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(piango! vi prego leggete anche la parte dei ringraziamenti finale, nel prossimo "capitolo", ve ne sarei super grata come sempre)

Erano passati cinque anni dal giorno in cui Jungkook mi aveva fatto quella proposta super romantica nel mio appartamento, dopo essersi praticamente dichiarato di fronte ai miei genitori

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Erano passati cinque anni dal giorno in cui Jungkook mi aveva fatto quella proposta super romantica nel mio appartamento, dopo essersi praticamente dichiarato di fronte ai miei genitori.

Nel frattempo erano successe così tante cose che descriverle non avrebbe nemmeno reso l'idea.
Ovviamente entrambi ci eravamo finalmente laureati, avevamo terminato i nostri studi, anche nonostante tutte le nostre assenze, e lo stesso valeva per i ragazzi.
Jin aveva aperto un mega ristorante che gestiva al meglio con l'aiuto di Nam.
Yoongi e Hoseok avevano iniziato un'attività in proprio, che dopo tutto questo tempo non avevo nemmeno capito di cosa si occupassero, ma ovviamente finchè ne erano felici loro, certamente lo ero pure io.
Jimin si fidanzò con una ragazza tanto bella quanto gentile, a volte facevamo delle uscite a quattro, il che rendeva il tutto ancora più divertente.
Era praticamente la mia unica amica femmina, e mi rendeva davvero felice averne una considerando che per tutta la mia vita avevo sempre avuto al mio fianco solo i sette ragazzi.
Non che mi avessero mai fatto mancare nulla, ma comunque era una cosa diversa.
Tae invece lavorava con Jungkook, entrambi per il padre di Kookie, a cui si era avvicinato molto dopo aver finito gli studi.
Entrambi erano stati promossi e gestivano un settore a testa in una delle aziende più importanti del paese.
Io invece, strano ma vero, avevo iniziato a lavorare come insegnante di ballo.
Ma non una comune insegnante di ballo in qualche scuola o in qualche accademia strana.
Mi ero resa conto che adoravo passare del tempo con i ragazzini più "problematici" diciamo, quindi, mi proposi come insegnante di ballo per persone disabili.
Era un lavoro splendido, adoravo come il centro trattasse quei bambini e quelle bambine come persone normali, anche perché a mio parere, lo erano eccome.
Mi divertivo tantissimo, e, quando Jungkook aveva del tempo libero, veniva a farci visita, portando una palla da basket e giocando un po' con loro.
Il centro ne erano felice, i bambini e i loro genitori amavano vedere i figli sorridere e io adoravo vedere sorridere l'uomo che amavo, quindi era una vittoria per tutti.
Mi ero resa conto di quanto Jungkook fosse bravo con i bambini e di quanto io amassi vederlo così affettuoso e spensierato, di quanto amassi lui come persona e di quanto lo volessi sempre di più nella mia vita.

Tornando al discorso della proposta, ovviamente tornammo a parlarne recentemente e finimmo per organizzare tutto e per decidere pure la data del matrimonio.
E senza che me ne rendessi minimamente conto, era pure arrivata così in fretta che nemmeno ci credevo.

La sera prima avevamo organizzato i nostri rispettivi addii al celibato e al nubilato.
Yeri, la ragazza di Jimin, aveva invitato delle sue amiche molto carine, che mi avevano fatta sentire davvero apprezzata, e organizzarono una piccola festicciola, ovviamente con spogliarello ed alcool inclusi.
Mi ero divertita da morire, nonostante Jungkook mi continuasse a chiamare da ubriaco fradicio per dirmi quanto gli mancavo e quanto mi amava.
Era finita con il fatto che Lisa, una delle ragazze, aveva dovuto ritirarmi il telefono per far si che il mio futuro marito smettesse di contattarmi.

Best Friends Forever  (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora