8. time

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era un freddo giorno di gennaio ed hea quella sera sarebbe andata alla festa d'inverno organizzata dalla sua scuola.

dopo quello che aveva visto su mark la settimana prima, aveva intenzione di non andare alla festa, per non incontrarlo, ma una ragazza, che da poco era diventata sua amica, la convinse ad andare.

hea era ancora sotto pressione. in quelle due settimane di astinenza dal ragazzo capì che quest'ultimo non era un semplice amico per lei, anzi scoprì che provava dei sentimenti belli e grossi quando in qualunque canzone sentiva, in qualunque poesia leggeva e in qualunque quadro ammirava,
trovava dei pezzi di lui.

ed era per questo che ogni giorno le mancava il sorriso, perché i rimorsi si facevano grande spazio nella sua piccola anima.

stessa cosa valeva per mark, che proprio in questo momento la stava guardando da lontano, mentre si sedeva da sola al bancone a bere qualcosa.

« dai, vai da lei. è lei che ami, io sono solo un passatempo, no? » gli disse una ragazza, la stessa che mark si portava a casa ogni sera da più di una settimana.

dopo poco infatti, hea si ritrovò in un'inaspettata discussione con il ragazzo che tanto le mancava.

« anche io ci penso ancora, ma la cosa che mi urta il sistema nervoso è che non hai minimamente provato a fermare yuta » rispose il ragazzo riproponendo la questione, ma per chiarirla questa volta.

« in quel momento ero molto presa da lui e poi - disse la ragazza buttando giù l'ultimo sorso del suo bicchiere - premetto che mi hanno sempre preso in giro per questo, ma non ho mai baciato un ragazzo »

mark ebbe un momento di stupore che lo portò a distogliere lo sguardo, ma dopo alcuni attimi si intenerì ancora di più al pensiero della purezza di hea.
in questo momento guardava per terra e sorrideva come un ebete, pensando:

" non sono proprio il tipo per una pura come lei allora. "

« che fai ora, riderai di me? » sussurrò la ragazza con una mano sulla fronte.

mark riprese a guardarla e si fermò ad ammirare ogni suo piccolo dettaglio, dalle sue labbra rosa al suo piccolo naso e poi, guardandola saldamente negli occhi, gli appoggiò la mano sulla spalla.

« ogni cosa ha il suo tempo, hea ».

devi solo aspettare un altro po'.

𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒇 ;; mark leeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora