"No diavolo" impreco.
"Cosa succede sorellona?" Chiede la mia sorellina seduta nei sedili posteriori dell'auto
"Niente di cui preoccuparsi" cerco di calmarla "sicura?" mi gurada con sguardo incerto.
"Mmh...si" dico più a me stessa che a lei
"Vado a controllare fuori, tu rimani qui e copriti bene" dico scendendo dalla macchina, non prima di aver indossato un cappello di lana.
È da questa mattina che non smette di nevicare, sicuramente una delle ruote sarà rimasta bloccata a causa di quest'ultima.
Controllo le ruote anteriori e nessuna delle due sembra avere problemi, poi controllo quelle inferiori e bingo.
C'è un mucchio di neve che intralcia il movimento della ruota e di conseguenza di tutta macchina.Guardo attraverso un finestrino appannato mia sorella che mi sorride e mi saluta con un cenno di mano, io ricambio con un sorriso un po' forzato.
Prendo la pala posta nel bagagliaio e inizio a togliere la neve ma con scarsi risultati data la mia tremarella e il mio respiro accelerato.Non voglio ammetterlo ma, ho paura e anche tanta. Dato dal fatto che stanno girando voci su un certo killer che si nasconde nei boschi.
Dopo poco senti uno scricchiolio.
Era un animale...
Data la paura il battito continuava ad accelerare, si sentirono altri rumori, che sembravano dei passi umani, mi girai nel verso dove si sentirono i rumori e vidi una sagoma di un uomo.
Data la paura inciampai e caddi nella neve sporcandomi i vestiti, in fretta e furia rientrai in macchina e cercai di infilare le chiavi ma con scarsi risultati data dalla forte tremarella, mia sorella mi guardò con occhi sgranati.
"Sorellona cosa sta succedendo?". mi chiede tranquillamente.
"non era niente, era solo un animale che mi aveva spaventato tranquilla" cercai di tranquillizzarla
Era un animale... era un animale... era un animal-... era un uomo.
Nel viaggio
"Martina, a cosa pensi?" chiese mia sorella sorridendo,
"oh, niente, penso a come sei bella" finsi, facendo finta di non preoccuparmi, per ovviamente non far preoccupare anch'essa.
"oh, ok" disse ritornando a giocare con le bambole.
"Sei felice che andiamo a pallavolo?" dissi sorridendogli, e guardando dallo specchietto retrovisore.
"Si!, lo sai che a me piace molto" disse alzando le mani al cielo.
"che sei bella" dissi sorridendo a quel gesto che aveva fatto poco fa.
In palestra
Andai nello spogliatoio ad aiutare Karen a vestirsi, gli feci una codina e infine gli misi le scarpe.
"Fatto!" dissi, vedendola che si specchiava davanti ad uno specchio come una modella.
"grazie per avermi aiutato" mi disse sorridendo.
"prego amore mio" sorrisi anche io, e subito dopo andammo, lei si mise al centro del campo, mentre io me ne stavo davanti all'entrata, ma subito dopo mi ritornò quella visione. Odio il contatto, visto che ne rimasi traumatizzata.
Flashback
Ero piccola, avevo si o no 5 o 6 anni, ero andata a fare un giro nel centro commerciale insieme a mia madre e mio padre, subito dopo, mi persi, non riuscivo più a trovarli, mi avvicinai ad una persona che sembrava mio pare, ma, non lo era.
"P-papà, perché mi hai lasciata da s-sola?" dissi singhiozzando, l'uomo, si girò e appena mi vide sul suo volto uscì un ghigno.
"Piccolina, ti sei persa?" disse maliziosamente,
"N-no, i miei sono qui f-fuori" mentì al uomo cercando di asciugarmi le lacrime.
Subito mi prese, lasciandomi dei lividi su i polsi
"MAMMA!, PAPA' AIUTO!" urlai piangendo
"STAI ZITTA!" Urlò l'uomo stringendomi di più a lui, mentre correva, facendomi male alla pancia.
Ma ad un certo punto, ci furono delle guardie e finalmente mi aiutarono, con il male da tutte le parti, accanto alle guardie c'erano mio padre e mia madre, che vennero subito verso me a soccorrermi.
Ritornai alla normalità, e continuai a vedere Karen allenarsi, poi, si fece buio, c'era un blackout.
Sentì un vento freddo alle mie spalle, come se qualcuno fosse uscito, o meglio entrato.
Sentì dei passi dietro di me, quindi cercai di farmi spazio per non creare problemi, visto che non si vedeva nulla.
Subito dopo sentì dei respiri che venivano verso di me e che si facevano sempre più densi. Sentì qualcuno dietro di me, e subito dopo una mano mi coprì la bocca, e mi bloccò le mani, non riuscivo a dire nulla, mi cercai di muovere ma con scarsi risultati.
Iniziai a piangere, non volevo che accadeva di nuovo, cercai di mordere la mano, ma ovviamente nulla, ormai mi aveva presa, era giunta la mia ora?.
"Lasciala stare" disse un'altra voce arrabbiata, l'ho sentita da qualche parte, ma non ricordo dove.
L'uomo, mi lascio subito dopo che quel ragazzo gli diede un pugno allo stomaco, cacciò un po' di sangue e poi gli arrivò un altro e ancora un altro.
Il tizio mi lasciò, mi inginocchiai, per il dolore che sentivo a i polsi, si sentì la porta aprirsi e subito dopo si richiuse.
Il ragazzo che mi salvò, arrivò da me e si inginocchiò, "Martina stai bene?" mi disse il ragazzo, come mai conosceva il mio nome?.
Appena dissi questa domanda tra me, ritornò la luce, e così potevo vedere chi mi stava davanti.
"H-HOSEOK?!" dissi felicissima, era il mio migliore amico, lui è un po' più grande di me, ma mi conosce da quando sono nata, visto che sua madre e mia sono migliori amiche.
"Martina! sapevo che eri tu, ti ho vista dalla telecamera, visto che dovevo vedere che aveva fatto scattare il contatore, e indovina un po' è stato quello che ti voleva rapire." disse stringendo i pugni
"Ma non hai visto che aspetto ha?" dissi stringendomi i polsi per il dolore.
"no, mi dispiace" disse accarezzandomi una guancia,
"Tranquillo, vuoi venire a cena da noi?" gli chiesi facendogli un sorriso."Oh, si va bene" rispose ricambiandomi il sorriso
"yes!, Thanks" dissi ancora sorridendogli. M alzai e andai a vedere se a Karen gli fosse successo qualcosa, ma nulla, era lì e stava continuando a giocare.A casa
Hoseok, è stato accolto con un atmosfera fantastica. Ormai è come un fratello maggiore, o come un figlio
"Hoseok, puoi anche dormire qui" disse mia madre sorridendo,
"Oh, grazie mille, certo" disse sorridendo,"Yeeeee, il mio fratellone migliore rimane a dormire qui" disse Karen con gli occhi pieni di gioia
"Ah, grazie eh" feci finta di offendermi, ma lei venne da me e saltò addosso a me per darmi un caloroso abbraccio.
"ruffiana" gli dissi facendo la linguaccia. Tutti si misero a ridere"Hoseok e il mio fratellone migliore, mentre tu sei la mia sorellona super speciale" disse dandomi un bacio sulla guancia
"amore mio ti amo." dissi dandogli un bacio a stampo sulle sue labbra.Ci mettemmo a letto, Karen dormiva accanto a me, che ero in mezzo, accanto a Hoseok, decisione fatta da Karen.
"Hoseok" sussurrai per chiamarlo, e subito si svegliò e si girò verso di me.
"Dimmi Marti" sussurrò anche lui,"Non riesco a dormire" abbassai la testa per l'imbarazzo.
"Dai, veni qui" allargò le braccia e io mi ci fiondai, dopo un po' grazie al suo calore, mi addormentai.Fine capitolo, spero vi sia piaciuto il primo capitolo di questa storia, se si lasciate una stellina.
Ciao da Marti💜
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🖤Stalker//Kim Taehyung🖤🔞
Gizem / Gerilim[COMPLETA] Dove, Martina viene rapita da Kim Taehyung e Park Jimin, i suoi stalker, che da sempre la perseguitavano e l'amavano.