Jungkook e Rosé sono sempre stati amici, fin dalla loro tenera età.
Un piccolo gesto li aveva resi inseparabili, così inseparabili che, nonostante la loro diversità caratteriale, facevano praticamente tutto insieme.
Solo uno era il problema che avre...
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Dopo discorsi vari, risate e battutine, finalmente Yuri mi portò a casa, dandomi il tempo di prepararmi per la serata che ci aspettava insieme.
Ero felice di aver passato il pomeriggio con lui, mi aveva aiutata a distrarmi e mi ero trovata benissimo. Ero riuscita a ridere e ad aprirmi con lui, cosa che non mi capitava mai con una persona che non conoscevo. Mi piaceva quel ragazzo, mi faceva bene e non me lo sarei fatta scappare per nessun motivo al mondo.
"Allora ci vediamo dopo"
Annuii e sorrisi dopo che mi lasciò un dolce bacio sulla guancia, lasciandomi sotto casa. Salii le scale ed entrai nel mio appartamento, trovandomi davanti una persona che in realtà non volevo proprio vedere.
"Devo proprio cambiare la combinazione della mia porta"
Jungkook venne lentamente verso di me e si fermò esattamente dove ero ferma io. Non alzai nemmeno lo sguardo verso il suo, semplicemente eravamo lì, fermi l'uno davanti all'altro.
"Rosé.."
Non risposi nemmeno, non mi sarei fatta abbindolare in quel modo.
"Rosé guardami.. per favore.."
Alzai lo sguardo verso il suo e incrociai i suoi grandi occhi marroni da cerbiatto.
"Cosa ci fai qui Jungkook?"
Ero così furiosa che la rabbia aveva sovrastato la debolezza che provavo ogni volta che guardavo quei suoi occhi tanto belli quanto letali. Ero proprio arrabbiata e sta volta non l'avrebbe passata liscia con un semplice "mi dispiace". Non ero il suo stupido burattino.
"Ho fatto una cazzata, lo so"
Indietreggiai di un passo, considerando che la distanza tra noi mi stava facendo sentire un po' oppressa e non riuscivo a guardarlo bene in faccia.
"Si l'hai fatta Jungkook"
"Non so cosa mi sia preso in questi ultimi giorni, l'ultima cosa che volevo era litigare con te"
"Ma l'hai fatto, e hai ferito i miei sentimenti davanti a tutti!"
Il mio tono si stava facendo molto più serio, forse perché davvero mi faceva male il cuore per quello che aveva detto.
"Ro-"
"Non ho finito"
Lo interruppi e decisi di dirgli tutto quello che pensavo, ero stanca di tenermi le cose per me e starci male da sola.
"Sai quante cazzo di volte le tue oche spasimanti mi hanno minacciata? La cosa va avanti da anni, ma ho sempre ignorato il tutto, mettendo al primo cavolo di posto la nostra amicizia, perché eri la persona più importante per me quindi quelle ragazze non mi importavano minimamente! Questa volta è stato molto peggio, e non perché mi hanno riempita di schifo o perché mi hanno umiliata davanti a tutti, che è stato orrendo tra parentesi, ma perché tu, che avresti dovuto essere il mio migliore amico, non sei nemmeno venuto a cercarmi, a pranzo l'unica cosa che hai fatto è stata continuare a mettermi in imbarazzo e ferire i miei sentimenti dicendo quelle cose, sai quanto sono stata male? No, perché ti importa solo di te stesso e delle galline che ti porti in quei cazzo di-"
