La Città di Vetro.

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~Questo racconto è ambientato nel 2013, Emma e Julian hanno 18 anni.~

Emma era seduta al bancone di un piccolo bar di Alicante mentre aspettava Julian e un'altro ragazzo che avevano conosciuto il giorno prima nella Piazza dell'Angelo. Quella settimana suo zio Jem e lei, che aveva compiuto due settimane prima 18 anni, erano stati convocati nella Città di Vetro per una riunione del Conclave. La ragazza aveva passato le ore libere della settimana in esplorazione con Julian e il resto dei fratelli Blackthorn, avevano visitato il lago Lynn, la foresta di Brocelind e altre zone intorno alla patria dei Cacciatori. Era stata la settimana migliore di tutto l'anno, soprattutto perché erano riusciti a prendersi una settimana di pausa dagli allenamenti all'Istituto. Non che a Emma non piacesse allenarsi, però un po' di sano riposo lo meritavano tutti. Mentre sorseggiava il suo tè una ragazzina di massimo quattordici anni le si era avvicinata con una cartella per i sondaggi e le aveva chiesto quale fosse secondo lei l'aspetto più interessante della sua famiglia. Emma istintivamente pensò ai suoi genitori, che l'avevano lasciata sei anni prima mentre cercavano di combattere un demone evidentemente troppo forte per loro, però alla fine decise di parlare della sua attuale famiglia.
«Mh... Penso il fatto che zio Jem e zia Tessa dopo tanti anni si amano ancora così intensamente.» rispose lei con la mente non del tutto presente. Aveva sempre ammirato la relazione che avevano James e Tessa, soprattutto dopo che una sera al posto della solita favola della buona notte, Jem le aveva raccontato di come si fossero conosciuti lui e Tess. Le aveva spiegato della sua malattia e di come aveva deciso di diventare un Fratello Silente per rimanere vicino alla donna amata e al proprio parabatai. Will Herondale. Emma aveva sempre avuto un immagine nitida di lui nella sua mente. Capelli neri, occhi come il ghiaccio e di carattere Jem lo aveva descritto come Jace. Mentre lei era persa nei suoi pensieri non si accorse che una donna aveva occupato il posto che lei stava tenendo per Jules.
«Scusa, ma quel posto è occ...» si bloccò a metà frase scioccata. Quei capelli e quegli occhi le erano troppo famigliari. Clarissa Fairchild. Lei e un grosso pancione.

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