo, quando sali' il primo scalino del pullman notò che erano tutti nervosi autista, professori e compagni di classe.

Nonostante aveva gli occhi infuocati di tutti puntati addosso era abbastanza rilassata. Aveva sempre pensato che farsi prendere dall'agitazione non comportava mai a nulla di buono. Calma e Distacco erano le armi che usava sempre in questo tipo di situazioni.

Il professor Lupoli, il suo insegnante, in piedi affianco all'autista, con le braccia conserte era pronto a lanciare la sua frecciatina.

''Signorina Cirilli, la ringraziamo per averci degnato della sua presenza.'' sbotto' con la soddisfazione di qualcuno che sa, o meglio crede, di aver trovato una frase ad effetto.

''Di nulla prof, di nulla'' rispose con espressione snob ed importante.

''Non sto scherzando. Lei é l' unica persona che riesce ad arrivare in ritardo persino alla gita.'' aggiunse, mentre riportava su' gli occhiali da vista rotondi.

''Che ci vuole fare prof, sono unica.' affermò la bambina facendo spallucce.

''Prenda posto'' balbettò deluso, avrebbe voluto disintegrarla se solo avrebbe potuto.

Anna si voltò per scorgere qualche posto libero, mirò ai posti in fondo. I suoi compagni erano seduti tutti nelle prime file merito del professore, il quale aveva intenzione di spiegare per tutto il viaggio e per il suo egocentrismo aveva necessità di essere seguito dagli allievi.

'Ti prego fa che ho preso gli auricolari, ti prego non ho voglia di morire di noia ascoltando questo bradipo.'

Si sedette negli ultimi posti dietro i suoi compagni, da sola, non aveva nemmeno voglia di stare a sentire loro. E quando scoprì che le sue preghiere erano state ascoltate e nello taschino dello zaino aveva gli auricolari li indossò e ascoltando Counting Star dei One Republic entrò nel suo mondo.

To be continued-

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