da quella sera hea e mark si conobbero di più poiché passavano ogni crepuscolo insieme a parlare e a discutere di argomenti soliti e non.
lui le raccontò del suo lungo viaggio da vancouver, in canada, fino a seoul. parlò del fatto che i suoi genitori erano estremamente contrari a far trasferire il figlio quando era ancora minorenne e che si rassicurarono solo quando scoprirono di avere un lontano parente che si sarebbe potuto occupare del loro figlio. ovviamente fu così ma il ragazzo bramava l'indipendenza, quindi si trasferì da solo in quell'economico appartamento di seoul, nello stesso quartiere di hea.
mark era quindi maggiorenne da poco ma frequentava ancora il quarto anno. era stato bocciato per via della sua poca conoscenza della lingua coreana e quindi dovette ripetere l'anno.
hea, da quando iniziò a passare più tempo con il ragazzo, si aprì anche socialmente. ora aveva legato di più con i suoi compagni di classe e veniva invitata ad uscire più spesso.
questo perché mark era stato l'unico a farla sfogare e a tirarle fuori quei pensieri che si teneva per sè ogni giorno.
hea, difatti, aveva solo bisogno di quella spinta che nessuno aveva mai saputo darle.
ora i due erano seduti su quella stessa panchina e stavano parlando da una bella mezz'ora.
« hea. » disse il ragazzo interrompendola dal suo parlare a ruota libera.
la ragazza si fermò e con sguardo interrogativo si girò verso di lui, lasciando stare il sole che tramontava per un attimo.
« possiamo smetterla di fare questo? »
« questo cosa? » disse la ragazza aprendo ancora di più gli occhi.
« parlare delle stesse cose alla stessa ora, senza nessun effettivo scopo » finì mark scocciato.
ovviamente al ragazzo piaceva stare in compagnia della ragazza, ma odiava la monotonia. e quella situazione lo era.
« mark, non so. cosa vorresti fare invece?» chiese hea un po' offesa.
eppure la ragazza aveva realizzato che effettivamente parlavano delle stesse cose e che mentre prima si rifugiava in quel luogo perché era sola e si porgeva domande esistenziali, ora era in compagnia di un ragazzo e aveva dato risposte a quelle domande.
mark aveva quindi ragione, era tutto solo un peso. i giorni iniziavano a essere freddi e stare lì per due ore era anche uno strazio.
perché continuare allora?
perché lo stavano ancora facendo dopo due settimane o più?« senti hea » continuò il ragazzo, richiamando l'attenzione dell'interessata.
« e se uscissimo insieme? »
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𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒇 ;; mark lee
Fanfictiondove hea è poco esperta in amore, mentre mark lo è fin troppo. #1 in mark #1 in marklee /trigger warning /lowercase intended ©miskrt„2020